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LIVORNO – Consiglio Comunale, a Livorno volano stracci tra Pd – Lega.
Lega Salvini Premier con il capogruppo Carlo Ghiozzi: “In commissione urbanistica il Pd ha invitato gli altri componenti di maggioranza e gli uffici a lasciare l’aula per far saltare il numero legale. A questo sopruso ci siamo ribellati. Abbiamo di fatto occupato l’aula consiliare fino alla sera con decine di interventi stigmatizzando il comportamento antidemocratico della maggioranza ed il tentativo di sabotaggio da parte anche degli uffici”.
Partito Democratico con Simone Aprea: “Quello che è successo in Consiglio Comunale rappresenta un brutto passaggio della vita politica cittadina. I consiglieri d’opposizione presenti, nonostante la chiarezza degli uffici comunali rispetto all’impossibilità giuridica di prendere visione del piano operativo, hanno preferito intavolare un inutile ed infruttuosa discussione piuttosto che dare prospettiva alla città con i soliti pretestuosi ed irrispettosi tentativi di avvelenare il dibattito richiamando a sproposito il tema della trasparenza. Ci sottraiamo a questo gioco sulla pelle dei livornesi”.
Poi il Pd: “Lo strumento del piano operativo ci consegna un disegno e una prospettiva futura della nostra città e rappresenta un passaggio importante rispetto al quale, come partito di maggioranza, avevamo sentito la necessità di aprirci il più possibile e garantire la massima condivisione, anche con le opposizioni.
Per questo avevamo proposto di programmare, attraverso i gruppi consiliari di maggioranza, una serie di sedute della commissione IV volte proprio all’illustrazione delle linee di intervento, le idee ed i punti di vista che stanno ispirando il piano operativo che inciderà in maniera decisa e fruttuosa sulle prospettive future del nostro territorio. Ma questo non è stato possibile.
L’intenzione del Partito Democratico resta quella di portare a termine il percorso di apertura e condivisione delle idee e progettualità verso la città che hanno portato alla stesura e redazione del piano operativo e di garantire la necessaria condivisione del piano all’interno degli organi consiliari non appena i limiti giuridici lo permetteranno”.
Lega con Ghiozzi: “All’inizio della seduta avevo richiesto che alle parole dell’assessore facessero seguito dei documenti utili e necessari per capire nel miglior modo possibile e nel complesso la strategia del Piano Operativo che andrà a stravolgere la struttura urbanistica della città di Livorno per i prossimi anni a venire. Il Pd è letteralmente impazzito, arrivando a sostenere che non esistono al momento documenti su cui discutere e che loro della maggioranza non ne hanno mai visto una copia. Nonostante ritenessimo come opposizioni che almeno uno straccio di documentazione fosse necessaria per seguire al meglio le proposte fatte dalla giunta, eravamo comunque disponibili ad ascoltare l’assessore Viviani nella sua esposizione senza alcuna pezza d’appoggio scritta.
L’assessore si è completamente rifiutata di parlare. Il Pd ha invitato gli altri membri di maggioranza e gli uffici a lasciare l’aula per far saltare il numero legale. Un atto grave, intimidatorio ed antidemocratico, anche perché il regolamento dice che, una volta instaurata la commissione, questa può proseguire con un terzo dei
componenti passata mezzora dalla richiesta di verifica del numero legale”.Quindi: “Presenteremo ad ogni livello, dal segretario generale fino al Prefetto, degli esposti per stigmatizzare questi comportamenti fuori da ogni regola ed a danno delle istituzioni e del confronto democratico”.
L’assessore si è completamente rifiutata di parlare. Il Pd ha invitato gli altri membri di maggioranza e gli uffici a lasciare l’aula per far saltare il numero legale. Un atto grave, intimidatorio ed antidemocratico, anche perché il regolamento dice che, una volta instaurata la commissione, questa può proseguire con un terzo dei
componenti passata mezzora dalla richiesta di verifica del numero legale”.Quindi: “Presenteremo ad ogni livello, dal segretario generale fino al Prefetto, degli esposti per stigmatizzare questi comportamenti fuori da ogni regola ed a danno delle istituzioni e del confronto democratico”.
