FIRENZE – Frutta e verdura di qualità invendute che finirebbero nel mercato degli sprechi e che invece finiscono nel Mercato delle Opportunità a Novoli. Un progetto all’insegna di sostenibilità e solidarietà gestito dal Coordinamento Misericordie Area Fiorentina. Un progetto nato nel 2006 con Mercafir, un gruppo di imprenditori agroalimentari, con l’obiettivo di mettere a disposizione frutta e verdura di qualità invendute dai grossisti durante la notte, ma ancora fresche e buone. Quindi il coinvolgimento del Coordinamento delle Misericordie, in modo da espandere l’offerta del mercato a tutti coloro che sono sempre più in difficoltà. Il mercato è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della vicepresidente Stefania Saccardi, degli assessori regionali Monia Monni e Serena Spinelli. A portare i saluti di Cesvot il presidente Luigi Paccosi. Sottolinea Giani: “Ancora una voltala Toscana si conferma terra di solidarietà. L’ingresso delle Misericordie nel Mercato delle Opportunità è un’espressione concreta di ciò che la Toscana riesce a fare per essere vicino a chi ha bisogno quando si attiva la sinergia giusta. Il mercato è anche un esempio di cultura contro lo spreco che ricorda come spesso possa bastare un gesto per aiutare chi è in difficoltà”.
Aggiunge Stefania Saccardi: “Sono felice che un’iniziativa che ho iniziato da assessore del Comune di Firenze continui a vivere, si perfezioni, e migliori ulteriormente con l’intervento della Misericordie dell’area Fiorentina, che sono la migliore garanzia di attenzione al prossimo e di efficienza organizzativa”. Monia Monni: “Ogni anno in Toscana vengono gettate via centinaia di migliaia di tonnellate di prodotti alimentari. Occorre ripensare il sistema alimentare. Quella del Mercato delle Opportunità è un’esperienza davvero virtuosa: ogni giorno circa 600 persone comprano frutta e verdura invenduta, e fino ad ora oltre 4740 colli di prodotti non sono andati sprecati. Per serena Spinelli: Un bell’esempio di collaborazione tra le istituzioni e le associazioni del Terzo settore in favore delle fasce più fragili della popolazione”.