Getting your Trinity Audio player ready...
|
CARRARA – Terrorismo, arrestati quattro anarchici circolo di Carrara.
Operazione della Polizia di Stato di Genova, La Spezia e Massa Carrara. Per dare esecuzione martedì 8 agosto a nove misure cautelari nei confronti di nove militanti anarco-insurrezionalisti appartenenti al circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara.
Quattro arresti e cinque obblighi di dimora emessi dal gip del Tribunale di Genova su richiesta della Procura.
I reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica.
Sottoposti a perquisizione anche il circolo Goliardo Fiaschi di Carrara e la tipografia Avenza Grafica a Massa, “luogo dove veniva stampato clandestinamente il periodico d’area Bezmotivny”, sottoposto a sequestro.
Un indagato di 27 anni sottoposto alla misura della custodia in carcere. Tre indagati, di età compresa tra i 35 e i 56 anni, agli arresti domiciliari. Mentre altri cinque, di età compresa tra i 29 e i 47 anni, all’obbligo di dimora. Nello stesso contesto, a carico di tutti gli indagati 10 perquisizioni locali, personali e informatiche nelle province di Bergamo, Lucca, Massa Carrara, L’Aquila e Perugia con il concorso delle Digos competenti per territorio.
L’indagine, denominata Scripta Scelera, eseguita dai poliziotti della Digos con il personale del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinata dalla Procura di Genova ha consentito di provare l’esistenza di “un’associazione con finalità di terrorismo. Dedita, tra l’altro, all’ideazione, predisposizione, redazione, stampa e diffusione della pubblicazione clandestina denominata Bezmotivny–Senza Motivo. Quindicinale divenuto principale strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più oltranzista, la cui prima edizione risale al dicembre 2020″.
Il quindicinale, si legge in una nota della Polizia di Stato, “è stato definito dagli appartenenti al gruppo “un’arma” attraverso la quale “far circolare l’idea, le parole e i fatti, scuotendo gli animi refrattari”. “Concepita espressamente per “favorire la diffusione, la condivisione e il dibattito tra idee e pratiche anarchiche”, per “dar segno di forza partecipe nel progetto di distruzione dello Stato. E quindi per stimolare la commissione di azioni violente e per esaltarle una volta compiute attraverso la pubblicazione delle rivendicazioni”.
“Il periodico è stato, infatti, utilizzato per istigare alle azioni violente. Esaltando i danneggiamenti ed incendi a strutture e l’invio di plichi esplosivi commessi in varie parti del mondo. O pubblicando interviste e scritti di leader anarchici in cui si fa esplicito riferimento all’uso delle armi e all’azione terroristica”.
Gli inquirenti hanno ricostruito “la stretta correlazione tra gli articoli pubblicati nel periodico. E la consumazione, su tutto il territorio nazionale, di azioni violente, seguite dalla successiva rivendicazione, con espressioni verbali tratte proprio dalle pubblicazioni”.
“Articoli contro l’Eni multinazionale ritenuta responsabile di sfruttamento delle risorse dei Paesi in via di sviluppo e vicina al “sistema sicurezza Paese” si sono rivelati strettamente correlati agli incendi di 13 autovetture della società Eni-Enjoy. Perpetrati a Bologna, Torino, Milano e Roma – realizzati tra il 1° marzo 2021 e il 26 maggio 2022 – rivendicati dal movimento anarchico insurrezionale”.
“La rivista ha riservato, inoltre, ampio spazio alla pubblicazione delle rivendicazioni degli attentati più significativi e di maggiore impatto mediatico. Anche allo scopo di stimolare i lettori a compierne di ulteriori. Tra questi, si ricordano gli articoli inerenti l’attentato perpetrato ad Atene nei confronti di Susanna Schlein, vice ambasciatrice italiana in Grecia il 2 dicembre 2022.
Con la rivista è stata svolta anche l’attività di proselitismo nei confronti di giovani, tra cui minorenni”.