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PISTOIA – Nembo di Pistoia, esercitazione multinazionale in Ungheria
Si è conclusa l’esercitazione multinazionale ‘Adaptive Hussars’, alla presenza del primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán e del ministro della Difesa Kristóf Szalay-Bobrovniczky. L’esercitazione ha visto gli assetti operativi del contingente italiano, al comando del 183° Reggimento paracadutisti Nembo di Pistoia, impiegati in un’area operativa estesa oltre 400 chilometri per due intense settimane di attività tattiche.
Le attività addestrative, pianificate e coordinate dallo staff multinazionale dell’eVA (enhanced Vigilance Activity) Battle Group con sede a Tata (Hu), hanno visto una stretta collaborazione con i National Contingent Commander. Assicurando la leadership congiunta delle unità ungheresi, italiane e croate, e massimizzando la crescita delle unità operative dipendenti.
In particolare, la componente italiana all’interno dello staff dell’eVA Battle Group HQ, illustra l’Esercito in una nota, assume un ruolo chiave nella pianificazione degli impegni addestrativi che, dal mese di agosto scorso, hanno condotto all’esercitazione Noble Imperat che si è svolta a ottobre e all’Adaptive Hussars a novembre.
Un importante elemento di rilievo, sottolinea l’Esercito, è stato l’impiego della capacità aviolancistica del personale della Brigata Folgore schierato in Ungheria. Per la prima volta nelle esercitazioni internazionali di Battle Group, infatti, un Plotone di paracadutisti italiano ha condotto un aviolancio tattico nei pressi di un aeroporto e, una volta riordinato sul terreno, ha svolto le attività necessarie al ripristino della sicurezza dell’area. Ha poi eseguito un “relief in place” con la controparte turca, prima di continuare il movimento ricongiungendosi con l’unità nei pressi di Hajdúhadház.
La complessa azione ha visto poi il Plotone supporto alla manovra, la Sezione di artiglieria e due Blindo Centauro riunirsi con l’aliquota aviolanciata, dopo aver effettuato un “river crossing” sul fiume Tibisco, tra Tiszasüly e Tiszaroff, mediante l’impiego del ponte galleggiante tattico ungherese “PMP szalaghíd”.
L’attività si è svolta alla presenza del ministro della Difesa Nazionale, Gábor Gion, e dal tenente generale Ferenc Kajári, vicecapo dello Stato Maggiore della Guardia Nazionale, che hanno espresso soddisfazione per il puntuale coordinamento messo in atto tra la componente italiana e ungherese.
Il generale di Corpo d’Armata Nicola Zanelli, vicecomandante del NATO Allied Land Command, intervenuto durante l’esercitazione, ha evidenziato l’importanza dell’Adaptive Hussars quale prima grande esercitazione multinazionale che ha visto le forze armate ungheresi. In coordinamento con le altre aliquote internazionali alle dipendenze del Battle Group, schierarsi a difesa di tutto il territorio nazionale.
Il comandante del contingente italiano, tenente colonnello Salvatore Sotgiu, ha sottolineato l’importanza delle capacità di interoperabilità dimostrata dalle truppe NATO durante l’esercitazione, pronte ad assolvere la missione ricevuta per difendere i territori dei Paesi dell’Alleanza.
Oltre all’aliquota operativa nazionale, circa 500 uomini e donne in uniforme provenienti dalle Forze armate ungheresi, croate e turche, hanno operato al di fuori della “comfort zone”, contribuendo al successo dell’esercitazione e rafforzando il legame e la partnership tra le Forze armate internazionali del Battle Group”.