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FIRENZE – Una notizia eccellente per l’agricoltura toscana: la Regione Toscana ha approvato il quinto e ultimo Progetto integrato di distretto (Pid), presentato dall’Associazione Distretto Rurale del Chianti. Questo via libera sblocca un contributo di oltre 3,5 milioni di euro, a fronte di circa 9 milioni di euro di investimenti totali, destinati a 19 aziende operanti nel comparto vitivinicolo.
Nuove regole e investimenti per una filiera più equa
Il progetto mirava a trasformare profondamente le relazioni tra i diversi attori della filiera vitivinicola: dai produttori agricoli ai trasformatori, dagli imbottigliatori ai distributori. A tale scopo, introduceva modelli organizzativi innovativi e nuovi strumenti contrattuali. L’intento era quello di migliorare la qualità delle produzioni, aumentare la redditività delle imprese agricole e favorire un maggiore equilibrio nei rapporti lungo la filiera. Tra gli obiettivi strategici, anche la stabilizzazione dei prezzi all’origine nel lungo periodo e la prevenzione di fenomeni speculativi.
L’efficace applicazione delle misure previste dal bando Pid ha reso possibile il raggiungimento di questi risultati. Il progetto ha messo a disposizione incentivi per la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture aziendali, con un chiaro focus sul miglioramento qualitativo del prodotto. Parallelamente, l’introduzione di impegni commerciali ha rafforzato i rapporti tra i diversi soggetti della filiera, contribuendo a stabilizzare il mercato interno.
Si chiude una storia di eccellenza nella filiera agroalimentare
La vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, ha espresso piena soddisfazione per i risultati. Ha sottolineato il valore del lavoro svolto grazie al contributo congiunto degli uffici centrali e territoriali della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale.
Queste le sue parole: “Grazie all’apporto di tutti gli uffici della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione, è stato svolto un lavoro di grande qualità. Abbiamo messo a frutto la nostra vasta esperienza in progetti integrati di filiera, creando un modello che considero utile e replicabile per una gestione efficiente dei processi, fondata su un controllo costante e una fattiva collaborazione inter-settoriale. Il successo è stato favorito anche dal rispetto dei tempi istruttori indicati nei bandi, un impegno della Regione che offre alle aziende beneficiarie la sicurezza necessaria per programmare i propri investimenti finanziati con maggiore tranquillità”.