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venerdì 29 Marzo 2024
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Un 4 Novembre di Unità Nazionale. Cerimonie nei Comuni toscani

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L’Unità nazionale che oggi festeggiamo deve spingerci tutti a fare la nostra parte per superare insieme questo duro momento. Viva le nostre forze armate, ogni giorno testimoni di generosità e spirito di servizio. Viva l’Italia unita”.

Così Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e delle forze armate. Giani alla cerimonia a Firenze.

Un 4 Novembre in cui ovunque nei Comuni della Toscana come nel resto d’Italia si è tenuta la cerimonia per la Festa dell’Unità Nazionale e delle forze armate. Sottolineata da  Inno di Mameli.

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale Toscana a Pisa: “Grazie alle forze armate italiane a cui è affidata la nostra sicurezza, la salvaguardia della nostra libertà e delle Istituzioni e che nel rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione, ‘L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’ sono divenute uno degli strumenti di costruzione e di difesa della pace in Italia e nel mondo. Viva l’Italia unita. Viva le Forze Armate. Viva la Repubblica” .

A Roma la cerimonia col presidente della Repubblica Mattarella, la premier Meloni, i presidenti di Senato e Camera La Russa e Fontana, il ministro della Difesa Crosetto.

Mattarella: “Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico”.

Quindi il presidente Mattarella: “Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione. Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani”

Poi accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato piazza Venezia in auto per raggiungere Bari dove continueranno le celebrazioni della giornata dell’Unità nazionale e la festa delle Forze Armate.

 

© Riproduzione riservata

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