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Dal 25 aprile torna la Mostra internazionale dell’artigianato alla Fortezza da Basso

Oltre 500 artigiani tra italiani e stranieri provenienti da quasi tutti i paesi per l'evento giunto alla sua 89esima edizione

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FIRENZE – Torna a Firenze Fiera uno degli appuntamenti più attesi: la mostra dell’artigianato. 

Dal 25 aprile all’1 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze si terrà Mida 89, la Mostra internazionale dell’artigianato, promossa e organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni e associazioni di categoria. Prima fiera certificata del saper fare in Italia, è dal 1931 testimone dei cambiamenti dei mestieri artigiani, dal periodo del fascismo al dopoguerra, fino ai nostri giorni.

Nella cornice della Fortezza medicea per una superficie di 35mila metri quadri, saranno presenti oltre 500 artigiani tra italiani e stranieri provenienti da quasi tutti i paesi, grazie anche ai rapporti avviati con le principali Camere di commercio italiane all’estero. 

Un appuntamento di successo quello di Mida – sono stati 65mila i visitatori della passata edizione che ogni anno a Firenze si rinnova accordando voci, culture, generazioni e tradizioni diverse e lontane per un viaggio all’insegna della creatività tra tradizione, innovazione e sostenibilità, attraverso i settori: artigianato artistico, oggettistica, oreficeria, gioielleria e bigiotteria, complementi d’arredo,  design, innovazione tecnologica, bellezza e benessere, abbigliamento e accessori e prodotti enogastronomici.

La mostra prevede anche un calendario di appuntamenti tra workshop, convegni, laboratori e officine esperienziali.

Gli artigiani stranieri

Mida 89 conferma la sua vocazione internazionale con la presenza di numerosi espositori provenienti da tutti i paesi tra i quali: Egitto, Cina, India, Iran, Marocco, Nepal, Pakistan, Sud Africa, Tunisia, Tibet, Vietnam, Singapore, Francia e Spagna, grazie anche ai rapporti con le principali Camere di Commercio Italiane all’estero (Ccie).

Conosciuti per le loro alte tradizioni artigianali che si tramandato di generazione, nell’area del Nepal i visitatori potranno trovare gioielli, ceramiche e tessiture realizzati con tecniche antiche; il collettivo del Sudafrica esporrà oggetti decorativi e funzionali, tra i quali quelli realizzati secondo l'”arte del filo con l’uso di materiali riciclati – tappi di bottiglia, metallo di scarto,  cavi del telefono,  sacchetti di plastica – oltre a quelli lavorati con perline, erba, cuoio, legno e argilla.

L’Iran porterà tappeti ed altri manufatti legati all’arte della cesellatura, l’intarsio, l’intaglio, e alla lavorazione dell’argento ed oro in filigrana. Al Marocco si potranno trovare pantofole, borse e oggetti di uso quotidiano dove la tradizione incontra il design contemporaneo; mentre complementi d’arredo, arazzi, gioielli e monili nell’area del Tibet.

Infine, asciugamani ricamati, cofanetti in metallo o in legno, oggetti in vetro soffiato testimonieranno la destrezza manuale degli artigiani della Tunisia.

Le iniziative collaterali

CONoTEoNEoRE dall’oggetto al corpo. Varianti di scala nell’artigianato e nel design 

è il titolo della mostra promossa da Fondazione Cr Firenze e realizzata da Oma, Associazione osservatorio dei mestieri d’arte in collaborazione con Adi (Associazione per il disegno industriale, delegazione toscana) e il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.

Nella Sala della Volta nei quartieri monumentali, l’esposizione esplora il tema del contenimento come funzione e significato simbolico, attraverso l’evoluzione degli oggetti di artigianato e design che racchiudono, accolgono e custodiscono.

Il percorso espositivo parte dagli utensili più antichi, come i vasi e le anfore, per arrivare agli oggetti contemporanei che, pur rispondendo agli stessi principi, acquisiscono nuove scale, materiali e funzioni: secrétaire, cassettiere, poltrone, vasche da bagno, librerieŠ veicoli e spazi architettonici, provenienti da collezioni museali, archivi di design e manifatture contemporanee.

La narrazione si costruisce su un dialogo tra scala, funzione e materiali, mostrando come l’essenza del contenere si trasformi nel tempo nei materiali e nelle tecniche di produzione, ma rimanga profondamente radicata nell’atto di accogliere.

Tante le iniziative sull’artigianato artistico e il design contemporaneo promosse e organizzate al padiglione Cavaniglia grazie al supporto di Artez – Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana, capofila de La Galleria dell’Artigianato che ogni anno dà voce ad artigiani toscani che producono pezzi unici di altissimo livello qualitativo e culturale destinati a collezionisti, gallerie d’arte e musei.

Sulla scia del successo delle ultime edizioni, in collaborazione con la Scuola per le arti orafe (Lao), MIDA 2025 allestirà nel suggestivo spazio della Polveriera (un tempo arsenale di munizioni del fortilizio cinquecentesco) un’area dedicata alla didattica con la presentazione dei lavori realizzati da studenti e docenti; accompagnata, inoltre, da un calendario di dimostrazioni sulle lavorazioni di incassatura, incisione, smalto, modellazione cere, Cd e disegno del gioiello, eseguite dal vivo dagli allievi e maestri orafi. E un ciclo di conferenze dedicate all’artigianato, design e ricerca sul gioiello contemporaneo riservato agli studenti delle scuole superiori.

A completamento, l’esposizione dei gioielli realizzati dai vincitori del Concorso internazionale Preziosa Young 2024, nato come costola di Preziosa | Florence Jewellery Week allo scopo di sostenere le nuove generazioni di artigiani, designer e artisti che esplorano percorsi avanguardistici in termini di contenuto progettuale e di sperimentazione materiale e tecnica, intercettando e anticipando le istanze attuali e future del gioiello di ricerca. Saranno in mostra le proposte dei tre vincitori – la statunitense Margo Csip, l’israeliana Yasmin Zehavi e la sudcoreana YeJin Choi – che hanno rappresentano in modo eterogeneo il linguaggio plurale e interculturale del progetto, ciascuno contribuendo con il proprio sentire all’articolato dibattito internazionale incentrato sull’ideazione e la produzione di oggetti per la decorazione del corpo.

Così Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera: “Nel corso di questi 89 anni che ha visto lo sviluppo di una cultura industriale e il passaggio all’era digitale, gli artigiani hanno avuto un ruolo fondamentale nel traghettare valori identitari nella complessa evoluzione sociale, dimostrando una capacità ad adattarsi e rinnovarsi facendo leva su creatività, passione e relazioni – dichiara – È da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo costruire il futuro. È questa la nostra responsabilità come organizzatori di una Fiera dedicata internazionale: costruire un progetto collettivo, insieme a istituzioni e associazioni, perché ancora una volta i lavori artigiani rappresentino una prospettiva nell’attuale stato di incertezza in cui ci troviamo”.

© Riproduzione riservata

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