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Ex sindaco assolto con formula piena: “Tre anni di incubo. E ora chi paga?”

Dario Rollo, ex sindaco di Cascina: "Accusato ingiustamente di aver offeso ex dipendente comunale. Per me anni di dolore e sofferenze. Danni incalcolabili anche alla mia carriera militare. Grazie a chi mi è stato vicino"

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CASCINA – Ex sindaco assolto con formula piena: “Tre anni di incubo. E ora chi paga?”

Ex sindaco assolto con formula piena. Dario Rollo, sindaco uscente di Cascina, provincia di Pisa, assolto con formula piena. 

A darne notizia lo stesso Rollo, capogruppo consiliare lista civica ‘Valori e impegno civico’. 

Dario Rollo accusato di aver offeso ex dipendente Comune di Cascina.

Dario Rollo: “Sono stato finalmente assolto, con formula piena, dopo più di tre anni di incubo, di sofferenze, di profondo dolore e di danni incalcolabili dopo che è stata messa in discussione la mia persona, il mio nome, in quanto accusato ingiustamente di aver offeso un ex dipendente comunale”.

Rollo “esprime profonda gratitudine ai suoi legali, Selene J.G. Maiella e Pasquale Carbutti del foro di Milano per aver fatto emergere la verità e quindi la sua innocenza”.

Poi: “Fino al giorno precedente l’inizio di questa esperienza politica al servizio della mia comunità ero un cittadino modello. Successivamente, in concomitanza soprattutto con l’allontanamento dal centrodestra, sono state sollevate accuse nei miei confronti da diversi personaggi. A tutte le accuse che mi hanno rivolto, per i più disparati motivi, non ho mai risposto. Perché, oltre a non voler alimentare polemiche sterili ed inutili, ho sempre pensato a svolgere il mio dovere civico di amministratore pubblico ed inoltre perché penso che vi siano delle istituzioni preposte ad occuparsi di determinati episodi. Organi nei quali ho posto, e pongo, la massima fiducia.

Durante il processo è emerso che la frase diffamatoria attribuitami non lo era, che era stata registrata per errore durante una sospensione del Consiglio Comunale e ripresa da una terza persona che, in maniera decontestualizzata, l’ha pubblicata sui social senza alcun permesso”.

“Rifletto sulle ingiustizie subite, sottolineando il danno irreparabile che gli anni di processo hanno causato alla mia carriera militare, alla mia vita privata e alla mia salute. Nonostante ciò, ringrazio coloro che mi sono stati vicini e ringrazio anche il magistrato che, con rispetto e professionalità, ha emesso una sentenza equa, rispettando la giustizia e lo Stato. Rimane il dolore profondo e il tempo che non mi verrà mai restituito ma continuerò a dedicare la mia vita e il mio impegno al servizio del nostro Paese. Ho iniziato questo percorso con il sogno di costruire una comunità migliore, e non smetterò di crederci ora. La Giustizia, alla fine, prevale sempre”.

© Riproduzione riservata

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