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Parco urbano della Cittadella a Pisa, riqualificazione da sette milioni

Fondi Pnrr. Scavo archeologico per verificare eventuale presenza di importanti reperti. Termine lavori entro fine 2025. Sindaco Conti: "Ruolo strategico per sviluppo percorsi turistici"

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 PISA – Parco urbano della Cittadella a Pisa, riqualificazione da sette milioni

Riqualificazione del Parco Urbano della Cittadella a Pisa. In corso i lavori di scavo archeologico per verificare l’eventuale presenza di importanti reperti medioevali, i cui probabili ritrovamenti potranno costituire l’area archeologica del Parco, sottolinea il Comune di Pisa.

Le fasi successive dei lavori del parco urbano della Cittadella a Pisa riguarderanno la riqualificazione dell’area a verde. La rigenerazione della struttura dell’architetto Michelucci con funzione di struttura ricettiva. La creazione dell’arena per spettacoli e dell’area ludica. L’importo complessivo del quadro economico ammonta a 7 milioni di euro, finanziati interamente con fondi Pnrr (Bando per progetti sulla Rigenerazione Urbana) con fine lavori prevista, come da cronoprogramma Pnrr, entro fine 2025.

Sindaco Michele Conti: “L’area della Cittadella posta tra i Lungarni, le mura urbane, gli Arsenali Repubblicani e il Museo delle Navi Antiche, rappresenta uno spazio della città che ha un grandissima valenza storica e identitaria. Perché la Repubblica Marinara sorgeva proprio qui, nell’area della Terzana. Con il recupero che abbiamo avviato, può rivestire un ruolo strategico per lo sviluppo dei percorsi turistici in città. Con una funzione di collegamento tra percorso museale dei Lungarni e asse che conduce a piazza dei Miracoli.  Grazie ai 7 milioni di euro di finanziamento che abbiamo intercettato con i fondi Pnrr, è possibile realizzare un progetto decisivo di rilancio dell’area. Con l’apertura di una grande area a verde attrezzata con percorsi pedonali e giochi per bambini. Il recupero della presenza dell’acqua. La valorizzazione delle vestigia archeologiche. La creazione di un’arena per eventi e di una struttura ricettiva con funzione di ristorante. Dunque una grande riqualificazione che valorizza il contesto storico-artistico e paesaggistico dell’area. Trasformando una zona rimasta per anni inutilizzata, in un luogo in cui torna a vivere la storia pisana.”

Stato attuale dell’area. L’area della Cittadella ricopre una superficie complessiva di 55mila metri quadrati, con due lati delimitati dalle mura storiche. Uno su cui si affacciano edifici storici come ex-Macelli, Stallette e Arsenali Medicei. Mentre l’ultimo lato è delimitato dall’Arno e dalle fortificazioni di Torre Guelfa e Fortilizio. L’area a verde del parco misura 40mila metri quadrati e all’interno di questo spazio convivono edifici di valore storico artistico come la Torre Guelfa, il Fortilizio e gli Arsenali Repubblicani. Ed altri più recenti come la vasca per gli esperimenti dell’architetto Giovanni Michelucci, derivato dal progetto del 1958.

Il progetto di riqualificazione. Il progetto di riqualificazione del Parco urbano e archeologico della Cittadella, illustra il Comune di Pisa, prevede molteplici funzioni. Sarà realizzata un’area a verde pubblico dedicata alla fruizione collettiva ma soprattutto ai bambini e famiglie. Attrezzata come parco gioco accessibile ed inclusivo per bambini dotato di gazebi verdi attrezzati.  Verrà creata un’arena all’aperto per le manifestazioni pubbliche, concerti temporanei, aula didattica all’aperto per le scuole primarie della città con agibilità fino a 400 persone. Sarà inoltre realizzata una struttura ricettiva con funzioni di ristorante per dare piena fruibilità all’intera area in considerazione anche della presenza degli Arsenali Repubblicani. Sarà creata un’area archeologica con finalità didattiche e informative per la valorizzazione dell’offerta turistica.

L’intera area sarà completamente accessibile per tutti gli utilizzatori mediante percorsi pedonali senza barriere architettoniche e percorsi ciclabili. L’area a verde rimarrà immersa nelle piantumazioni esistenti e ne saranno aggiunte altre di nuovo impianto. Con un sistema di vegetazione arbustiva che ripropone il ciclo delle stagioni sia mediante il mutamento dei colori che dei profumi. L’area sarà chiusa da idonea recinzione sui lati sud ed est poiché gli altri lati sono chiusi dalle mura urbane, per dare sicurezza all’intero parco nelle ore notturne e prevenire atti vandalici.

Area archeologica. L’area riveste un notevole interesse archeologico, poiché dalla letteratura e dagli studi sulla Pisa medioevale emerge che sorgevano 80 arcate nell’area della Terzana. Il progetto prevede uno scavo archeologico esteso per verificare l’eventuale presenza di importanti reperti medioevali che possano fornire maggiori informazioni storiche sulla città di Pisa. E’ ipotizzabile, prosegue il Comune di Pisa, ritrovare le basi dei pilastri in pietra ‘bozza da verrucano’ delle navate medioevali. Ed eseguirne il restauro per dare all’area l’impronta a terra delle antiche arcate medioevali. Ipotizzando di realizzare alcune navate in legno secondo una ricostruzione filologica per potervi allocare gli antichi mestieri svolti nell’area la costruzione dei cordami. La forgia delle ancore, dove si modellavano i remi, dove si realizzava la polvere da sparo e le gallette per i militari. In definitiva l’obiettivo è quello di disporre un’area di documentazione storica della terzana sia per i cittadini pisani che per i turisti, vista anche la vicinanza del Museo delle Navi, oltreché per realizzare un parco archeologico medioevale della Pisa Repubblicana.

