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CECINA – Ultimo saluto a Oliviero Toscani: funerali in forma privata
Ultimo saluto a Oliviero Toscani. I funerali di Oliviero Toscani, scomparso lunedì 13 gennaio all’ospedale di Cecina, provincia di Livorno, in forma privata.
La camera ardente del celebre fotografo all’obitorio di Cecina. Il corpo di Toscani sarà poi cremato a Livorno.
Oliviero Toscani, 82 anni, viveva a Casale Marittimo, provincia di Pisa, non solo artista ma anche produttore di vino e olio.
L’estate scorsa aveva annunciato lui stesso il male incurabile che lo aveva colpito, raccontando di aver perso 40 chili nell’ultimo anno.
Venerdì 10 gennaio il ricovero in ospedale a Cecina.
Il cordoglio della Toscana.
Lia Burgalassi, sindaca di Cecina: “Sono stata alla camera mortuaria per un doveroso omaggio da parte dell’amministrazione comunale a Oliviero Toscani e per portare una testimonianza di cordoglio alla famiglia. Qui aveva scelto di vivere, le sue figlie sono nate all’ospedale di Cecina, è stato legato a questo territorio da un rapporto di amore e odio durato per oltre cinquant’anni. Con i suoi scatti ha lasciato il segno: la scomparsa di un artista che ha fatto la storia della fotografia è una perdita per questo territorio e per tutti”.
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Con Oliviero Toscani perdiamo un maestro che ha saputo fare dell’immaginazione uno strumento di valorizzazione ed anche di denuncia. Grazie alle sue foto e alle sue idee, la Toscana ha avuto il volto dell’anticonformismo. Visionario, libero, provocatorio, Oliviero Toscani è stato tutto questo. Anche con noi e per questo lo ringrazio. Ha saputo usare la macchina fotografica per sovvertire un sistema che manipola la razza umana per realizzare una pubblicità commerciale, mostrando un mondo fatto non solo di modelle e di bambini biondi sorridenti. Lui invece è stato capace di fotografare l’anima, l’essenza delle persone piuttosto che il loro apparire, facendo vedere a tutti la loro unicità”.
“Ricordo ancora l’ultimo lavoro che ha fatto per noi, quello di scegliere il volto femminile più rappresentativo della Toscana. Lo trovò in una giovane specializzanda in medicina, una scoperta, ricordo, che l’aveva meravigliato ma d’altra parte disse, senza meraviglia non c’è creazione. Per tutto questo gli saremo grati. Alla famiglia vanno le mie condoglianze istituzionali e personali”.
Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana: “È stato un grande maestro della fotografia e della comunicazione. Un visionario e un sognatore, provocatore per scelta, ha anticipato e interpretato temi scottanti con una passione infinita. Perdiamo un grande professionista dell’immagine, che aveva scelto ormai da tanti anni la nostra Toscana come dimora. Dagli anni ’70 viveva infatti con la sua famiglia in una tenuta a Casale Marittimo, in provincia di Pisa. Ai suoi cari e agli amici va il nostro profondo cordoglio”.
Mazzeo, “a nome di tutta l’assemblea legislativa, si stringe ai tanti ammiratori del fotografo e ne ricorda le tante campagne che lo hanno reso famoso, ammirato ma anche contestato”: “È stato un precursore. Celebri e indimenticabili rimarranno i suoi cartelloni pubblicitari che gridavano all’uguaglianza razziale, la ricerca della pace e l’abolizione della pena di morte. Ma anche la lotta all’Aids e all’omofobia. Con tutti i suoi colori del mondo si è battuto per l’integrazione. Non dimenticheremo i suoi messaggi più belli”.
Dunque la cremazione di Oliviero Toscani a Livorno.
Luca Salvetti, sindaco di Livorno, esprime profondo cordoglio a nome della città per la scomparsa di Oliviero Toscani, “maestro di straordinaria creatività profondamente legato al nostro territorio. La sua arte resterà un patrimonio universale”.
“Nel 1998 Toscani scelse proprio la nostra città per il progetto ‘Casting Livorno’, un affascinante mega casting fotografico volto a catturare il variegato dna labronico e la sua anima attraverso l’obiettivo fotografico.
Insieme al Comune allestì all’ex fabbrica Peroni un gigantesco studio fotografico per immortalare i livornesi di ogni tipo ed età, dopo aver girato con i suoi assistenti ogni angolo della città per scoprire i volti più interessanti e tipici, fotografando gente nei mercati, sugli stabilimenti balneari, per le strade, sulle porte di casa.
Chiamò a raccolta poi i livornesi perché andassero a farsi fotografare in studio, ovvero all’ex stabilimento e per giorni e giorni donne, uomini, bambini, famiglie, gruppi di colleghi di ogni tipologia di lavoro, compagnie di teatro o di ballo locali, e mille realtà fecero la fila per uno scatto del conosciutissimo fotografo, un rivoluzionario nel mondo della moda e della pubblicità.
Fu un grande evento collettivo, quasi un esperimento antropologico, che coinvolse moltissime persone: chi ha partecipato non dimentica.
Il progetto si chiuse con una bellissima mostra e con un grandioso catalogo che ancora oggi rimane a testimoniare la Livorno di un periodo ben preciso nelle sue mille sfaccettature”.
A Marina di Bibbona, provincia di Livorno, la grande mostra celebrativa per Toscani lunga quasi tutto il 2024 aveva visto presente Toscani.
Il ricordo del sindaco Massimo Fedeli: “𝐷𝑖𝑐𝑒𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑟𝑒. 𝐸 𝑝𝑜𝑖 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 è p𝑟𝑜𝑓𝑒𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑎, 𝑓𝑖𝑔𝑢𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜𝑐𝑖 𝑖𝑛 𝑇𝑜𝑠𝑐𝑎𝑛𝑎. 𝐸 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑒𝑐𝑐𝑜𝑚𝑖 𝑞𝑢𝑖. 𝐸 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒. 𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑚𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖, 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑜 𝑑𝑎𝑙 1961, 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑎𝑠𝑎”.
“Vogliamo ricordare Oliviero Toscani con le sue parole in occasione dell’inaugurazione della mostra che, fino a dicembre al Forte di Marina di Bibbona, ha ripercorso i suoi 60 anni di carriera, di storia e provocazioni. Con decine di fotografie e ritratti che hanno “cambiato il mondo”.
L’amministrazione omunale si stringe al dolore della famiglia, alla quale esprime le più sentite condoglianze, per questa grande perdita”.