LIVORNO – Blu Livorno, boom di presenze, ben 35mila, per la prima edizione della Biennale del mare e dell’acqua. Un grande successo per una manifestazione che ha proiettato Livorno sotto i riflettori internazionali. Con una città vero e proprio palcoscenico e anche set naturale con oltre 200 eventi di primissimo piano in decine di location sul lungomare con vista Terrazza Mascagni. Una grande manifestazione diffusa che ha permesso di vivere in pieno la città, bellezze architettoniche comprese, a partire da Cisternone e Terme del Corallo.
Il bilancio del sindaco Luca Salvetti: “Abbiamo i dati ufficiali con 35mila presenze nei 4 giorni della Biennale. Non solo. Abbiamo svolto un’indagine customer satisfaction che ci dà un risultato di 4.75 su 5, un livello che altre manifestazioni non avevano raggiunto. La Biennale ha saputo esaltare le bellezze di Livorno. Grazie alle centinaia di persone che con entusiasmo e passione hanno lavorato per realizzarla”.

Poi il sindaco Salvetti: “Quando fu lanciata la proposta di un festival dedicato al mare sapevamo che era una cosa molto difficile e complicata da organizzare ma in meno di dieci mesi siamo riusciti tutti insieme a regalare un evento di livello che anche l’Europa ha osservato con grande curiosità e poi apprezzamento.
L’idea del villaggio diffuso, che è nuova rispetto alle classiche fiere esistenti in giro per il Paese, ha consentito di regalare decine di location su oltre un chilometro di lungomare. I partecipanti passando dall’Accademia agli Hangar Creativi e a Villa Mimbelli, dai Pancaldi alla Terrazza Mascagni, dall’Acquario allo Scoglio della Regina fino al Cantiere Azimut Benetti non sono stati chiusi in un grande capannone attrezzato con stand ma sono riusciti a vivere e godersi il mare e lo scenario unico della costa di Livorno”.
Il punto di Salvetti: “La qualità dei dibattiti e delle conferenze è stata di un livello incredibile. Ogni incontro sui temi della blu economy, dell’ambiente, della ricerca e della scienza applicata al mare e all’acqua hanno visto interventi con contenuti di grande spessore che ci consentiranno di realizzare un documento finale di proposte e idee che sarà utile per lavorare nei due anni che ci dividono dalla seconda edizione ma anche per andare nei luoghi decisionali regionali, italiani ed europei per fare proposte.
La parte culturale, quella sportiva quella del gusto e i mercatini hanno poi regalato spunti intriganti per vivere bene queste giornate livornesi. I cittadini e i visitatori hanno apprezzato, ce lo hanno detto chiaramente chiedendoci di insistere e migliorare nella programmazione della seconda Biennale.
L’evento così concepito ci è servito anche come stimolo e spinta per realizzare tutta una serie di lavori pubblici e di interventi sul decoro che hanno riguardato un’ampia fascia del nostro lungomare e delle strutture pubbliche. La frase “deve essere tutto pronto per la Biennale” ha determinato un effetto incredibile i cui benefici sono stati visibili nelle settimane prima dell’inizio.
È stato bello vedere che anche chi si ostinava a minimizzare la bellezza e l’importanza dell’evento è stato costretto ad essere lì presente, mostrarsi, parlarne, partecipare pubblicamente contribuendo alla fine a veicolare il brand e il lavoro intorno a Blu Livorno che i cittadini hanno apprezzato.
La prima edizione della Biennale è servita anche come test per valutare tante cose e immagazzinare esperienza utile per il futuro. Le tante cose positive le manterremo, altre le miglioreremo, Livorno ne guadagnerà, crescerà ancora nell’autostima, nel giudizio di chi viene o ci guarda da fuori e in una promozione complessiva che in queste giornate ha raggiunto livelli lusinghieri”.