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Salvini telefona a Vannacci: “Comprerò il suo libro”

Vicepremier chiama generale rimosso da comando Istituto Geografico Militare di Firenze. Crosetto: "Potrà esprimere sue ragioni in sedi opportune". Vannacci: "No destituito ma avvicendato". Libro di Vannacci primo su Amazon

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FIRENZE – Salvini telefona a Vannacci: “Comprerò il suo libro”.

“Il generale Vannacci è stato additato come un pericolo. Ma io me lo comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto conoscere e capire”.

Così Matteo Salvini in diretta social lunedì 21 agosto. Il vicepremier ha telefonato al generale Roberto Vannacci, rimosso dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze dopo la bufera provocata dal suo libro autoprodotto.

“Le idee possono piacere o no, possono essere giuste o sbagliate, apprezzate o criticate, ma nell’Italia del 2023 è inaccettabile demonizzare e censurare un pensiero, un’opinione o un libro, spesso senza neanche prima averli ascoltati o letti integralmente.
Leggerò quindi con curiosità e interesse il libro del generale Vannacci, per tanti anni fedele servitore dell’Italia e con cui oggi ho cordialmente dialogato al telefono, e solo allora lo commenterò, senza pregiudizi e senza sentirmi superiore a nessuno, come troppo spesso a sinistra sono abituati a fare con chi non la pensa come loro”.

Libro ‘Il mondo al contrario’ di Vannacci primo nella classifica dei più letti su Amazon, davanti a Accabadora di Michela Murgia.

Al suo posto prende il comando di Igm il generale Massimo Panizzi, di Massa Carrara.

A tal proposito Vannacci lunedì 21 agosto: “Non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimento disciplinare nei miei confronti. Non sono stato rimosso né destituito. Sono stato avvicendato, la scorsa notte a mezzanotte. Da stamattina c’è un’altra persona che occupa il mio posto all’Istituto Geografico Militare. Qualora ci fosse un provvedimento questo non mi colpevolizza, lo vedremo alla fine. Il ministro Crosetto non l’ho sentito, non è tenuto a chiamarmi e mi attengo alle sue dichiarazioni sui giornali”.

Crosetto: “Nessuno, tanto meno il generale Vannacci, è stato punito o sacrificato. Come sempre ho fatto, in tutte le fasi della mia vita e, a maggior ragione, nella mia attività di ministro della Difesa, sono e resto un garantista. Ligio alle leggi e alla Costituzione. Ecco perché, proprio in base a questo principio ho chiesto l’avvio, come da prassi, della verifica dei fatti. Il Generale Vannacci potrà nelle sedi opportune esprimere le sue ragioni. Solo alla fine delle opportune verifiche interne, che verranno condotte con serietà e scrupolo, e non sull’onda emotiva del momento e delle polemiche di questi giorni, ove venissero ravvisate delle serie e valide contestazioni, ai sensi del Codice dell’Ordinamento militare, verranno avviati i procedimenti disciplinari previsti in ordinamento”.

Matteo Salvini, ministro Infrastrutture e Trasporti: “Leggerò il libro di questo generale che ha fatto missioni in Somalia, in Iraq, in Afghanistan, che ha salvato vite, che ha difeso la patria, il paese, la bandiera, i nostri ragazzi. Che fece delle denunce sull’uranio impoverito che tanto male ha fatto a tanti militari. Mi rifiuto di pensare che in Italia esista un Grande Fratello che ti dice: questo lo puoi leggere e questo non lo puoi leggere”.

Poi Salvini: Il generale va giudicato per quello che fa in servizio. Poi se scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o il suo lavoro, ma esprime i suoi pensieri poi penso che abbia tutto il dovere e il diritto di farlo. Mi cercherò qualche ora per leggere quello che molti, a cominciare da alcuni giornalisti di sinistra, hanno commentato e aver condannato senza averlo letto tutto. Si legge. Poi potrò essere d’accordo, in disaccordo, parzialmente d’accordo. Però la condanna al rogo a mo’ di Giordano Bruno nell’Italia moderna e solidale del 2023 non mi sembra assolutamente ragionevole”.

Crosetto

: “Nessuna punizione’preventiva e nessun desiderio di giustizialismo da parte del Dicastero o del Ministro. Ma, come sempre, il rispetto delle regole che comporta anche il rispetto delle garanzie per tutti i militari verso cui sono stati avviati accertamenti disciplinari. Per quanto riguarda, infine, l’avvicendamento nell’incarico, alla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, del Generale Vannacci con un altro suo pari grado, si è trattato di una scelta autonoma effettuata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Come atto a tutela della Forza armata stessa ed anche del Generale di Divisione Vannacci, che è finito fin troppo sovraesposto dalla vicenda”.

“In conclusione, mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce ‘di destra’ e si riempie la bocca dei concetti di patria, onore, tradizione e orgoglio nazionale, dimostri di non conoscere, o conoscere davvero poco, cosa vuol dire avere senso dello Stato, delle Istituzioni, rispetto delle leggi italiane e della Costituzione repubblicana. Da questo punto di vista, l’essere o non essere ‘politicamente scorretti’ nulla c’entra, come pure l’essere o il non essere ‘appiattiti’ sul e/o con il ‘pensiero unico’ dominante. Voglio rassicurare tutti i miei critici, soprattutto quelli ‘di destra’: io riesco a fare bene le due cose insieme, rispettare le leggi e la Costituzione e non essere ‘appiattito’ su alcun ‘pensiero unico’. Ma, almeno per me, lo Stato e le istituzioni vengono prima di ogni cosa”.

© Riproduzione riservata

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