Getting your Trinity Audio player ready...
|
PRATO – ll tavolo del distretto tessile di Prato mette radici a Bruxelles: è stato firmato oggi pomeriggio (27 maggio) al Museo del Tessuto l’accordo di collaborazione con la Regione Toscana in occasione di Prato Textile district days, la due giorni dedicata al futuro del distretto in chiave di sostenibilità, con gli occhi puntati al Parlamento Europeo, meta della missione che dal 3 al 5 giugno vedrà protagonisti la sindaca Ilaria Bugetti e il Tavolo di Distretto: grazie all’accordo il distretto tessile avrà una base operativa a Bruxelles e precisamente nel distaccamento europeo degli uffici regionali.
Una presenza strategica per diventare modello per le normative sull’economia circolare tessile. A firmare sono stati il presidente della Regione Eugenio Giani, la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti delle categorie economiche e sindacali che fanno parte del Tavolo di distretto. Erano presenti inoltre gli europarlamentari Dario Nardella e Francesco Torselli. La platea era gremita di aziende del settore tessile e moda e anche di imprese dell’indotto della tecnologia e dell’innovazione.
Avere una base nella capitale europea è strategico perchè faciliterà il dialogo e il confronto con le istituzioni europee per migliorare le leggi e i regolamenti sull’economia circolare e il passaporto digitale in campo tessile. La bozza di accordo è nata nel corso della missione di fine 2024 che la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, l’assessora alle attività produttive Benedetta Squittieri, il tavolo del distretto e l’Ufficio Europa del Comune, hanno svolto a Bruxelles per interagire con i principali referenti del settore alla luce delle nuove normative che se ben strutturate e calate sulla specificità pratese, potrebbero costituire un valore aggiunto per il futuro del distretto che ha una tradizione secolare in fatto di riciclo tessile e oggi produce all’anno circa 35mila tonnellate di filato da fibre riciclate, 100 milioni di metri di tessuto riciclato.
“Essere laddove vengono prese decisioni fondamentali per la nostra economia è essenziale per garantire un futuro al distretto tessile – ha affermato Bugetti – L’accordo con la Regione è l’embrione dello sportello Europa di cui ho parlato in campagna elettorale. Dobbiamo ampliarlo e strutturarlo. Per questo ci aspetta un grande lavoro di rete con le associazioni di categoria che già sono presenti a Bruxelles. Prato guarda all’Europa e al mondo per affermarsi come modello di sostenibilità“.
I punti su cui il distretto chiede attenzione riguardano la normativa sull’End of waste tessile, la responsabilità estesa dei produttori (Epr), il regolamento Reach sulla concentrazione di determinate sostanze chimiche nei prodotti tessili, il passaporto digitale”.
“Una due giorni per fare il punto sulle priorità che porteremo in Europa – aggiunge l’assessora all’innovazione e attività produttive Benedetta Squittieri – Oggi il distretto dimostra di essere unito e pronto a dimostrare in Europa di essere il modello per il tessile sostenibile. Primo in Europa per esportazione e primo nel mondo per la produzione di tessile riciclato è l’esempio per tenere insieme concretamente competitività e sostenibilità. Una bella tappa per la nostra città” .
La trasferta a Bruxelles prevede anche la partecipazione alla prima fiera dell’economia circolare tessile, in cui il distretto avrà il proprio stand.
“Una sola voce perché il distretto tessile di Prato conti di più in Europa, facendo leva sugli uffici regionali che operano a Bruxelles, per creare progetti che possano rilanciare un comparto che rappresenta il motore economico del territorio. Va in questa direzione l’accordo di partneriato firmato oggi tra Regione, Distretto tessile pratese e Comune di Prato per la promozione del distretto in ambito europeo”. Ha detto Eugenio Giani, governatore della Regione Toscana.
“Il modello Prato – ha aggiunto il presidente Giani – è visto a livello internazionale come un punto di riferimento e noi crediamo molto in questa sinergia che si può misurare con atti concreti: con l’ultima variazione di bilancio la Regione è intervenuta a sostegno del comparto moda con 93 milioni di euro, attraverso bandi che fanno riferimento a quelle che io chiamo risorse tosco-europee, perché per attivare questi finanziamenti comunitari a favore delle imprese la Regione deve contribuire con il 18%, avendo come obiettivo la valorizzazione di un sistema economico che fa di Prato un modello per la Toscana e per l’Europa”.
Nel corso di questa prima giornata di Textile District Days sono state presentate anche le importanti novità di Sicurfad, la piattaforma digitale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, e il primo catalogo degli archivi tessili che presto diventerà digitale.
Prato punta sull’innovazione per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro con SicurFAD 4.0, la nuova piattaforma e-learning presentata in occasione dei Prato Textile District Days. Il progetto è frutto della collaborazione tra Comune, associazioni di categoria e parti sociali, riuniti nel Tavolo del Distretto, ed è affidato alla realizzazione tecnica di Nume Plus, Technologies 2000 e Flod.
