E proprio il Comune di Campo nell’Elba, col sindaco Davide Montauti, è il principale oppositore al progetto. “Non cederò un metro del mio territorio per un’ipotesi progettuale che, ad oggi, non ha niente di concreto, né lascerò carta bianca ai piani industriali di Toscana Aeroporti. Qui va fatta solo l’analisi di una Società, Alatoscana, che in questi anni nonostante continui adeguamenti ed allungamenti ha continuato a perdere passeggeri: dai 20.000 del 2015 ai poco più dei 4.000 attuali”.
Poi Montauti: “Non lascerò che il mio paese che ha come patrimonio la spiaggia e il paesaggio perda la sua economia e il suo valore in nome dell’allungamento di una infrastruttura che, ad oggi non è nemmeno supportata da un progetto che ne evidenza vantaggi e svantaggi di tipo economico, ambientale e sociale. Quello che è certo sono le case e i terreni espropriati, abitazioni, campeggi, alberghi e parte della spiaggia collocati nella zona di rischio aeroportuale, fossi principali deviati, la provinciale spostata ai piedi della collina in mezzo alle case e lavori in corso per anni.
Questo è quello che penso lasciando ai miei cittadini con il referendum di poter esprimere la propria opinione”.
Quindi Montauti: “Più volte mi hanno detto di pensare alle compensazioni per i danni che deriverebbero dall’allungamento della pista. Per farvi capire cosa significa vi dico che le compensazioni sono state promesse a Piombino per l’arrivo del rigassificatore.
Io penso che se perdiamo la spiaggia, il nostro paesaggio e l’equilibrio di un territorio non c’è nessuna forma di compensazione.
Il 23 aprile ci sarà il referendum, questa è e resta la mia posizione”.