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SANTA LUCE – Monastero Buddista di Santa Luce, presentato il progetto.
Presentato nella sala polivalente del Comune di Santa Luce, provincia di Pisa, il progetto del Monastero Lhungtok Choekhorling. Alla presenza delle cariche istituzionali, del nuovo abate Ghesce Thubten Chonyi, della Comunità monastica.
Il monastero “sarà costruito da zero sulla roccia proprio come i monasteri del Tibet”, a Pomaia nel comune di Santa Luce. In un’area di grande bellezza, si legge nel sito internet, che ha subìto in passato il trauma ambientale dell’escavazione, e che verrà recuperata con la realizzazione di un Parco della Contemplazione e della Pace.
“Sua Santità il XIV Dalai Lama del Tibet che ha visitato e benedetto il luogo del monastero nel giugno del 2014 gli ha conferito il nome Lhungtok Choekhorling. In italiano si può liberamente tradurre come “Luogo dove l’insegnamento è trasmesso e realizzato”.
Il Monastero che darà ospitalità a un centinaio fra monaci e monache, “è uno scrigno che contribuirà a preservare e tramandare gli insegnamenti buddhisti, preziosi gioielli di saggezza di oltre 2500 anni fa, che sono di grande beneficio all’intera umanità”.
Giamila Carli, sindaca Santa Luce: “Dopo la sigla del protocollo di intesa nel 2017 tra Regione Toscana, Comune di Santa Luce, Associazione Sangha Onlus e l’Istituto Lama Tzong Khapa vi è stata un accelerazione del processo burocratico che ha portato alla concessione edilizia. Il Parco della contemplazione e della pace che sorgerà nell’area del Monastero avrà un’importante valenza e sono sicura che aprirà ulteriormente il nostro territorio a tutti coloro che ne vorranno beneficiare”.
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Un momento storico di questa comunità
e direi per tutta la Toscana. Un fatto bellissimo, un luogo per la pace e la contemplazione che sarà una luce per tutta la Toscana. Un paese, Santa Luce, che porta già nel nome la propria vocazione di identità e spiritualità e di buon auspicio anche per la nascita di questo monastero. La cultura buddhista in Toscana è un grande dono. Dalla prima volta che ho conosciuto il Dalai Lama durante il conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze ebbi il privilegio di passare con lui dei momenti importanti. Mi sento di poter dire che tutta la Toscana è con voi nel processo che porterà alla costruzione di questo Monastero, che sarà una fonte di spiritualità, luce e di pace per tutta la nostra regione. Accade
poche volte che sia io sia il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo siamo insieme presenti in un evento a causa dei nostri impegni. Il fatto di esserci entrambi rivela l’importanza del momento che si sta vivendo”.
Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: “I miei complimenti per
questo che è un sogno per voi ma anche un regalo che fate alla Toscana andando a qualificare uno spazio che era dismesso e di cui l’uomo aveva abusato.
Santa Luce è diventato nel tempo sempre più un luogo di integrazione e dialogo interreligioso, soprattutto grazie al vostro impegno. Un luogo in cui si coltiva la cultura della pace e in un tempo come questo non è affatto scontato. È bello sapere che ci sarà uno spazio di bellezza, di meditazione aperto a tutti, e in cui ognuno di noi potrà sentirsi protagonista.
Ancora una volta dimostriamo di essere una terra aperta, che include, che sa integrare e valorizzare e sa tenere insieme storie e culture differenti. Questo è il significato della nostra presenza. A nome di tutti i colleghi consiglieri regionali mi auguro che tutto possa procedere velocemente e che presto ci ritroveremo insieme a festeggiare un nuovo inizio, frutto del vostro lavoro e impegno e dell’attenzione che mettete sempre agli altri”.
Il ven. Massimo Stordi, presidente Associazione Sangha Onlus che si occupa della realizzazione del Monastero: “È un grande onore avere con noi Ghesce Thubten Chonyi, già abate di due Monasteri in Nepal, con circa ottocento tra monaci e monache e Maestro residente a
Singapore, in uno dei più grandi Centri buddhisti d’Oriente. Nonostante i tempi della burocrazia abbiamo avuto un rapporto stretto e proficuo con la presidenza regionale e i vari assessorati competenti. Il Monastero, ecosostenibile, potrà ospitare monaci e monache e
contribuire grazie alla pratica dell’amore e della compassione a una società più armoniosa, come già testimonia la presenza da oltre 45 anni dell’Istituto Lama Tzong Khapa nel nostro territorio di cui Valerio Tallarico è il direttore.”
Abate Ghesce Thubten Chonyi r ha ricordato la recente consacrazione del terreno che ha eseguito insieme ad alcuni monaci del Monastero di Kopan, che dal punto di vista del rituale religioso permette l’avvio dei lavori. ”Il buddhismo ha a che fare con la scienza della mente che vuol dire lavorare con le proprie emozioni cercando di eliminare quanto più possibile quelle negative che ci
danneggiano. Questo è quello che ho appreso nei miei venti anni di studio e che mi auspico possa avvenire anche nel Monastero. Desidero anche ricordare, così come enfatizzato da Sua Santità il Dalai Lama, l’importanza del dialogo interreligioso, del rispetto delle altre religioni e
sono sicuro che il nuovo Monastero avrà questa funzione come fulcro dello sviluppo della pace e dell’armonia. Un posto dove i monaci e le monache potranno studiare ma allo stesso tempo un luogo pacifico e tranquillo dove le persone potranno essere accolte e vivere”.