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Befana a Livorno: Terme del Corallo e musei aperti

Epifania con visita guidata gratuita alla Sala della Mescita recentemente restaurata e inaugurata. Domenica 5 gennaio 'Museo della Città' e museo Fattori con ingresso libero

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LIVORNO – Befana a Livorno: Terme del Corallo e musei aperti

Befana a Livorno, lunedì 6 gennaio possibile effettuare la visita guidata gratuita alle Terme del Corallo, senza prenotazione. Visita nella Sala della Mescita inaugurata dopo i lavori di restauro dal sindaco Luca Salvetti e dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani lo scorso 7 dicembre, data della visita del presidente Mattarella sulla nave Trieste in porto a Livorno.

E domenica 5 gennaio ingresso libero sia al museo Giovanni Fattori a villa Mimbelli, sia al ‘Museo della Città’, fresco di inaugurazione di una nuova sala espositiva.

Entrambi i musei rimangono aperti anche lunedì 6 gennaio

Dunque Befana a Livorno con visita guidata gratuita alla Sala della Mescita delle Terme del Corallo. Tre appuntamenti senza prenotazione: alle ore 15, alle ore 15.40 e alle ore 16.20, con limite di accoglienza di 40 persone per ciascun turno di visita, l’ingresso delle Terme in piazza Dante numero 25, sotto il cavalcavia della stazione.

Prosegue inoltre fino al 12 gennaio, l’iniziativa ‘Natale ai Musei’, il pacchetto con dieci euro consente di visitare, anche in giorni diversi, il polo museale dei Bottini dell’Olio (Museo della Città riallestito e Nuovo Museo del Contemporaneo), il museo Giovanni Fattori di Villa Mimbelli (celebrazioni per i 200 anni dalla nascita del pittore), la mostra ‘Splendore Geometrico Futurista’ dedicata ad Osvaldo Peruzzi alla Fondazione Livorno, oltre alla visita guidata alle Terme del Corallo.

Restauro Sala della Mescita Terme del Corallo

L’amministrazione comunale, illustra lo stesso Comune di Livorno, ha ottenuto un finanziamento di 2.200.000 euro nell’ambito del bando delle periferie del 2016, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto candidato prevedeva di intervenire su una parte del complesso monumentale, già oggetto di un intervento di messa in sicurezza e il rifacimento della copertura, finanziato dal Comune di Livorno.
L’obiettivo, prosegue il Comune di Livorno, era di bloccare lo stato di degrado avanzato in uno dei padiglioni più significativi, la Sala della mescita, un tempo il cuore dello stabilimento termale, in quanto si trattava del luogo in cui veniva somministrata l’acqua curativa della ‘Montecatini a mare’.
Per le sue caratteristiche, sia per conformazione che dimensioni, la Sala della mescita poteva infatti permettere una riapertura alla fruizione pubblica con destinazione a sala conferenze e spazio espositivo, in maniera da favorire le attenzioni sull’intera fabbrica di inizio Novecento e costituire un volano per l’ottenimento di ulteriori finanziamenti che consentissero di portare a compimento il risanamento e la riqualificazione dell’intero complesso.
Oltre alla Sala della mescita, continua il Comune, era previsto il restauro degli appartamenti ad essa attigui, di uno dei due colonnati e del giardino centrale.
Dopo l’iter progettuale e di aggiudicazione, i lavori sono stati affidati nel febbraio del 2022 e sono partiti a luglio dello stesso anno.
Nel 2024 l’amministrazione comunale, spiega, ha aggiunto risorse proprie pari a 500.000 euro per l’ultimazione dei lavori e inserito nel programma triennale dei lavori pubblici, per l’annualità 2025, ulteriori 500.000 euro per proseguire con il recupero di altre porzioni di edifici.

© Riproduzione riservata

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