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Nuovo ponte sull’Arno, i sindaci a Salvini: “Basta perdere tempo”
Nuovo ponte sull’Arno, i neo eletti Francesco Pignotti, sindaco di Bagno a Ripoli, Cristina Scaletti, sindaca di Fiesole, Carlo Boni, sindaco di Pontassieve, scrivo al ministro Infrastrutture Matteo Salvini per il doppio ponte di Vallina: “Basta perdere altro tempo, via ai lavori prima possibile. Preoccupati per lo stallo imperdonabile in cui quest’opera strategica, attesa da troppo tempo dai cittadini, sembra essere finita”.
La lettera a Salvini, spiegano i tre sindaci, prende spunto dalla recente conclusione della Conferenza di Servizi sul doppio ponte, che ha portato all’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. “Alla luce di questo risultato, reso possibile anche grazie alla collaborazione con la Regione Toscana siamo convinti che occorra senza indugio un’accelerazione sulla progettazione esecutiva, di competenza di Anas, per arrivare quanto prima alla gara d’appalto e poi all’avvio dei lavori”.
Il Pd con Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale e Cristiano Benucci, vicepresidente della commissione Ambiente, territorio e infrastrutture: “Condividiamo in pieno i contenuti della lettera inviata dai sindaci Pignotti, Scaletti e Boni al ministro delle Infrastrutture per il nuovo ponte sull’Arno. Una buona iniziativa che sosterremo con un atto che presenteremo alla ripresa dei lavori del Consiglio regionale a settembre, nel quale chiederemo al presidente Giani di sollecitare il ministero. Accelerare la progettazione esecutiva dell’opera di Vallina deve diventare una priorità da parte di Anas, perché si tratta di un’infrastruttura fondamentale per il territorio a sud di Firenze. Come pure il ripristino delle risorse che erano state destinate dai precedenti governi di centrosinistra, poi distolte a seguito del lungo contenzioso amministrativo seguito ai ricorsi che il progetto ha subito”.
I tre sindaci illustrano che dalla chiusura della conferenza di servizi, “sono formalmente valide tutte le autorizzazioni, compresa quella paesaggistica, la più complicata da ottenere”.
“Superata questa fase, che ha richiesto tempi lunghissimi, non c’è motivo di attendere oltre. Ogni giorno di inerzia è un giorno perso per la qualità della vita delle nostre comunità, così come per le attività economiche dei nostri territori. Abbiamo già fatto una bruttissima figura internazionale con gli architetti vincitori del concorso di progettazione, che si sono tirati indietro per le lungaggini insostenibili dell’opera. Sarebbe imperdonabile perdere altro tempo”.
Da qui la richiesta dei primi cittadini di essere costantemente aggiornati “sugli obiettivi temporali e sull’iter della progettazione, anche in qualità di Comuni cui compete verificare il rispetto delle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche”.
Accanto a questo, i tre sindaci chiedono rassicurazioni “sulla copertura finanziaria dell’opera e sincerarci che non vi siano ripensamenti o deviazioni di risorse”.
“Tutto questo nell’interesse delle comunità che rappresentiamo, costrette loro malgrado ad attendere da anni un’opera necessaria per l’asse viario, per la salute dei cittadini, la sicurezza degli automobilisti e lo sviluppo del territorio.