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Aggressioni sanità in Toscana, Giani: “Sarebbe di aiuto polizia regionale”
Aggressioni sanità in Toscana, la Regione si ferma a riflettere sulle aggressioni al personale della sanità. Il confronto con direzioni aziendali, professionisti, sindacati ed ordini professionali ha avuto luogo all’Health Campus Meyer di Firenze. Un fenomeno in crescita quello delle aggressioni, evidenzia Regione Toscana, da monitorare e non da sottovalutare, da affrontare a monte e a valle: aggressioni nella maggior parte verbali, ma anche fisiche.
Il presidente Eugenio Giani rilancia l’opportunità a proposito di una polizia regionale, che oggi non c’è: “un nucleo anche ristretto ma flessibile”. “Sarebbe importante. Aiuterebbe ad esempio a presidiare i luoghi più delicati e a interrompere sul nascere eventuali aggressioni, anche semplicemente con la presenza di un agente. Nei pronto soccorso ad esempio o nei reparti di salute mentale. Chiaramente la polizia regionale potrebbe essere utilizzata anche per altro: per far rispettare ad esempio le ordinanze della Regione”.
Intanto il 25 settembre è convocato un tavolo sulla sicurezza in Prefettura. “E a quel chiederò che personale di polizia, carabinieri o vigili urbani presidino ospedale e luoghi a maggior rischio, perchè anche solo vedere una divisa in un pronto soccorso particolarmente ingolfato ed affollato svolge sicuramente una funzione importantissima di deterrenza”.
Dati Osservatorio della Regione Toscana, che monitora il fenomeno dal 2019.
Nel primo semestre del 2024 sono stati 1136 i casi registrati: 903 aggressioni verbali, 207 fisiche e 26 contro la proprietà. Oltre la metà delle violenze (il 53 per cento) hanno visto gli infermieri come vittime , nel 17 per cento degli episodi gli operatori socio sanitari e per il 13 per cento i medici. La maggiore incidenza, quasi il 45 per cento, riguarda i servizi posichiatrici territoriali. All’interno degli ospedali il settore più esposto è il pronto soccorso.
Nel 2023 erano stati 2356 i casi di aggressione complessivamente segnalati: 1769 verbali, 478 fisica e 109 contro la proprietà. Un trend in crescita, con 1258 episodi nel 2022, 817 nel 2021 e 752 nel 2020.
Poi Giani: “Si tratta chiaramente di un fenomeno nazionale, non solo toscano e se a volte i numeri della nostra regione possono sembrare più alti che altrove è anche perché siamo più bravi a farli emergere, dotati di un osservatorio regionale già prima di quello nazionale, fin dal 2018”.