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FIRENZE – Furti e spaccio, giro di vite della polizia di Firenze. In meno di 24 ore la Polizia di stato ha effettuato quattro arresti.
Nel primo episodio, l’attenzione delle volanti di via Zara è stata attirata nelle prime ore della mattina da un ragazzo a bordo di un’automobile in via Livorno che, alla vista degli agenti, avrebbe cercato di nascondersi abbassando il seggiolino del mezzo. I poliziotti così hanno immediatamente identificato il giovane e, a seguito degli opportuni controlli, hanno scovato dietro l’apparato radio del veicolo un calzino in spugna contenente 12 dosi già suddivise e pronte per la vendita al dettaglio di quella che poi è risultata essere, ai test della polizia scientifica, cocaina.
Insieme alla sostanza stupefacente gli agenti hanno sequestrato anche 130 euro in contanti che si ipotizza possano essere il provento dello spaccio.
Il 27enne, già noto alle forze di polizia è stato arrestato e oggi, su richiesta della procura di Firenze, dovrà presentarsi davanti al giudice per la convalida della misura precautelare.
Simile sorte per altri tre cittadini di origine tunisina di 19 anni, fermati dalle pantere la notte tra sabato e domenica in piazza della Stazione. Secondo quanto ricostruito, il gruppetto intorno alle 2 avrebbe avvicinato, con la banale scusa di un accendino, una 29enne cinese seduta in compagna di un amico in via dei Benci. Approfittando della distrazione della donna con una mossa fulminea uno di loro avrebbe sfilato dalla tasca dei pantaloni della vittima il suo cellulare, che conteneva, all’interno della cover, anche una delle sue carte di credito per poi allontanarsi velocemente insieme ai presunti complici.
I poliziotti si sono subito messi sulle tracce dei presunti autori del gesto, rintracciandoli poco dopo, anche grazie alle descrizioni acquisite, in un chiosco dei panini di piazza Stazione.
Alla vista degli agenti il gruppetto ha provato a disfarsi velocemente di alcuni oggetti, subito recuperati e che si è scoperto poi essere proprio la refurtiva del precedente colpo: il cellulare e la carta di credito della 29enne utilizzata dai tre per il pagamento della merce ordinata al chiosco.
Il tutto è stato immediatamente restituito alla legittima proprietaria, mentre i giovani sono stati arrestati e oggi, su richiesta della procura, dovranno presentarsi davanti al giudice per la convalida della misura precautelare.