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Maxioperazione dei carabinieri all’alba per smantellare la piazza di spaccio di piazza Garibaldi a Livorno

Blitz a cavallo con la provincia di Pisa: sei arresti, nove divieti di dimora, 22 procedure per arrivare all'espulsione di immigrati irregolari

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LIVORNO – Maxioperazione dei carabinieri di Livorno, a cavallo fra le province di Livorno e Pisa, per smantellare lo spaccio nella zona di piazza Garibaldi a Livorno. 

Coadiuvati dai reparti dell’Arma territoriale competente, nonché da Ros, da Sos e da Sio del sesto Battaglione Toscana, Nucleo elicotteri di Pisa, Nuclei cinofili di Firenze e San Rossore, per un totale di oltre 150 carabinieri, stanno eseguendo dalle prime ore di questa mattina un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal Gip del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 15 soggetti (5 custodie cautelari in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 9 provvedimenti di divieto di dimora nella provincia di Livorno) ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Fra questi 11 sono senza fissa dimora e risultano irregolari sul territorio nazionale.

Ulteriori 38 soggetti sono destinatari di decreto di perquisizione per i medesimi reati e, per 22 di questi, risultati irregolari sul territorio nazionale e non destinatari di misura cautelare, è stata avviata la procedura per l’espulsione.

Il ‘bottino’ sequestrato dai carabinieri (foto carabinieri)

Il provvedimento è stato emesso a seguito di un’indagine, denominata Garibaldi, che ha riguardato la zona dell’omonima piazza labronica, condotta con attività di osservazione (anche tramite sistemi di videosorveglianza), pedinamento e controllo, ed ha avuto come obiettivo quello di disarticolare una piazza di spaccio operante 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per un giro d’affari giornaliero stimato in circa mille euro.

Il provvedimento è stato emesso a seguito di un’indagine denominata Garibaldi, sviluppata da settembre 2024 a giugno 2025 dal Norm della compagnia di Livorno e condotta mediante attività di osservazione (anche tramite sistemi di videosorveglianza), pedinamento e controllo.

Le attività illecite risultano essersi concentrate prevalentemente in piazza Garibaldi e negli adiacenti Scali del Pontino, aree che, pur collocate in posizione centrale e affacciate su uno degli scorci più suggestivi della città, sono note per il degrado urbano, strettamente correlato alla presenza radicata di fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti. Tale attività, esercitata in modo stabile e continuativo, era talmente consolidata da rendere agevole per chiunque l’approvvigionamento di droga in loco senza preventivi contatti/accordi, generando una diffusa percezione di insicurezza e allarme sociale, aggravati dal fatto che le transazioni avvenivano in pieno giorno, alla presenza di famiglie e bambini che frequentavano le aree giochi attrezzate presenti in piazza. La significativa presenza di soggetti tossicodipendenti che stazionavano stabilmente nell’area contribuiva all’insorgenza di ulteriori fenomeni delittuosi, tra cui reati contro il patrimonio, finalizzati al reperimento delle somme necessarie per l’acquisto di sostanze stupefacenti. A ciò si aggiungevano frequenti episodi di turbativa dell’ordine pubblico dovuti ad accesi diverbi che in più occasioni sono degenerati in condotte violente.

Per fronteggiare questa problematica la compagnia dei carabinieri di Livorno nel settembre 2024 ha avviato un’articolata indagine che ha permesso di identificare 53 persone, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 20 e i 30 anni, 15 destinatarie di misura cautelare e 38 destinatarie di decreto di perquisizione.

L’operazione ha avuto come obiettivo quello di disarticolare una piazza di spaccio operante 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Gli investigatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche classiche – osservazione, controllo, pedinamento – e strumenti tecnologici avanzati, tra i quali telecamere di sorveglianza installate in punti strategici dietro autorizzazione della procura labronica chi si è rilevata particolarmente proficua ed in grado di ricostruire le dinamiche illecite della piazza. 

Nel corso delle attività che negli ultimi mesi hanno avuto ad oggetto piazza Garibaldi sono stati conseguiti importanti risultati operativi: 10 persone sono state arrestate, 12 sono state deferite in stato di libertà, 57 assuntori (tra i quali 7 minori) sono stati segnalati alla Prefettura di Livorno, ricostruite e documentate oltre 430 cessioni di stupefacenti, tra le quali almeno 7 nei riguardi di ulteriori minorenni in fase di identificazione, sequestrati circa kg. 2 di droga.

Di particolare allarme il caso di uno dei segnalati che si è recato ad acquistare stupefacente portando al seguito il proprio figlio di circa due anni. Per tale evento i carabinieri della compagnia di Livorno, oltre a segnalare l’uomo alla prefettura labronica quale assuntore di sostanze stupefacenti, hanno informato il tribunale per i minorenni di Firenze a tutela del piccolo.   

Le modalità di spaccio erano sistematiche e ripetitive: gli acquirenti arrivavano a piedi, in bicicletta o in auto, si avvicinavano agli spacciatori costantemente presenti in piazza mostrando il denaro e ricevevano la dose, precedentemente occultata tra i veicoli in sosta nelle vicinanze, tra gli indumenti personali degli indagati o sfruttando le baracchine della piazza, nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell’ordine.

Sebbene i soggetti coinvolti non siano risultati organizzati tra loro, gestivano autonomamente delle aree di influenza e stazionavano costantemente nell’area, generando disagio per i residenti; le indagini hanno permesso di stimare un volume d’affari giornaliero in circa mille euro. 

La quasi totalità degli indagati risulta priva di una dimora stabile e di un’occupazione lecita, circostanza che evidenzia come l’attività di spaccio rappresentasse per loro l’unica fonte di sostentamento.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da numerosi precedenti penali, sia per reati legati agli stupefacenti, che per delitti contro la persona e contro il patrimonio. Alcuni degli indagati sono già conosciuti alle forze dell’ordine ed alla procura in quanto già sottoposti a diversi procedimenti penali, anche per reati più gravi.

Il risultato è stato un compendio accusatorio solido, fondato su riscontri oggettivi, testimonianze, sequestri ed osservazioni dirette, che ha permesso di ricostruire con precisione la piazza di spaccio, interrompendo l’attività illecita.

L’operazione condotta rappresenta un segnale da parte delle istituzioni nella lotta al degrado urbano ed al traffico di stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei minori, spesso coinvolti o quantomeno esposti a dinamiche illecite. 

Piazza Garibaldi e gli Scali del Pontino, da tempo al centro di segnalazioni da parte dei cittadini e simbolo di una crescente percezione di insicurezza tanto da essere definiti come un vero e proprio emporio a cielo aperto di illegalità, sono stati oggetto di un intervento mirato per ristabilire condizioni di legalità e decoro urbano. L’arma dei carabinieri ribadisce l’impegno a presidiare il territorio, garantendo sicurezza, legalità ed ascolto costante delle istanze della cittadinanza.

 

© Riproduzione riservata

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