Edificio vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei. La struttura rimasta del progetto dell’architetto Michelucci del 1958 avrà necessità di una rigenerazione che attesti e testimoni il primo e unico progetto dell’area della Cittadella a parco urbano pubblico. L’edificio denominato ‘vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei’ assolverà alla funzione di bar ristorante. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti con l’aggiunta di una nuova struttura destinata alla sala ristorante su un patio interno all’area della vasca.

La nuova struttura si integra e valorizza l’edificio esistente. In quanto il sistema strutturale viene previsto in continuità con le strutture esistenti. Lasciando una grande permeabilità visiva sia per rendere la sala interna con proiezione prospettica verso l’esterno del parco e delle mura urbane. Nonché per dare piena visibilità alla struttura storicizzata di Michelucci. Allo scopo di rendere pienamente riconoscibile la struttura originaria e la nuova struttura contemporanea, conclude il Comune di pisa, il progetto prevede un rivestimento in lamiera corten e le chiusure della sala sono previste interamente vetrate. La copertura della nuova struttura è prevista piana ricoperta da pannelli fotovoltaici posti in orizzontale. In modo da non vedere dall’esterno della struttura tecnologica che però potrà generare la fornitura elettrica necessaria alla struttura di ristorazione. In linea con gli obiettivi della transizione ecologica e con il PNRR.

 

Arena per spettacoli. L’arena all’aperto per gli spettacoli sarà realizzata secondo il progetto originale dell’arch.Giovanni Michelucci, poiché la documentazione a disposizione permette una ricostruzione fedele, anche se dovrà essere integrata con gli impianti tecnologici di illuminazione, videosorveglianza ed acustica. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti della gradonata, con l’aggiunta dei percorsi previsti dal progetto di Michelucci e non realizzati. Le finiture previste sono pavimentazioni in travertino posato ad “opus incertum“. La cavea si connette ai percorsi pedonali del parco attraverso un sistema di scale e rampe accessibili integrate da arredi con funzione di seduta e fioriere lineari floreali.

Area ludica. L’area ludica accessibile e inclusiva per bambini e famiglie prevede attrezzature ludiche in acciaio inox e pannelli in laminati plastici riciclati, gazebi verdi attrezzati con sedute accessibili e pavimentazione in gomma colata colorata in pasta richiamando la memoria le antiche navi della Pisa Repubblicana che solcavano i mari nelle onde tempestose.

Il sistema del verde. La disposizione altimetrica dei terreni rispetto alla quota del piano di campagna presenta differenze di quota sensibili da -/+ 100 cm. fino a – 250 cm,  pertanto necessita di un sistema che raccordi i vari piani delle aree del parco che siano accessibili a tutte le utenze e sicure per la pubblica fruizione. Il sistema di raccordo tra le quote dei terreni è stato previsto con un sistema di scale e rampe per l’accesso alla parte centrale del parco immerse in gradoni verdi con erbacee perenni realizzati in cemento con finitura tipo la pietra Santa Fiora che con le proprie tonalità calde si integra bene nel contesto ambientale generale, oltreché sedute e pali dell’illuminazione pubblica. Il progetto del verde prevede di mettere a dimora una composizione mista di arbusti sempreverdi, tappezzanti ed erbacee perenni in fioritura scalare e con tutte le declinazioni dell’azzurro e del blu, allo scopo di richiamare la memoria storica del bacino idraulico, come: “Ceanothus thyrsifloru Repens“, “Teucrium fruticans“, “Lavandula Hidcote Blue“, “Rosmarinus officinalis Prostratus“,  “Convolvolus mauritanicus“, “Ceratostigma plumbaginoides“, “Liriope muscari“, “Agapanthus umbellatus“, “Tulbaghia violacea” che di fatto mitigano la regolarizzazione geometrica delle scarpate rendendo il tutto percepibile come aree fiorite su dolce pendio. Per le alberature di alto fusto si prevede la verifica fitosanitaria di quelle presenti nell’area che sono il “Pinus Pinea“, la “Quercia Ilex” e la “Tilia” che sono mantenute con alcune sostituzioni e integrazioni nelle parti occorrenti; mentre riguardo alla messa a dimora di nuove alberature si prevede la piantumazione di “Quercia Ilex” “Liquidarbar” “Ligustrum” “Acero Rubrun” nella parte est dov’è prevista l’area didattica e ludica per bambini allo scopo di creare uno spazio tipo piazzetta chiusa appunto dalle alberature. In definitiva il sistema dell’infrastruttura verde, dalle alberature agli arbusti, deve esaltare il concetto di natura e riprodurre il ciclo delle stagioni proprie di un parco a verde pubblico dove poter riassaporare il “delizioso passeggio“, senza però precludere la percezione paesaggistica dei monumenti storici presenti nell’area.

© Riproduzione riservata

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