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Il servizio liturgico e l’animazione della celebrazione sono stati affidati alla bravura e professionalità dei cadetti dell’Accademia Navale. La solenne celebrazione eucaristica ha visto la presenza delle massime autorità militari civili e istituzionali locali, tra cui il prefetto di Livorno D’Attilio ed i rappresentanti del Comune, con la vicesindaca Camici, e della Provincia.
Presenti anche i vessilli delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nell’omelia il vescovo Giusti ha ricordato che celebrare la Pasqua significa accettare sì la morte, ma anche che la morte non ha più l’ultima parola. “Aver fede vuol dire fidarsi, anche e soprattutto della promessa di Gesù che dopo la morte ci ha promesso la vita piena”.
Ha messo così al centro della riflessione l’esperienza del Centurione, che fa la sua professione di fede: ”Davvero costui è il Figlio di Dio”, chiedendo anche ai presenti di imitarlo. Inoltre ai rappresentanti militari e delle forze dell’ordine il vescovo ha augurato “che il vostro lavoro quotidiano e la vostra missione siano animati da questa consapevolezza pasquale: nella lotta tra le tenebre e la luce, la vittoria è della luce”.
Al termine della celebrazione liturgica, il comandante dell’Accademia Navale di Livorno, Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, ha ringraziato il Vescovo e i presenti scambiando gli auguri pasquali.