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Cicogne bianche in piena estate all’Isola d’Elba, campanello d’allarme per l’ambiente

Una ventina di esemplari sui tetti e sulle rocce a Vallebuia. La preoccupazione di Legambiente Arcipelago Toscano

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CAMPO NELL’ELBA – All’Isola d’Elba arrivano le cicogne in piena estate. Un evento eccezionale che Legambiente Arcipelago Toscano ha voluto sottolineare anche perché potrebbe trattarsi di un segnale preoccupante per l’ambiente.

Il 10 agosto scorso uno stormo di oltre 20 esemplari di cicogne bianche (Ciconia ciconia) proveniente da sud ha risalito Vallebuia, e si è fermato sulle rocce di granito e sui tetti rossi della piccola località sopra Seccheto, nel Comune di Campo nell’Elba e nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. A immortalare l’arrivo di questi grandi uccelli è stato l’attivista di Legambiente Gianmario Gentini, che racconta che a Vallebuia le cicogne era già state avvistate nel 2017, ma non così tante.

Lo stormo di cicogne avvistato a Vallebuia (foto Legambiente)
Lo stormo di cicogne avvistato a Vallebuia (foto Legambiente)

“All’Isola d’Elba ogni tanto vengono viste durante le loro migrazioni primaverili e autunnali, ma uno stormo che arriva in piano agosto, in uno dei giorni più caldi dell’anno, e dalla direzione opposta da dove dovrebbe avvenire la migrazione verso l’Africa è il segnale di qualcosa di inusuale e forse preoccupante – dice Legambiente – Qualcuno ipotizza che abbia a che fare con il cambiamento climatico e l’ondata di caldo e siccità estrema che sta colpendo l’Italia meridionale, comprese diverse grosse zone di nidificazione delle cicogne. Forse non a caso le cicogne hanno scelto Vallebuia, dove anche durante questi caldissimi giorni estivi sono rimaste alcune pozze e rivoli nel torrente che scende a valle verso l’affollatissima costa di Cavoli, Seccheto e Fetovaia”.

“Le cicogne si sono poi spostate dai tetti e dalle rocce, ma sono rimaste ancora nell’area di Vallebuia – conclude Legambiente – Questi eleganti turisti – o forse profughi – del cambiamento climatico, con la loro livrea bianca e nera e il becco e le lunghe zampe rossi, vogliono dirci qualcosa e forse bisognerebbe fermarsi insieme a loro, lontani dal caos estivo, per pensarci”.

© Riproduzione riservata

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