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FIRENZE – Arriva a stretto giro la risposta della Regione Toscana all’appello dell’Ordine dei Medici e di Anaao Assomed Toscana su un tavolo per affrontare il tema delle aggressioni nei confronti dei sanitari.
“Convocheremo nelle prossime settimane un ulteriore tavolo di confronto sulle aggressioni ai sanitari”. Dopo gli ultimi episodi l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini raccoglie l’invito di Gerardo Anastasio, segretario dell’Anaao Asssomed Toscana, sindacato dei medici e dirigenti sanitari.
“La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema sanitario è uno dei punti al centro della nostra agenda – puntualizza nel merito Bezzini – In Toscana abbiamo lavorato con determinazione per promuovere maggiori ed omogenei livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie, migliorare i livelli di sicurezza del personale, gestire ogni singolo episodio segnalato e monitorare l’andamento degli eventi. Un impegno che abbiamo intensificato nell’ultimo anno, investendo oltre due milioni di euro per la sicurezza degli operatori sanitari e socio sanitari, potenziando le misure di prevenzione e dotando i professionisti e le strutture di strumenti di segnalazione del rischio”.
L’assessore annuncia che a breve sarà fatto il punto sulle misure adottate con i rappresentanti sindacali della dirigenza medica e del comparto, gli ordini professionali, i direttori e i rappresentanti per la sicurezza e la prevenzione delle aziende sanitarie ed ospedaliere. “Sarà anche l’occasione – aggiunge – per presentare le nuove iniziative a cui abbiamo lavorato in questi mesi per incrementare ulteriormente il livello di sicurezza dei professionisti”.
Bezzini sottolinea come “le lavoratrici e i lavoratori sono il cuore del nostro sistema sanitario e ogni forma di violenza nei loro confronti è inaccettabile e va contrastata con tutte le energie”.
“Condivido – prosegue – la sollecitazione del presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Pietro Dattolo affinché ci sia un lavoro di squadra tra istituzioni e organi preposti alla sicurezza pubblica per presidiare maggiormente le strutture e prevenire gli episodi di violenza. Il Governo parla tanto di sicurezza e questo è uno di quei settori in cui alle parole dovrebbego seguire i fatti”.
“Quanto è accaduto alla dottoressa e all’infermiere al centro di salute mentale di Montedomini – conclude – è un atto gravissimo che dobbiamo condannare con forza. A loro va tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza”.