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Alessio Boni a Livorno: ‘Amici di Bohème’ in Terrazza Mascagni

Boni e Marcello Prayer interpretano la storia di amicizia tra Mascagni e Puccini. Boni: "Due geni toscanacci che si sono trovati nella stessa mansarda a Milano". Spettacolo nell'ambito di Mascagni Festival 2024

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LIVORNO – Alessio Boni a Livorno: ‘Amici di Bohème’ in Terrazza Mascagni

Alessio Boni a Livorno, il popolare attore protagonista con Marcello Prayer di ‘Amici di Bohème’ in Terrazza Mascagni giovedì 22 agosto ore 21.30, nell’ambito del Mascagni Festival 2024. La storia dell’amicizia tra Pietro Mascagni, interpretato da Alessio Boni, e Giacomo Puccini, interpretato da Marcello Mayer.

Alessio Boni via social dà appuntamento in terrazza Mascagni e racconta: “Mascagni e Puccini erano amici, uno di Livorno, l’altro di Lucca. Dividevano una mansardina a Milano. Probabilmente da lì è nata la Bohème. E’ interessante che due geni toscanacci si siano trovati in una stessa mansarda a Milano. Vi attendiamo alla Terrazza Mascagni”.

Boni e Prayer insieme raccontano e indagano con sensibilità e intelligenza interpretativa, su testi e drammaturgia di Debora Pioli, di come, nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana. Artigiani della parola, Boni e Prayer costruiscono una partitura ritmica a due voci che si fondono in una sola, offrendo nuovo risalto a parole di grande intensità emotiva. Un piano e un forte, modulato dalla dinamica delle voci, come in un concerto, grazie all’intervento musicale del soprano Daria Masiero e del pianista Massimo Salotti che alterneranno ai dialoghi le arie più famose tratte dalle opere dei due grandi autori.

Marco Voleri, direttore artistico: “Nell’anno delle celebrazioni pucciniane questo reading esplora il legame profondo tra Mascagni e Puccini, dai primi studi fino al successo mondiale, svelando al pubblico la loro poetica, le vite personali, le vittorie e le sfide che hanno caratterizzato le loro carriere”.

I giovani musicisti Mascagni e Puccini, allievi del maestro Ponchielli, entrambi in precarie condizioni economiche, divisero per un lungo periodo la stessa camera in un modesto appartamento all’ultimo piano. Divisero i pasti, le ore di studio, insieme comprano gli spartiti di Wagner e Boito per poterli studiare. Fu Pietro ad organizzare per Giacomo una colletta per mandare in scena, nel 1884, l’opera Le Villi, sua prima composizione operistica; fu sempre Pietro tra i primi ad abbracciare l’amico alla fine della rappresentazione. Così nel 1890 dopo la prima di Cavalleria il primo telegramma di congratulazioni ricevuto da Pietro fu quello dell’amico Giacomo. Quei tempi rimasero sempre vivi nella memoria di Mascagni, anche una volta conquistata la celebrità. Sua la disperata lettera del 27 novembre 1924 in cui scrive da Vienna ad Adriano Belli giornalista musicologo per la morte dell’amico Giacomo. Nel 1930, con Forzano, sarà Mascagni a inaugurare il Festival Pucciniano a Torre del Lago dirigendo la Bohème in onore dell’amico.

Da un’idea di Elena Marazzita. Coproduzione Mascagni Festival / AidaStudioProduzioni.

© Riproduzione riservata

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