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Israele-Italia, Spalletti: “Occorre dare seguito a risultato con Francia”
Israele-Italia lunedì 9 settembre a Budapest sul campo neutro del Bozsik Stadion alle ore 20.45. Diretta Rai 1.
Partita valida per la seconda giornata di Nations League diretta dallo slovacco Ivan Kruzliak. Assistenti i connazionali Branislav Hancko e Jan Pozor, quarto ufficiale Peter Kralovic.
Al Var il polacco Tomasz Kwiatwkoski, con il supporto dello slovacco Michal Ocenas.
Dunque dopo la vittoria 1-3 con la Francia (in gol pronti via il francese Barcola poi Dimarco, Frattesi e Raspadori) torna in campo la Nazionale di Luciano Spalletti.
Out Calafiori.
Il ct toscano: “E’ difficile riproporre in blocco la squadra partita dall’inizio con la Francia, smaltire per tutti la fatica è impossibile in così poco tempo. Ci sta che ci siano tre, quattro o cinque cambi. Bisogna dare seguito al risultato e ai buoni comportamenti della partita di venerdì. Ho visto tante cose belle, con la Francia abbiamo ottenuto una vittoria che fa bene a tutti, meritando l’attenzione della stampa. Sono fiducioso di poter riproporre il calcio fatto vedere nell’ultima partita”.
Poi Spalletti: “Una Nazionale come l’Italia avrà sempre venti giocatori per comporre una squadra forte. Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti, ad esempio in questo periodo qui non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico, non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti. Ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza. Si torna ad essere più disponibili, a prendersi le responsabilità di squadra. Venerdì più che squadra siamo stati fratelli che hanno composto una squadra e quella è la chiave che trova la soluzione a qualsiasi difficoltà”.
Nella prima giornata di Nations League, sul campo neutro di Debrecen, Israele, allenata da Ran Ben Shimon, ha perso 3-1 con il Belgio.
Il ct azzurro: “Sarà una partita totalmente diversa rispetto a quella con la Francia perché penso che dovremo andarla a fare nella loro metà campo, di conseguenza alzare la linea difensiva e stare attenti a fare queste prevenzioni e rimanere in equilibrio perché poi in campo aperto possono esserci dei pericoli. Loro visto il problema sociale e le difficoltà che stanno vivendo metteranno in campo il doppio della voglia”.