(Adnkronos) – “Sono felice. Non voleva fare quello che ha fatto, è successo, era al momento sbagliato nel posto sbagliato e penso che abbia pagato abbondantemente; è giusto che finalmente riprenda in mano la sua vita”. Così all’Adnkronos Franca Berto, moglie di Massimo Zen, commentando la concessione della grazia parziale a suo marito. “Non sta bene, gli avevano negato l’uscita dal carcere per le cure dentarie, cominciava a cedere anche psicologicamente”, sottolinea. “Accolgo molto favorevolmente questa notizia. Le condizioni di salute di Massimo Zen sono estremamente precarie, necessita di cure odontoiatriche urgenti che non possono essere svolte in carcere e da quando è detenuto, non riuscendo più a mangiare, ha perso oltre 30 chili. Penso sia una prospettiva di giustizia ed equità che possa espiare un residuo di pena in misure alternative alla detenzione”, il commento all’Adnkronos dell’avvocato Alberto Berardi, legale di Zen, sulla grazia all’ex guardia giurata di Cittadella, Padova, che nel 2017, durante una rapina a un bancomat nel Trevigiano, uccise con un colpo di pistola un giostraio. “Avevamo parlato della domanda di grazia, eravamo in attesa e fiduciosi – prosegue – E’ sempre stato un detenuto più che modello, dal mio punto di vista i presupposti c’erano, ma trattandosi di un atto di intera discrezionalità presidenziale non potevamo fare previsioni”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Massimo Zen graziato da Mattarella, la moglie: “Felice, non sta bene e iniziava a cedere”
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