L’iniziativa rientra tra gli investimenti di sistema finanziati dal governo Draghi attraverso la legge di bilancio 2022, che ha stanziato una dotazione straordinaria di 10 milioni di euro per il rilancio del distretto tessile pratese (codice Ateco 13), destinando 2 milioni specificamente a progetti strutturali come questo. Proprio da queste risorse provengono i 193.200 euro impiegati per la progettazione e realizzazione di SicurFad 4.0, scelto come intervento prioritario dal Tavolo del Distretto. L’obiettivo è ambizioso: offrire una formazione capillare e personalizzata in materia di sicurezza, adattata alla complessità produttiva e culturale del distretto.
“La sicurezza sul lavoro è una priorità per la nostra città”, dichiara con forza la sindaca Ilaria Bugetti. L’assessora Benedetta Squittieri evidenzia che, in un distretto di centinaia di piccole imprese, strumenti digitali come SicurFAD 4.0 colmano le difficoltà di accesso alla formazione tradizionale e rafforzano il concetto che «non si può morire di lavoro”.
La piattaforma nasce dall’analisi dei cicli produttivi e dalla mappatura puntuale delle posizioni di lavoro, supportando la valutazione dei rischi aziendali e la formazione obbligatoria di lavoratori e datori di lavoro, coinvolgendo anche organi di vigilanza e scuole tecniche.
Basata sulla piattaforma open source Moodle, SicurFad 4.0 è scalabile, responsive e accessibile da desktop, tablet e smartphone. I contenuti – oltre 150 schede multimediali previste – coprono l’intera filiera tessile e manifatturiera: filatura cardata e pettinata, nobilitazione, tessuti speciali, lavorazioni meccaniche, plastiche e chimiche. Manuali tematici, video, infografiche e animazioni vengono profilati in base alle mansioni e ai rischi specifici, con un sistema avanzato di tracciamento, reportistica e alert normativi. La piattaforma sarà disponibile in italiano, inglese, francese, urdu e cinese, rendendo la formazione davvero accessibile a una forza lavoro multiculturale.
Con una Uz interattiva e un helpdesk multicanale, SicurFad 4.0 punta a essere non solo uno strumento formativo, ma una vera e propria comunità digitale della sicurezza. Otto percorsi pilota (quattro in presenza e quattro online), ciascuno da 30 ore e fino a 30 partecipanti, contribuiranno a finalizzare i contenuti attraverso il feedback degli utenti prima del rilascio ufficiale, previsto per ottobre 2025.
In parallelo, proseguono i bandi per efficientamento energetico e transizione ecologica che destinano 8 dei 10 milioni complessivi, con 7,5 milioni già assegnati a 143 aziende del distretto. Il progetto rappresenta il primo investimento di sistema del piano di intervento distrettuale.
Con SicurFad 4.0 il distretto pratese dimostra di saper trasformare la complessità in innovazione, mettendo la tecnologia al servizio della tutela delle persone e del futuro delle imprese.
Per quanto riguarda invece il catalogo degli archivi tessili delle aziende pratesi, il suo significativo titolo è Memoria e futuro: si tratta del catalogo bilingue che raccoglie, per la prima volta, gli archivi tessili di importanti aziende del distretto. Attraverso i campionari che anno dopo anno hanno caratterizzato la loro produzione, per la prima volta ne viene raccontata anche la storia, la fantasia e l’inventiva. Un patrimonio immenso da cui attingere per nuove ispirazioni. Al momento hanno aderito 13 aziende, ma il catalogo è aperto a nuovi ingressi. Per questo presto da cartaceo diventerà digitale.
“Questa pubblicazione rappresenta il riconoscimento della storia più autentica della nostra città: quella tessuta con il lavoro delle imprese tra tradizione e innovazione, con la cura degli archivi, con la bellezza dei tessuti che raccontano epoche, gusti e trasformazioni – ha spiegato la sindaca Bugetti – Per la prima volta, il distretto tessile di Prato si racconta attraverso una rete di imprese storiche che aprono le porte dei propri archivi materiali e immateriali. È un’occasione unica per restituire valore alla memoria industriale di Prato, che non è solo un’eredità del passato, ma una risorsa viva, capace di parlare al presente e al futuro”.
Il catalogo, a cui ha collaborato il Museo del Tessuto, è stato presentato a Prato Textile District days come simbolo dell’importanza che rivestono le radici per strutturarsi rispetto ai cambiamenti in corso. “Gli archivi tessili sono strumenti vivi, capaci di generare visione e orientare il futuro. – afferma l’assessora allo sviluppo economico Benedetta Squittieri– Questa pubblicazione è il primo risultato di un’indagine sul patrimonio storico conservato nelle imprese del distretto tessile pratese, restituendo valore condiviso a una risorsa diffusa”.
“Non è solo un’operazione culturale: è un atto strategico perché è proprio nei dettagli di ciò che è stato – nei tessuti, nei campionari, negli spazi industriali – che possiamo riconoscere i segni di una trasformazione in corso. Prato è oggi un laboratorio avanzato di economia circolare: dalla rigenerazione delle fibre al riuso delle acque industriali, fino all’eco-design e alla progettazione consapevole. In questo sistema, gli archivi diventano strumenti per leggere il cambiamento, immaginare nuovi scenari e costruire un distretto che sa rigenerarsi, raccontarsi e guardare lontano”.