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Piombino, ex vicesindaco Parodi dopo addio in giunta: “Scelta dolorosa”

Sindaco Ferrari, FdI: "Voci di contatto con Pd. Ci libera da imbarazzo". Giuliano Parodi, ex sindaco Suvereto: "Illazioni. Dimissioni perché non in sintonia con metodo di lavoro"

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PIOMBINO – Piombino, ex vicesindaco Parodi dopo addio in giunta: “Scelta dolorosa”.
Non senza polemiche l’addio di Giuliano Parodi dalla giunta del sindaco Francesco Ferrari a Piombino.
Giuliano Parodi, ex sindaco di Suvereto, provincia di Livorno, lista civica Assemblea Popolare Suvereto, non ricandidatosi per il secondo mandato. Scegliendo nel 2019 a Piombino il progetto dell’allora aspirante sindaco Francesco Ferrari, FdI, candidato centrodestra. Capolista Parodi nella lista civica Ferrari Sindaco. Poi assessore vicesindaco con Ferrari eletto sindaco di Piombino. Quindi, con nuovi ingressi in giunta e redistribuzione delle deleghe, Parodi non più vicesindaco e assessore con delega all’urbanistica.
Parodi parla di “Scelta dolorosa per me che non sono abituato a lasciare le cose a metà”.

Il sindaco Ferrari punta il dito: “Parodi, quattro anni fa, ha compiuto una scelta consapevole. Pur provenendo da esperienze politiche lontane, ha creduto e voluto sostenere questa maggioranza.Queste dimissioni, però, non sono certo una sorpresa, considerate le voci, circolate negli ultimi mesi, che lo davano in costante contatto con il Partito Democratico. Ci spiace che non abbia mai voluto affrontare il discorso in giunta, dove è stato sollecitato più volte a dare spiegazioni riguardo gli innumerevoli e quotidiani rumors sui suoi tentativi di collocarsi altrove. In ognuna di quelle occasioni Parodi ha sempre negato quella che oggi è l’evidenza e che, per fortuna, ci libera da un imbarazzo che non era più sostenibile”.

Giuliano Parodi: “Sorrido quando leggo illazioni sul mio coinvolgimento con il PD, chi fa certe affermazioni forse pecca di memoria, la mia storia politica di 20 anni di battaglie parla da sola”.
Poi l’ex vicesindaco di Piombino e ora ex assessore urbanistica: “Dopo 20 anni di politica, di cui 14 come amministratore (consigliere, sindaco, assessore vicesindaco) fatta sempre e solo per passione e voglia di mettersi a disposizione per la propria comunità, dedicando tempo ed energia senza mai risparmiarsi, ho dato le dimissioni, dall’amministrazione di Piombino. Perché non ero più in sintonia con il metodo di lavoro. Senza una strategia ed una visione a lungo raggio su cui inserire passo dopo passo azioni concrete io non riesco a lavorare. Scelta dolorosa per me che non sono abituato a lasciare le cose a metà.
Non ho mai pensato di avere la verità in tasca o bacchette magiche, ma ho imparato che solo rimboccandosi le maniche e lavorando sodo si portano a casa risultati mettendoci cervello e cuore”.
E prosegue: “Vedo parlare di “incoerenza” (voltagabbana?). Personalmente credo sia la cosa più coerente quando non si condivide più un progetto fare un passo indietro. Forse può risultare anomalo perché siamo avvezzi ad una politica che è opportunismo. E rimane agganciata alle poltrone affermando tutto e il contrario di tutto, solo per mantenere lo status quo. Questo non mi appartiene.
Ho svolto il mio compito di assessore al meglio, con umiltà e dedizione. Cercando di ascoltare cittadini, imprese ed il territorio. Confrontandomi con tutti e provando a risolvere i problemi e rilanciare con idee, in maniera molto libera, trasparente e soprattutto con rispetto.
Sorrido quando leggo illazioni sul mio coinvolgimento con il PD, chi fa certe affermazioni forse pecca di memoria, la mia storia politica di 20 anni di battaglie parla da sola”.
Quindi Parodi: “Se adesso le liste civiche o altri sono al governo in vari comuni gran parte lo devono alle azioni contro un sistema iniziate da me e da pochi altri in solitudine. Forse mentre scendevo in piazza a fare nomi e cognomi a denunciare scelte errate, qualcuno di questi neofiti della politica era indaffarato in altro. Distratto o peggio a bussare alla porta di un certo potere con il cappello in mano a cercar fortuna.
In tutti questi anni chi vuole mi ha trovato sempre dalla stessa parte in maniera libera e civica. Sulla stampa potete leggere motivazioni più articolate. La politica non si fa coi post e coi like ma nelle strade, nelle fabbriche, con il confronto tra la gente, sempre, non solo quando è semplice”.

Sindaco Francesco Ferrari: “Non possiamo non registrare la distanza di Parodi da quella visione di città che noi abbiamo costruito anche insieme a lui: è evidente che è l’ex assessore ad aver cambiato posizione. Preoccupante che abbia dovuto impiegare 4 anni per capirlo e non certo noi ad aver modificato il progetto iniziale. Fatto che è stato evidente in molte circostanze, nelle quali Parodi, nonostante una facciata di comodo, avrebbe voluto compiere scelte diverse: penso alla battaglia contro il rigassificatore o quella sui rifiuti.

La politica è l’arte del possibile, lo sappiamo, ma siamo convinti che i piombinesi sapranno distinguere bene chi sia depositario dei valori di credibilità, coerenza e affidabilità da chi, invece, ne sia sguarnito.

Oggi possiamo solo prendere atto della decisione di Giuliano Parodi e augurargli buona fortuna, qualunque sia il progetto che ha in mente. Con una tranquillità riconquistata, noi continueremo nel percorso iniziato quattro anni fa, proseguendo nella difesa della nostra città e nella costruzione di quel cambiamento che Piombino merita”.

Il saluto di Giuliano Parodi rivolto ai dipendenti del Comune di Piombino: “Da lavoratore, ancor prima che da amministratore conosco bene il valore del gruppo. Ho sempre messo al primo posto il rapporto umano, la creazione dello ‘spogliatoio’, attraverso la fiducia ed il rispetto reciproco.
Il mio grazie va ai dipendenti comunali, con cui ho collaborato in questi anni, fondamentali per dare corpo alle idee ed alle soluzioni che ho provato a mettere in campo per questa città.
Nella macchina comunale ho trovato grande professionalità, serietà e dedizione a risolvere le criticità con spirito costruttivo, in mezzo alle complessità normative che gravitano su ogni decisione.
Prima di uscire dall’amministrazione, ho fatto un giro nei vari uffici per salutare tutti di persona. Chiedo perdono se con qualcuno non ci siamo incrociati ed approfitto adesso per mandare un grosso abbraccio a tutti. Buon lavoro”.

 

© Riproduzione riservata

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