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Dario Nardella, europarlamentare Pd, sindaco uscente: “Bene ha fatto il Consiglio comunale ad approvare una nuova delibera proseguendo una battaglia che da anni Firenze conduce nonostante l’indifferenza del Governo. A settembre porterò il problema anche al Parlamento europeo“.
Property Managers Italia con presidente Fagnoni annuncia ricorso al Tar.
Paolo Bambagioni, consigliere comunale Lista Schmidt sindaco: “Un provvedimento inadeguato, parziale rispetto alla profondità del problema, tardivo perché i nodi sono emersi da parecchio e pure al limite della legittimità, viste anche le nuove modifiche introdotte dal Salva-Casa.
L’atto è stato approvato in Consiglio Comunale con i voti di Pd, Lista Funaro e Avs.
Contrari i consiglieri di centrodestra, si è astenuto Dmitrij Palagi di Spc e hanno optato per il non voto sia Cecilia Del Re (Firenze Democratica) sia Lorenzo Masi (M5S).
Il via libera alla delibera, presentata dall’assessora all’Urbanistica Caterina Biti, è arrivato dopo l’adozione da parte della giunta di Palazzo Vecchio avvenuta nel corso della prima seduta. Obiettivo favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità attraverso l’inserimento della distinzione ‘residenza temporanea’ all’interno della tipologia ‘uso residenziale’ e stabilendo quindi il divieto di insediamento nel nucleo storico Unesco dell’uso per residenza temporanea.
Assessora Biti: “Il tema dell’abitare e della vivibilità di Firenze come priorità di questa amministrazione; il diritto alla casa come elemento di giustizia sociale in un territorio fatto di relazioni interpersonali, proprio come intendeva il sindaco La Pira quando, inaugurando l’Isolotto, affermò che quelle erano “non case ma città”. Sappiamo bene che non basta una delibera per risolvere il problema del diritto all’abitare nei centri storici, ma questo è un primo, importante passo nella direzione giusta”.
Bambagioni: “Sono convinto che i proprietari e le categorie economiche porteranno avanti le proprie rimostranze. Più che un intervento, tardivo, lato urbanistica, avrebbe avuto più senso lavorare con il governo per una cornice normativa adatta alle città d’arte. Per evitare tutto questo avevo chiesto, a nome di tutte le minoranze, una sospensiva: il futuro di Firenze passa da questo tema, che va trattato coinvolgendo nel processo decisionale tutti gli attori della città e non in fretta e furia, ricalcando quanto fatto – male – da Nardella, solo per difendere l’operato di quest’ultimo”.
Property Managers Italia con presidente Lorenzo Fagnoni: “Faremo un nuovo ricorso al Tar contro la delibera bis di Palazzo Vecchio sugli affitti brevi, che è un danno per tutta la città. La soluzione per gestire l’overtourism non è chiuderla a chiave ed i prezzi delle locazioni non sono diminuiti con il precedente divieto. A Firenze malgrado la delibera dell’ex giunta Nardella il numero di residenti in centro non è aumentato ed i prezzi delle locazioni lunghe non sono scesi. Il tentativo di bloccare gli alloggi per i turisti non ha portato risultati, ma il Comune preferisce insistere su questa strada. Eppure, questi ultimi mesi ci hanno dimostrato con limpidezza come limitare la proprietà privata e la libera imprenditoria non porti alcun beneficio concreto alla città. L’unica conseguenza reale è il danno prodotto nei confronti dei tanti fiorentini che hanno la possibilità di ottenere una fonte di reddito, spesso indispensabile, affittando la propria abitazione ai viaggiatori”.