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Anab Toscana: “Forte preoccupazione per servizio salvataggio in spiaggia stagione 2025”.
Anab Toscana, intervento di Luca Giusti, presidente toscano associazione nazionale assistenza bagnanti: “A seguito della recente riforma del settore salvamento riguardo il rilascio e i rinnovi dei brevetti e dei soggetti abilitati a farlo vorremmo manifestare, in quanto Anab Toscana, le nostre preoccupazioni riguardo l’espletamento del servizio di salvataggio sulle nostre coste nella stagione 2025″.
Illustra Giusti: “Alla situazione già gravosa della mancanza di operatori di salvataggio, dovuta all’assenza di controlli da parte degli enti preposti nel corso degli anni, che hanno permesso lo sfruttamento di questa importante categoria professionale, si aggiunge un ulteriore problema: la diminuzione costante del numero degli assistenti bagnanti disponibili.
A complicare ulteriormente la situazione, si è verificato un blocco, che ci auguriamo temporaneo, nel rinnovo dei brevetti di salvataggio per quegli enti che fino a prima della riforma avevano brevettato numerosi assistenti bagnanti, ovvero la Sns (società Nazionale di Salvamento ) e la Fisa ( Federazione Italiana Salvamento Acquatico).
Poi: “Questo straordinario connubio di fattori porterà senza ombra di dubbio ad affrontare la prossima stagione estiva senza un numero sufficiente di assistenti bagnanti sulle nostre spiagge e stabilimenti balneari.
Noi, da parte nostra, siamo già impegnati nell’opera di addestramento di assistenti bagnanti nel nostro Centro di addestramento di mare situato presso il bagno dei Vigili del Fuoco (zona Calambrone), offrendo una preparazione specifica in mare con tutte quelle condizioni meteorologiche avverse e con tutti gli equipaggiamenti consentiti per il salvataggio.
Questo approccio consente agli operatori del salvataggio di mantenersi costantemente allenati. Permette ai nuovi professionisti di acquisire da subito una certa dimestichezza con l’ambiente marino. Rendendoli operativi in maniera più efficace.
I numerosi imprenditori del settore ci hanno dato atto della differenza evidente tra i neo brevettati che hanno avuto un addestramento in mare con noi e quelli che, invece non hanno avuto questa possibilità.
Per questo motivo, vogliamo sollevare l’attenzione sul problema prima di dover costatare un abbassamento dei parametri di sicurezza in acqua soprattutto in mare, con tutte le possibili gravi conseguenze che ne deriverebbero”.