Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – Contestazione a Livorno davanti al Grand Hotel Palazzo, sede di ‘Road to remigration’ con il generale Roberto Vannacci, europarlamentare, vice segretario nazionale Lega Salvini, di scena nel pomeriggio di sabato 4 ottobre.
Bandiere della Palestina e striscione ‘Fuori i fascisti da Livorno. Free Palestine’
sul lungomare, accanto a Palazzo Pancaldi, dove martedì 7 ottobre alle 18 arriva il vicepremier Matteo Salvini con i ministri leghisti Calderone, Giorgetti, Locatelli, Valditara.
Cori contro Vannacci, ma anche contro altri esponenti della Lega, le forze dell’ordine hanno tenuto sotto controllo la situazione.
Ci sono stati anche applausi dalle auto in transito diretti ai manifestanti .
‘Road to remigration’ a Livorno preceduto dall’intervento istituzionale di Antonio Mazzeo, Pd, presidente Consiglio regionale Toscana, che ha scritto al prefetto Dionisi per chiedere di valutare di non concedere l’autorizzazione all’iniziativa.
Appuntamento a pochi giorni dal voto elezioni regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre, candidato presidente del centrodestra è il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.
Un appuntamento con Roberto Vannacci organizzato a Livorno da Andrea Ballarati di Resum25 e Lorenzo Gasperini del Team MAC Teseo Tesei. Tra i presenti il senatore leghista Manfredi Potenti, i segretari livornesi Lega Carlo Ghiozzi, provinciale, Michele Gasparri, comunale. Da Prato, dove Vannacci è atteso domenica 5 ottobre, Claudiu Stanasel, già vicepresidente del Consiglio Comunale.
Mazzeo scrive via social: “Censura? Se oggi Vannacci può esprimere le sue idee inqualificabili contro i gay, contro Paola Egonu, contro l’aborto è proprio grazie al sacrificio degli antifascisti che hanno combattuto per la democrazia e ci ha consegnato la Costituzione”. Poi: “Mentre noi siamo tra le cittadine e i cittadini a parlare di temi reali come la sanità, il lavoro e l’economia, Vannacci è a Livorno per la sua manifestazione di odio e intolleranza allo stato puro. Noi vicini alle persone, loro lontani dalla storia”.

Onorevole Vannacci, lei ha risposto al presidente del Consiglio regionale Mazzeo accusandolo di censura.
“Certo. Assolutamente sì. Ad oggi intanto siamo Vannacci 1- Mazzeo 0 perché la convention c’è. Ha detto una farloccheria Mazzeo, ha detto una balla. E’ Mazzeo che decide di cosa si può o non si può parlare? E’ un guardiano della morale? Si incensa di questa autorità? La convention c’è e noi siamo qua. Ho invitato Mazzeo a venire, ma la sinistra è autoreferenziale. Non accetta il confronto. Infatti Mazzeo non c’è”.
Vannacci responsabile della campagna elettorale Lega per le regionali in Toscana. Nel 2020 la Lega ottenne oltre il 20%. Quali sono gli obiettivi Lega per queste regionali?
“Ottenere il miglior risultato possibile e far vincere il centrodestra. Noi abbiamo proposte concrete. Noi vogliamo più benessere, più ricchezza, più infrastrutture, soprattutto più sicurezza. Sono tutte risposte che questa sinistra non è stata in grado di dare alla società toscana. La sicurezza in Toscana è carente. Noi viviamo nel pericolo e nella paura. Le nostre figlie non escono da sole. Hanno paura a uscire la sera. Ogni giorno un’aggressione in Toscana. Eppure Giani non accetta i centri di permanenza per i rimpatri. E quindi abbiamo questi immigrati spesso clandestini che vagano per le nostre città perché non c’è un posto dove si possano far accogliere in attesa di rimpatriare. Questa è la sicurezza della sinistra. Noi abbiamo soluzioni alternative”.
Che sono?
“Abbiamo soluzioni per le infrastrutture. Vogliamo potenziare aeroporti, porti, le strade. Giani invece vorrebbe mettere a pagamento la Fi-Pi-Li. Vorremmo far rinascere l’agricoltura. Giani e la sinistra che lo supporta a Bruxelles vota contro maggiori fondi per viticulturi, olivoculturi, apiculturi che sono attività tipiche della nostra terra. Votano contro il vino toscano, l’olio toscano. Questa è la realtà. Noi vogliamo rilanciare l’economia dando spazio ad imprenditoria, artigianato, commercio, è la che si crea lavoro. E quale è la risposta di Giani e della sinistra? Più tasse per tutti. Hanno aumentato Irpef, vogliono mettere la tassa sul patrimonio, sull’eredità. Oppure l’altra risposta quale è? L’elemosina di stato, ovvero il reddito di cittadinanza che qualcuno che va a lavorare onestamente e si alza alle quattro del mattino dovrebbe pagare per qualcun altro che invece sta sul divano a guardare la televisione. Ecco quali sono le visioni del mondo diverso di noi della Lega e quello che Giani ha fatto in questi anni e si ripropone di fare nei prossimi cinque”.