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Giovedì 28 novembre, su Italia1 parte un viaggio nel sistema sanitario del nostro Paese, per scovare eccellenze da valorizzare e criticità da risolvere. Il nuovo spin-off de ‘Le Iene’ si chiama ‘La cura. Tutto ciò che devi sapere per stare meglio‘. Si propone anche come una guida in più per capire lo stato di salute degli italiani e conoscere le cure a disposizione dei pazienti.
Il reportage, con la conduzione di Gaetano Pecoraro e la scrittura Riccardo Festinese e Alessandra Frigo, penetrerà la voragine delle liste d’attesa, scoprendo strutture ‘da incubo’. Allo stesso tempo, il servizio mostrerà anche le eccellenze del nostro Ssn. Tra queste il Centro trapianti di Padova, dove si sta cercando una cura definitiva contro il diabete di tipo uno, e il Policlinico Gemelli di Roma, dove si lavora per scoprire il microbiota.
La particolarità del programma, racconta Pecoraro, “è che lo studio televisivo da dove condurrò è una sala dello Ieo, l’Istituto europeo oncologico di Milano”. Dalle sale operatorie dell’ospedale, il conduttore sarà affiancato dall’oncologo e direttore del programma di senologia allo Ieo, Paolo Veronesi, e dallo psichiatra dell’Istituto Auxologico, Leonardo Mendolicchio.
Alcune anticipazioni
“Il reportage – spiega Pecoraro – nasce per rispondere a due domande: la prima è come sta il nostro sistema sanitario. Per rispondere a questo quesito faremo un viaggio attraverso le criticità più importanti del nostro Ssn. Parleremo del fenomeno dei medici a gettone, scoprendo situazioni veramente incancrenite. Parleremo anche dei nostri camici bianchi che sempre più spesso vanno all’estero per lavorare”.
Per questo, continua il conduttore, “siamo andati negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi. Perché i nostri sanitari si trasferiscono lì? Perché vengono pagati di più e perché il bilanciamento casa-lavoro è molto migliore del nostro”. Il che significa, precisa Pecoraro, che i sanitari non hanno “turni massacranti e possono godere di un’organizzazione perfetta. Il fenomeno dei medici che vanno via è sempre più preoccupante”.
Delineato questo quadro, “entreremo nel cuore del programma che ruota intorno alla domanda: come stiamo noi?”. Un tema d’interesse globale, che non si può che affrontare in “giro per il mondo, negli Stati Uniti, in Europa e soprattutto in Italia. L’obiettivo è stato quello di raccontare quali sono le ricerche più innovative e migliori messe in campo dalla scienza medica per alcune delle malattie più importanti che più ci riguardano”.
Difatti, ricorda il conduttore in chiusura, “ciò che oggi la medicina ti mette a disposizione, in termini di cura, è molto ampio. Sta quindi anche al paziente capire qual è il miglior percorso da seguire, in caso di malattia, a seconda di quanto e come conosce sé stesso. Questo programma può essere un passo in più per accrescere la consapevolezza di noi stessi che nasce da una maggiore conoscenza su come funziona il mondo delle cure in vari campi”.