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FIRENZE – Doppia ordinanza firmata dal Comune di Firenze.
Una nuova ordinanza vieta fino al primo settembre, che gli edifici con accesso al pubblico, gli esercizi commerciali e di somministrazione tengano le porte aperte con l’impianto di condizionamento acceso. Come ha appena fatto Parigi, che sta valutando di rendere permanente la nuova regola. Sanzioni fino a 500 euro per chi non la rispetta.
E Firenze ha varato ieri 28 luglio fino al 30 settembre anche l’ordinanza anti siccità già varata in molti altri Comuni della Toscana vietando l’uso dell’acqua per scopi che non siano domestici e igienici. Vietato dunque usare acqua per lavare cortili, per annaffiare giardini e orti, per lavare l’auto. Multe fino a 500 euro per chi non rispetta l’ordinanza.
Andrea Giorgio, assessore ambiente Firenze rispetto all’ordinanza relativa all’aria condizionata: “Vogliamo posizionare la nostra città tra le grandi capitali europee in prima linea nella sfida per la sostenibilità, è una scelta condivisa col sindaco e strategica per Firenze. Questa estate gli effetti dei mutamenti climatici in atto e della crisi energetica sono davanti agli occhi di tutti e solo cambiando abitudini e aumentando la consapevolezza sarà possibile invertire la rotta, dobbiamo eliminare gli sprechi e limitare i consumi: tutti insieme dobbiamo fare qualcosa. Chiediamo a tutti la massima collaborazione ad applicare questa norma di buon senso. L’ordinanza durerà fino al primo settembre e i risultati di questa sperimentazione saranno portati al tavolo che convocherò per il 2 settembre per entrare nel vivo dell’applicazione del Piano della qualità dell’aria e definire insieme alle categorie una regolamentazione puntuale con misure strutturali per il contenimento del consumo energetico sia per i mesi estivi che per quelli invernali”.
Sono esclusi esercizi commerciali e di somministrazione che hanno spazi e dehors all’aperto, gli esercizi le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente verso l’esterno (ad esempio negozi all’interno di centri commerciali) o quei negozi dotati di ‘lame d’aria’ per evitare la dispersione termica”, così come i locali in cui l’eccessivo affollamento richieda idoneo ricambio d’aria o renda impossibile la chiusura delle porte.