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FIRENZE – Elezioni regionali, il dibattito politico si infiamma. A causare l’aumento della temperatura sono le parole del responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli che ha proposto l’istituzione in Toscana di due Cpr, uno per gli immigrati irregolari e uno per gli spacciatori.
E si è sollevato il polverone.
Dalla sua parte c’è il collega di partito, il senatore fiorentino Paolo Marcheschi: “La necessità di due Cpr in Toscana, uno destinato ai clandestini ed uno per gli spacciatori, è dettata non solo dal buon senso, ma dall’evidenza dei fatti. Penso a Firenze, capoluogo nel quale gli eventi criminali sono ormai costanti e che sono spesso connessi alla droga. Come ha sottolineato l’onorevole Donzelli, siamo colpiti dal fatto che la Toscana sia una delle poche regioni che persevera a fare ostruzionismo insensato sulla realizzazione del Cpr. É stato grazie alle nostre numerose sollecitazioni con la Prefettura, la Questura ed il Comando Provinciale dei Carabinieri, che le zone rosse sono state estese anche a quartieri, come quello di Campo di Marte Coverciano, storicamente tranquilli. É evidente però che non basti, che serva un poderoso cambio di passo. Perché la realtà, oggi, è fatta dalla frustrazione di agenti e di militari che dopo aver arrestato 4 o 5 volte le stesse persone che spacciano sotto casa e nei pressi delle scuole, le ritrovano in strada a fare lo stesso. Tutto questo va fermato. La sinistra che, con lassismo, ha governato la Toscana e alcune città voltandosi dall’altra parte, oggi, dicendo no al Cpr, si dimostra soltanto sconnessa dalla realtà. È utile ricordarle che le parole ideologiche stanno a zero e che il Cpr sarà realizzato dal governo anche senza il consenso della Regione Toscana”.
Così anche il coordinatore della campagna elettorale in Toscana, Francesco Michelotti: “La proposta dell’onorevole Donzelli, vice presidente del. Copasir, di realizzare due Cpr in Toscana, è la naturale conseguenza del lavoro che stiamo facendo e del programma che Fratelli d’Italia vuole porre in essere: ‘melonizzare’ la Toscana. I decreti sicurezza, i tanti provvedimenti fatti per sostenere le forze dell’ordine e per dar loro strumenti a garanzia di legalità e sicurezza, devono culminare in una scelta, che è quella fisiologica, di avere, nella nostra regione, due Cpr: uno per i clandestini, l’altro per gli spacciatori. Si tratta di un modo efficace per assicurare un risultato concreto alle politiche del governo Meloni in tema di legalità e sicurezza e il fatto che la Regione Toscana, in questi anni, abbia fatto ostruzionismo è gravissimo e i risultati, purtroppo, sul territorio, sono tangibili. Emiliano Fossi si è già posto in modo contrario, gettando la maschera, e sostenendo che, se continuerà a governare il Pd, in Toscana non ci sarà spazio, privando così l’amministrazione di uno strumento importante come i Cpr. La verità è che il Pd è contrario ad una proposta pensata per proteggere i cittadini da criminalità e degrado. Con FdI vengono garantite legalità e sicurezza anche in Toscana, quindi la proposta dell’On. Donzelli non solo rappresenta un nostro cavallo di battaglia, ma sarà il primo punto che realizzeremo quando avremo vinto nella nostra regione. Dare fiducia a FdI è sinonimo di voler metter al primo posto sicurezza e legalità. I cittadini sapranno decidere tra chi non vuole fare nulla per tutelarne la sicurezza, come Fossi, e chi invece, come FdI, vuole l’esatto contrario”.
Il centrosinistra, dal canto suo, alza gli scudi.
“Le dichiarazioni dell’onorevole Donzelli di voler procedere ‘anche senza l’ok della Regione’ sui centri per il rimpatrio in Toscana – dice il segretario dem, l’onorevole Emiliano Fossi – dimostrano ancora una volta l’atteggiamento autoritario di questo governo, che preferisce l’imposizione al confronto democratico, senza tenere conto delle reali necessità del territorio. I Cpr non sono la soluzione ai problemi della sicurezza e dello spaccio: l’esperienza dimostra che questi centri non affrontano le cause strutturali dei fenomeni migratori e della criminalità, ma rappresentano veri e propri centri di detenzione dove vengono negati i diritti umani. La Regione Toscana non fa ‘ostruzionismo senza senso’ ai Cpr: porta avanti una politica seria e responsabile basata sulla legalità e l’integrazione attraverso un modello di accoglienza diffusa che il governo tenta di distruggere con ogni mezzo. Come Partito Democratico siamo pronti a fare una battaglia durissima affinché la Toscana, terra dei diritti di tutte e di tutti, non sia complice delle scelte sbagliate di questo governo che non migliorano la sicurezza ma alimentano tensioni sociali”.
“Donzelli parla di sicurezza ma propone solo propaganda. I Cpr non sono la soluzione: sono fabbriche di sofferenza, inutili e costose, che violano diritti fondamentali senza garantire alcun risultato concreto sui rimpatri. L’idea di aprirne addirittura due in Toscana, con uno “speciale” per gli spacciatori, è grottesca e pericolosa: non serve a fermare il traffico di droga né a garantire più sicurezza, ma solo a inventare nuove prigioni senza processo. La verità è che i Cpr non risolvono nulla: chi vi entra spesso non viene rimpatriato e dopo mesi di detenzione amministrativa torna libero, con l’unico risultato di aver riempito di soldi le tasche dei gestori privati. Il Movimento 5 Stelle non accetterà mai che si faccia campagna elettorale sulla pelle delle persone. La sicurezza si costruisce investendo in scuola, lavoro, prevenzione sociale, forze dell’ordine e magistratura, non rinchiudendo esseri umani in centri disumani. La Toscana non ha bisogno di gabbie: ha bisogno di diritti, dignità e politiche serie. Donzelli e Fratelli d’Italia smettano di agitare fantasmi e spieghino ai cittadini perché vogliono sprecare milioni in strutture inutili invece che in ospedali, scuole e trasporti. Noi saremo la voce di una Toscana che non si piega alla paura e non accetta la propaganda securitaria”. Così Luca Rossi Romanelli, candidato del M5S nella circoscrizione Firenze 1.
“Il Pd vuole lasciare liberi per le strade delle nostre città coloro che delinquono, lasciandoli a spacciare e a fomentare l’illegalità, permettendo di fatto che regni l’assenza di doveri, appellandosi a fantomatici diritti. Per Fratelli d’Italia è invece una priorità che i clandestini che commettono reati sui nostri territori siano fermati, collocati in un Cpr e rimpatriati. La proposta dell’onorevole Donzelli di realizzare nella nostra regione due Cpr è fatta proprio perché, troppo spesso, la criminalità diffusa è connessa alla droga. Il Pd, il M5S ed Avs chiedono più umanità per gli spacciatori immigrati clandestini, mentre noi vogliamo dare più sicurezza ai cittadini che non ne vogliono più sapere di avere lo spacciatore sotto casa. Evidentemente, questa sinistra, gradisce invece che le nostre città siano costellate da clandestini che delinquono e che spacciano”. Chiosa la deputata e candidata al consiglio regionale toscano di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta.