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ROSIGNANO MARITTIMO – Marco Simiani alla guida Pd Rosignano: “A congresso con grande rinnovamento”
Marco Simiani, deputato, nato a Pisa, componente Commissione ambiente territorio e lavori pubblici e Commissione inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari Camera dei Deputati, alla guida del Pd Rosignano Marittimo.
Simiani incaricato da Pd Toscana dopo la storica débacle alle amministrative 2024. Con il sindaco di Rosignano uscente Daniele Donati, Pd, sconfitto al ballottaggio dal neo sindaco Claudio Marabotti, sostenuto da coalizione di sinistra liste civiche Rosignano nel Cuore, Io voto io vinco, e il Movimento 5 Stelle. Un ko significativo per Donati e l’amministrazione comunale uscente che al primo turno ha ottenuto appena poco più del 35%. Perdendo poi Donati centinaia di voti al ballottaggio a favore di Marabotti, eletto sindaco.
Con un Pd che dunque a Rosignano per la prima volta si trova all’opposizione.
Al ko elettorale hanno fatto seguito le dimissioni della segreteria Pd guidata da Margherita Pia, già assessore nel Comune di Rosignano Marittimo.
Simiani, eletto alle Politiche 2022 nel collegio Arezzo, Siena, Grosseto, Livorno, ha avuto un incontro col neo sindaco Marabotti, “Gli ho dato la mia disponibilità”.
Rosignano comune di primissimo piano in provincia di Livorno che ospita il polo impiantistico rifiuti di Scapigliato, che è il più grande della Toscana. E il primo sito italiano della multinazionale Solvay.
Dunque dopo il commissariamento Lega Salvini, che a Rosignano dopo il boom 2019 non ha eletto un solo consigliere (ne ha eletti solo due in tutta la provincia di Livorno), e con il candidato sindaco di centrodestra Roberto Testa rimasto fuori dal ballottaggio, a Rosignano grandi manovre anche nel Pd con Marco Simiani.
Ma non chiamate Marco Simiani commissario.
Onorevole Simiani, commissario sì o no?
“Non sono un commissario. Sono stato chiamato dal Pd regionale con mandato politico per accompagnare il partito verso il congresso a Rosignano che sarà a novembre. Ci sono state le dimissioni della segreteria comunale, ma non dei segretari dei circoli delle frazioni. Che restano in carica fino al congresso. Ripartiamo proprio dai circoli”.
Quale è l’analisi della sconfitta a Rosignano anche in considerazione dell’importante risultato dem ottenuto in Toscana alle Europee 2024? E anche in considerazione della vittoria al primo turno del sindaco uscente di Livorno, stesso Pd provinciale di Rosignano? Possiamo dire che a Rosignano ha perso l’amministrazione uscente?
“C’è una profonda analisi della sconfitta. Sicuramente ci sono corresponsabilità. Consideri che alle Europee 2024 il Pd a Rosignano ha ottenuto circa il 35% che è un risultato importante. Alle amministrative 2024 il Pd ha ottenuto circa il 25% e insieme alle liste della coalizione circa la stessa percentuale del 35% ottenuta alle Europee. Significa che c’è stata scarsa capacità di costruire una coalizione anche da parte dell’amministrazione comunale. Questo è oggettivo”.
Quale è il programma di lavoro Pd per ripartire a Rosignano?
“Un grande rinnovamento del partito salvaguardando le esperienze. Le esperienze vanno sempre salvaguardate. Subito a inizio settimana prossima l’incontro con l’assemblea. Quindi i passaggi nei circoli nelle frazioni che peraltro sono già iniziati. Poi allargare il coinvolgimento a tutti i candidati della coalizione che hanno messo la faccia alle amministrative. Gruppi di lavoro. Arrivare a fine ottobre con la/le candidature per la segreteria con bozza programmatica per il congresso a fine novembre che eleggerà nuovo segretario o nuova segretaria”.
Ritiene ci sia anche un problema di scarsa presenza nel territorio? Il Pd Rosignano e l’amministrazione comunale uscente sono stati poco presenti nel territorio?
“Guardi, il Pd è un partito serio e importante. Siamo un partito che fa le primarie aprendo all’esterno. Dobbiamo avere la maturità di aprire e allargare la discussione all’esterno. La nostra priorità è allargare gli iscritti. Coinvolgere i cittadini in iniziative. Partiamo subito a Rosignano con i banchetti per le firme contro l’autonomia differenziata. E lavoriamo ad iniziative per il coinvolgimento della cittadinanza. Sono tre le linee da cui ripartire, tenendo presente che l’analisi di una sconfitta politica non è esente da un approfondimento degli aspetti socio-economici del territorio”
Onorevole Simiani, vale a dire?
“Intanto la difesa dei progetti costruiti, finanziati e portati avanti dall’amministrazione Donati e di questo ho chiesto continuità amministrativa al sindaco Marabotti. Pensiamo poi che sia importante portare la politica nazionale nella realtà locale. I tagli previsti dal Governo Meloni porteranno oltre 600mila euro in meno a Rosignano in cinque anni. Terzo punto le scelte che sono fondamentali per la vita dei cittadini, relative a sociale, bisogni, servizi”.