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Maggio Fiorentino, salvataggio da quasi otto milioni

Summit Mic, c'è il piano di rilancio. Nardella e Giani: "Diamo atto al ministro Sangiuliano di avere svolto ruolo decisivo con alto senso di responsabilità"

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FIRENZE – Maggio Fiorentino, salvataggio da quasi otto milioni.

Accordo del valore di circa 7,6 milioni di euro per salvare la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino.

Una nuova governance per il futuro della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e rilancio di un modello produttivo e artistico per conquistare un pubblico nuovo. La svolta per il salvataggio dell’ente commissariato dalla primavera scorsa e a rischio liquidazione è arrivata dal vertice al Ministero della Cultura, convocato dal ministro Gennaro Sangiuliano.

“Le parti – si spiega in una nota del Mic – hanno condiviso l’idea di un piano di rilancio delle attività da sottoporre alla Corte dei Conti e all’Avvocatura dello Stato con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e aprire il Maggio Fiorentino a nuove progettualità che valorizzino il Teatro e ne aumentino l’offerta culturale. Il sindaco di Firenze e il presidente della Regione Toscana hanno dato atto al ministro e al sottosegretario di aver affrontato con rapidità la questione e che il Ministro si sta impegnando nel trovare una soluzione”.

Dario Nardella: “Non è solo un piano di salvataggio, è anche un piano di rilancio artistico e produttivo da 7,6 milioni di euro. Ci siamo impegnati con Comune e Città metropolitana ad aggiungere 100mila euro rispetto alle risorse per le quali già avevamo assunto l’impegno. Stanziando complessivamente quindi 2,2 milioni di euro per la parte che riguarda gli enti locali fiorentini. Mentre un impegno analogo ha assunto il governo della Regione che verserà 1,1 milioni“.

Secondo quanto emerso, il Ministero verserà 2,2 milioni, con la parte restante a carico dei soci privati della fondazione.

Alla riunione, “tenutasi in un clima cordiale e collaborativo da parte di tutte le istituzioni rappresentate”, hanno preso parte con il ministro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, il direttore generale dello Spettacolo Antonio Parente. Il Capo Gabinetto del MiC Francesco Gilioli, il commissario straordinario del Maggio Fiorentino Onofrio Cutaia. Il presidente Regione Toscana Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Nardella e Giani: “Diamo atto al ministro Sangiuliano di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un’intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro. E di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio. Usando al massimo le potenzialità offerte dalla nuova struttura, anche nell’interesse dell’area metropolitana e della Toscana”.

“Non si tratta del solito intervento di salvataggio perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell’ente. Ora finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”.

Cutaia: “E’ stato un incontro molto propositivo al quale tutti i soci hanno collaborato per il bene del Maggio e dei suoi lavoratori. Sono state poste le premesse affinché possa essere varato un accordo. C’è tutta la volontà e ogni socio farà la propria parte, sia le istituzioni che gli enti privati”.

© Riproduzione riservata

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