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LIVORNO – Livorno rende omaggio alla sua voce più libera e graffiante. Sabato (22 novembre), alle 16, si aprono le porte del Museo della Città (Polo Culturale Bottini dell’Olio). L’evento è di quelli da non perdere: l’inaugurazione de Il Vernacoliere in mostra. Locandine, tavole e tant’altro.
Promossa dal Comune insieme alla Fondazione Lem, l’esposizione è un tuffo nella storia del celebre mensile di satira.
Saranno esposte oltre 300 locandine, le famose ‘strillone’ che hanno tappezzato le edicole dal 1982 al 2025. È un percorso che racconta non solo l’evoluzione del giornale, ma anche quella dell’Italia e di Livorno, vista attraverso la lente deformante del vernacolo.
Sono previsti tre approfondimenti tematici. Il primo è dedicato ai fumetti e ai personaggi, con tavole originali dei grandi artisti che hanno fatto la fortuna della testata. Tra i nomi in mostra spiccano Daniele Caluri, Federico Maria Sardelli, Emiliano Pagani e molti altri.
Immancabile la sezione dedicata alle Teste di Modigliani. Nella nicchia del museo, già legata alla memoria della famosa beffa del 1984, troveranno spazio tre locandine iconiche, compresa l’indimenticabile Trovata una sega.
Infine, spazio alla parola scritta con gli editoriali di ieri e di oggi. Saranno riprodotti articoli storici firmati da Mario Cardinali, dal compianto Ettore Borzacchini e da altre penne affilate come Claudio Marmugi.
Ogni sabato, dal 29 novembre al 17 gennaio, andrà in scena Il sabato del Vernacoliere. Disegnatori ed editorialisti incontreranno il pubblico per raccontare aneddoti e retroscena. Gli artisti realizzeranno bozzetti dal vivo, mostrando come nascono le loro vignette. A moderare questi incontri saranno gli studenti del Liceo Scientifico a indirizzo Artistico Cecioni.
La mostra è a ingresso gratuito. Sarà visitabile fino al 18 gennaio 2026. Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19.



