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Alessandra Todde, da Università di Pisa a governatrice Sardegna

Prima presidente donna in Sardegna. Deputata ed ex vicepresidente M5S, Todde vince con campo largo Pd. Battuto Truzzu, centrodestra, sindaco di Cagliari sconfitto a Cagliari: "Ho sbagliato". Todde: "Ho studiato a Pisa. Colpita da quanto accaduto ai ragazzi. I sardi hanno risposto ai manganelli con le matite"

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PISA – Alessandra Todde, da Università di Pisa a governatrice Sardegna.

Passa dalla Toscana, da Pisa, Alessandra Todde, prima presidente della Regione Sardegna.

Alessandra Todde, deputata M5S, ex viceministra con i governi Conte e Draghi, ha vinto riunendo il campo largo con il Pd di Elly Schlein.

Schlein e Conte in aereo insieme lunedì 26 febbraio sera diretti a Cagliari.

Todde ha battuto il candidato di centrodestra Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari che ha perso a Cagliari.

Alessandra Todde, nata a Nuoro ha conseguito due lauree all‘Università di Pisa: in Scienze dell’informazione e in informatica.

E a Pisa, agli studenti colpiti dai manganelli, Todde dedica una riflessione nella conferenza stampa di martedì 27 febbraio.

Alessandra Todde: “Mi hanno molto colpito i fatti che sono accaduti a Pisa.  Io ho studiato a Pisa. Quello che è capitato a dei ragazzi ci deve ricordare che i diritti non sono scontati, che nulla deve essere dato per assodato. Io sono felice che i sardi si siano ricordati della loro storia e abbiano risposto ai manganelli con le matite”.

Poi la neo presidente della Regione Sardegna: “Oggi si deve iniziare a lavorare per la Sardegna, dobbiamo rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall’assalto eolico che stiamo subendo, dai giovani che emigrano e non hanno occasioni per rimanere in Sardegna. Vorremo un’isola moderna, pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio: mi impegnerò e ci impegneremo perché questa isola rinasca e cambi faccia”

Prosegue Todde sul campo largo: “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie. Sono molto contenta che questo progetto di unione possa aver trovato in Sardegna un progetto solido e saldo per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”.

Sullo sfidante Truzzu: “Mi ha detto che ci saremmo visti in onsiglio e gli ho risposto che visto che la Sardegna dovrà avere molti progetti trasformativi che devono includere tutti i sardi e io voglio essere presidente di tutti i sardi, sarà importante trovare la modalità per poter lavorare insieme. Ho aggiunto che tra persone perbene, e lo ritengo tale, non ci saranno difficoltà“.

Paolo Truzzu: A Cagliari mi pare che ci sia stato più un voto contro di me che per Todde. La responsabilità è del sottoscritto e di nessun altro. Il voto disgiunto c’è sempre stato. Sull’esito  ha inciso molto il risultato di Cagliari”.

Prosegue il candidato di centrodestra battuto da Todde: “‘Non chiederemo alcun riconteggio perché il riconteggio eventualmente lo fa il Tribunale. Una volta che avremo i dati del Tribunale valuteremo con i dati che abbiamo dalle nostre sezioni, dai nostri rappresentanti di lista, qual è la situazione e se pensiamo che ci sia un elemento per poter fare un ricorso lo faremo ma non è una cosa oggi all’ordine del giorno perché non ci sono le condizioni. Non sappiamo qual è il risultato, non abbiamo il verbale della Corte d’Appello. I ricorsi si fanno quando c’è un risultato conclamato”

Sulla premier Meloni: “Le ho mandato un messaggio stamattina. Il risultato dice che ho sbagliato e i cittadini non hanno apprezzato quello che ho fatto. Al 99% rifarei le stesse scelte, ho cercato di dare una visione alla mia città e probabilmente non sono riuscito a comunicarla al meglio ai cittadini”.

Dario Nardella, sindaco di Firenze: “Questa vittoria in Sardegna può costituire uno spartiacque sulla scena politica nazionale. Faccio i complimenti alle due donne protagoniste di questo risultato, Elly Schlein e Alessandra Todde”.

Poi Nardella: “Dalla Sardegna arrivano messaggi chiari e netti. Il primo è che il bipolarismo è tutt’altro che morto ma è vivo e vegeto e i cittadini sempre di più scelgono da che parte stare, o da una o dall’altra. Il secondo punto è la forza e l’autorevolezza dei candidati. La selezione dei candidati è fondamentale per il successo. Todde ha rappresentato un valore aggiunto estremamente significativo rispetto alla somma di tutti i partiti che la sostengono. Il terzo messaggio è la forza del Pd che si afferma come primo partito, esce rinvigorito dalla competizione regionale ed è pronto alle prossime e imminenti sfide in Abruzzo e Basilicata.

Il quarto messaggio è lo spappolamento del fronte del centrodestra dove veleni e tensioni sono destinati ad esplodere, soprattutto in considerazione della gestazione della candidatura di Truzzu, nata da uno scontro interno tra Lega e Fratelli d’Italia. Da ora in poi tutti sanno che Meloni si può battere e questo elemento farò la differenza nelle prossime elezioni. Quinto punto, il significato del voto. Nelle elezioni locali e regionali il voto contiene anche un giudizio sull’operato dell’amministrazione uscente. Questo vale per Solinas e per Truzzu. Di questo dovremmo tutti far tesoro”.

“Infine un pensiero di tenerezza per il sindaco Truzzu che sta facendo di tutto per addossarsi l’intera responsabilità del fallimento quando è evidente che questa responsabilità la deve almeno condividere coi leader dei partiti che l’hanno sostenuto”.

 

 

 

© Riproduzione riservata

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