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Di pari passo a Livorno: Regione e Provincia insieme per parità di genere

Sandra Scarpellini, presidente Provincia: "Cambio di sguardo in termini di genere attraverso le scuole". Assessora regionale Alessandra Nardini: "Supporto ai Comuni per bilancio di genere". Contributo oltre mezzo milione con bando regionale

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LIVORNO – Di pari passo a Livorno: Regione e Provincia insieme per parità di genere

Supporto ai Comuni per redigere bilanci di genere e animazione territoriale per famiglie, studentesse e studenti, docenti di scuole di ogni ordine e grado per promuovere la cultura delle pari opportunità e migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini.

Sono le principali azioni di ‘Pari passo’ (Per Attività di Sensibilizzazione e SOstegno), progetto triennale della Provincia di Livorno sostenuto da Regione Toscana nell’ambito del rifinanziamento, attraverso i fondi del PR FSE+2021-2027, della sua legge sulla cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).

Progetto presentato a Livorno nella sede della Provincia, a Palazzo Granducale, dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini e dalla presidente della Provincia di Livorno Sandra Scarpellini. Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato nella scorsa primavera, la Provincia di Livorno ha ottenuto un contributo di circa 552 mila euro, e le prime azioni del progetto hanno preso il via in questi giorni.

Saranno realizzate attività, coordinate dalla Provincia di Livorno, di coinvolgimento, condivisione nonché affiancamento sul bilancio di genere dei Comuni del territorio provinciale, a cui seguirà la redazione, per i tre anni di durata del progetto, del BiGe in uno degli enti coinvolti.

Per quanto riguarda le scuole, le attività saranno diversificate in base al livello scolastico: nelle primarie e medie ci saranno laboratori creativi mentre agli studenti e alle studentesse delle superiori saranno proposte proiezioni cinematografiche, cui seguiranno approfondimenti e confronti. Tre i temi conduttori delle attività, per affrontare la parità di genere su fronti diversi: il primo tema sarà la storia, il secondo le scienze, infine la cittadinanza attiva e il lavoro. Previsti seminari tematici sul superamento degli stereotipi rivolti ai docenti delle scuole d’infanzia e primarie, e ai genitori.

 

I Comuni che al momento hanno dato la loro adesione al progetto sui bilanci di genere sono: Livorno, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Castagneto Carducci e San Vincenzo.

Grazie ai progetti finanziati negli anni scorsi dalla L.R. 16, si legge in un comunicato, la Provincia di Livorno ha portato il tema della cittadinanza di genere in tutte le scuole del territorio. Nell’ultimo triennio, il lavoro sulla lotta agli stereotipi ha coinvolto oltre 700 utenti, tra istituti comprensivi e scuole superiori.

Con il progetto ‘Pari passo’ si apre un nuovo programma di azioni, con alcune attività avviate proprio nei giorni scorsi. La prima ha visto la Provincia impegnata in un incontro introduttivo sulla redazione del bilancio di genere con il Comune di Collesalvetti, mentre la seconda fa parte del progetto rivolto alle scuole, con la proiezione del film ‘Il diritto di contare’ (2016) di Theodore Melfi presso l’ITIS Galileo Galilei di Livorno.

Assessora regionale Alessandra Nardini: “Supporto ai Comuni per redigere i bilanci di genere e animazione territoriale per famiglie, studentesse e studenti, docenti delle scuole di ogni ordine e grado dislocate sul territorio, per promuovere la cultura delle pari opportunità e migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini. Sono queste le azioni principali del progetto, che mira a educare, fin dai banchi di scuola, a una cultura della parità e del rispetto. Soltanto così possiamo prevenire e contrastare le discriminazioni e le disuguaglianze di genere, che sono la base per fenomeni terribili come la violenza contro le donne. Per questo, con grande convinzione, abbiamo mantenuto l’impegno di finanziare la Legge regionale in materia, che rende possibili questi preziosi progetti sui territori”.

Presidente Sandra Scarpellini: “Attraverso le scuole occorre favorire quel necessario cambio di sguardo in termini di genere, sia nelle proposte didattiche, sia in un approccio maggiormente inclusivo e rispettoso dell’identità personale. A maggior ragione in un momento in cui i segnali che arrivano dal governo  sembrano andare nella direzione opposta”.

La combinazione di attività diversificate e di soggetti eterogenei, spiega Regione Toscana, è il punto di forza del progetto. Sono coinvolte almeno due scuole per ogni Conferenza zonale per l’educazione e l’istruzione e almeno 100 persone ogni anno, con l’obiettivo di estendere il più possibile la partecipazione.

Il filo conduttore delle attività previste, vedrà coinvolti gli istituti in un percorso di confronto e approfondimento sui temi della parità di genere, del rispetto delle diversità, dell’inclusività e del contrasto alla violenza contro le donne, declinato con linguaggi e strumenti diversificati.

 

© Riproduzione riservata

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