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LIVORNO – “Consiglieri comunali sessuomani”: scoppia il caso a Livorno.
“Consiglieri comunali sessuomani”, scoppia il caso in Consiglio Comunale a Livorno.
Gli attacchi in Consiglio Comunale a Livorno sono di Alessandro Perini, consigliere comunale Fratelli d’Italia, ex Lega Salvini, opposizione.
Perini: “Ci sono consiglieri comunali che io ricordo per aver firmato solo documenti che parlano solo di sesso e bambini sempre insieme. Io mi chiedo se queste persone che non parlano d’altro in Consiglio Comunale che di sesso applicato ai bambini più che consiglieri comunali non siano veri e propri sessuomani. Per me o è il vostro esperto di partito di sessualità o forse è sessuomane”.
Immediata la reazione di Pietro Caruso, presidente del Consiglio Comunale di Livorno: “Consigliere Perini lei sta dicendo castronerie. Lei dovrebbe chiedere scusa perché ha insinuato cose disgustose”.
PD Livorno con Claudia Leone, responsabile diritti:”Esprimiamo solidarietà ai nostri consiglieri comunali e al presidente del Consiglio, Pietro Caruso, che si è trovato a gestire una situazione imbarazzante, ricevendo un attacco verbale bieco. Definire i consiglieri come “veri e propri sessuomani” solo per aver presentato un atto volto a promuovere educazione all’affettività, emotività e sessualità nelle scuole è inaccettabile.
Questa reazione dimostra ancora una volta la miopia culturale della destra, la loro indifferenza di fronte a temi fondamentali e la mancanza di empatia e rispetto verso le diversità.
In un momento in cui si registrano quotidianamente episodi di omofobia, femminicidi e bullismo di genere, riteniamo che l’educazione affettiva sia essenziale per prevenire odio, intolleranza e ignoranza.
Non ci faremo mai intimidire da questi toni, ma anzi saranno da stimolo per proseguire il nostro impegno contro ogni forma di discriminazione”.
Iacopo Melio, consigliere regionale Pd: “Parole indegne e vergognose. Uno spettacolo nemmeno ridicolo, ma pietoso. Per la destra chi propone di educare giovani al rispetto, alla consapevolezza e all’emotività, per tutelare non solo la salute psicofisica ma costruire anche una società più accogliente, empatica e rispettosa, è un ‘maniaco’. A questo punto mi chiedo chi sia davvero ossessionato dal sesso in questa storia: noi o loro? Associando l’educazione sessuale alla depravazione non fanno altro che alimentare paure, disinformazione e pregiudizi. Tutto quello che sta frenando il progresso sociale di cui hanno bisogno le ragazze e i ragazzi”.