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PIOMBINO – “Snam ha presentato istanza sul rigassificatore a Piombino. Snam ha richiesto la banchina nel porto per 25 anni. C’è Giani commissario per il rigassificatore e Giani dice no. Io sono commissario e sia ben chiaro che la nave nel porto di Piombino più di tre anni non sta. Per questo ho accettato il ruolo dal Governo. Per questo ho accettato di essere garante per questo territorio prendere insulti. Io rispondo ai cittadini toscani”.
Così Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e commissario straordinario sul rigassificatore a Piombino incaricato dal premier Draghi, nel Consiglio Comunale straordinario aperto sul rigassificatore che si è tenuto a Piombino.
Consiglio Comunale che ha visto contestazione in piazza. Con un corteo di oltre 300 persone che ha protestato fino alla sede del Comune per dire no al rigassificatore. Sede in cui all’esterno è stato allestito un maxi schermo con la diretta dei lavori del Consiglio Comunale sul rigassificatore.
Il sindaco Francesco Ferrari ha ribadito il no istituzionale al rigassifcatore in porto, chiedendo a Giani di rinunciare al ruolo di commissario.
Il Consiglio Comunale ha presentato unanime un documento di contrarietà al rigassificatore. Gli interventi di contrarietà dei sindaci della Val di Cornia.
Ferrari: “Lei presidente Giani ha il potere di dire che non ci sono i presupposti per il rigassificatore a Piombino. Le chiediamo di più. Ascolti la protesta. Ascolti i cittadini. Noi riteniamo che lei non ci abbia protetto. Lei ha dato la disponibilità di Piombino, senza guardare l’interesse locale. Lei può ancora tutelare questo territorio. Allora scendiamo dai cittadini che protestano e diciamo no al rigassificatore. Andiamo a Roma a dire che non ci sono le condizioni. Rinunci al ruolo commissariale”.
Ferrari ha sottolineato: “Presidente Giani, da parte nostra è impossibile accettare questa opera nonostante l’interesse nazionale perchè nessuno può garantire l’incolumità dei cittadini piombinesi. E poi ci sono le motivazioni di carattere economico e ambientale. Non abbiamo bisogno di una nave metaniera che non occuperà posti di lavoro. Rischiamo di tagliare le gambe a tanti imprenditori. Se questi sono gli elementi oggettivi e documentati che ci fanno dire no, ci chiediamo presidente Giani come sia possibile parlare di compensazioni. Perchè niente può compensare la sicurezza. Che prezzo ha la sicurezza? Nessuno”.
Quindi Ferrari: “Snam a breve presenta il progetto. Come facciamo a pensare che quel percorso amministrativo può essere affrontato serenamente se Snam non ha un piano B e allo stesso tempo c’è un obbligo di risolvere il problema energetico?
L’accusa di essere egoisti la rimandiamo al mittente con decisione e con orgoglio.
Piombino ha già dato. Questa è una frase che io presidente Giani avrei voluto sentire da lei subito. Come ha fatto il governatore Emiliano quando per un attimo la nave metaniera è stata accostata a Taranto. E invece è arrivata una disponibilità espressa da parte sua presidente Giani, subordinata a ulteriori interventi del Governo. Il Governo quel qualcosa per Piombino lo deve fare a prescindere dalle scelte sul rigassificatore”.
Quindi Ferrari: Ho letto presidente Giani che lei ha fatto un memorandum. Non mi disturba che l’abbia fatto senza consultare il territorio. Mi disturba che quel memorandum sia la contropartita a qualcosa che questo territorio non solo non vuole ma non può ricevere. E non si può dire che la colpa è del Governo”.
Eugenio Giani: “La questione è importante per la Toscana e per l’Italia. Si parla di un impianto che può portare 5 miliardi di metri cubi di gas in una dipendenza dalla Russia di 29 miliardi”.
Poi Giani: “Sono sempre stato dalla parte di chi i territori li ascolta e li vive. Ma nel momento in cui il Governo decide, il ragionamento che ho fatto è stato: vediamo se questo porta a concretizzare quello che Piombino non ha avuto in questi anni. Il memorandum è solo un punto di partenza. Lo consegno al sindaco e al presidente del Consiglio Comunale. E’ il momento in cui fare l’elenco di tutto ciò di cui Piombino ha bisogno, sono d’accordo ad andare insieme a Roma”.Giani ha illustrato il suo memorandum con le richieste al Governo per Piombino.Quindi sul suo ruolo di commissario straordinario sul rigassificatore: “La cosa più impopolare per un politico è trovarsi di fronte a una protesta. Perchè ho accettato? Se io non fossi garante questo territorio perderebbe lo scudo per cui quello che viene fatta vada nell’interesse di Piombino e della Val di Cornia. Ieri Snam ha presentato istanza. Snam ha richiesto la banchina per 25 anni. C’è Giani e Giani dice no. Io sono commissario e sia ben chiaro che la nave più di tre anni non sta. Per questo ho accettato prendere insulti. Io rispondo ai cittadini toscani. Ascolterò tutti”.Poi: “Se ho risposte convincenti vado avanti altrimenti non firmo. La questione è nazionale. Un nuovo equilibrio che ci porta a non dipendere da un oppressore che sta invadendo l’Ucraina. Il contributo del rigassificatore non è determinante ma importante. Voglio essere figura di garanzia che consente a chi deve portare le istanze le esigenze del territorio e al Governo far ascoltare la voce di Piombino”.