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Nuovo arresto per Toti, nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il toscano Giovanni Toti, presidente Regione Liguria già ai domiciliari dal 7 maggio con l’accusa di corruzione.
Stavolta Toti è accusato di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati, secondo l’accusa, sottobanco da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo a Genova.
Indagati, per lo stesso reato, anche l’ex braccio destro di Toti Matteo Cozzani, l’ex senatore e proprietario di Primocanale Maurizio Rossi e l’ex consigliere di Esselunga Francesco Moncada.
L’accusa è di violazione alla legge sul finanziamento di partiti in relazione a 50mila euro che sarebbero stati versati da Esselunga alla tv genovese Primocanale per le elezioni comunali del 2022 poi vinte dall’attuale sindaco Marco Bucci, non indagato.
La nuova misura cautelare degli arresti domiciliari per Giovanni Toti, che dunque da giovedì 18 luglio deve rispondere oltre che di corruzione anche di finanziamento illecito, prevede il divieto “di comunicare con persone diverse da congiunti o familiari conviventi come unica misura adeguata a svolgere una efficace funzione cautelare – dovendo ritenersi del tutto inadeguata l’applicazione di altre misure cautelari – nonché proporzionata alla notevole gravità dei fatti”.
Una decisione presa dalla giudice di Genova Paola Faggioni, la stessa che ha firmato la prima ordinanza e che autorizza le istanze della difesa di Toti al quale da settimane vengono concessi incontri politici. Le esigenze cautelari contenute nell’ordinanza di oggi impediscono, salvo sorprese, nuovi incontri almeno fino all’interrogatorio di garanzia (entro dieci giorni) e dunque è a forte rischio l’incontro previsto per venerdì 19 luglio con il vicepremier leader della Lega Matteo Salvini.
(Afe/Adnkronos)