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L’addio di Alex Schwazer: firmò il record italiano a Rosignano Solvay

Il marciatore oro olimpico Pechino 2008 ha salutato in Trentino dopo squalifica. Assolto da giustizia penale. Colpevole per giustizia sportiva. "La mia vittoria più bella aver gareggiato per la prima volta davanti ai miei figli"

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L’addio di Alex Schwazer, il campione olimpico di Pechino 2008

nella 50 km di marcia ha salutato dopo la lunga squalifica per doping alla vigilia dei Giochi di Rio 2016.

Accusa rispetto alla quale si è sempre dichiarato innocente.

E rispetto alla quale Schwazer è stato assolto dal Tribunale di Bolzano sezione penale per non aver commesso il fatto. 

Non dalla giustizia sportiva. Che ha fermato Schwazer, allenato dal paladino dell’antidoping Sandro Donati, fino alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi. Di fatto impossibilitato a partecipare a Parigi 2024.

Alex Schwazer ha salutato nella sua gara di rientro e di addio venerdì 19 luglio sera ad Arco in Trentino.

Schwazer proprio in Toscana, nel 2007, un anno prima dell’oro olimpico firmò un grandissimo record italiano nella 50 km di marcia ai campionati italiani che si tennero a Rosignano Solvay, provincia di Livorno, portandolo a 3h36’04” a soli 17 secondi dal primato mondiale. Una grandissima prestazione nella città livornese che allora fu quarta prestazione mondiale all time. Un tempo che ancora oggi è record italiano.

Alex Schwazer dunque ha salutato in una 20 km di marcia in cui la sciatalgia lo ha costretto al ritiro. Ma poco conta.

Alex Schwazer scrive via social sabato 20 luglio: “È stato emozionante tornare in gara dopo 8 anni. Farlo di fronte ai miei figli Ida e Noah, mia moglie Kathi, la mia famiglia, gli amici e ai tanti tifosi ha reso tutto ancora più speciale. È la prima volta che i miei bambini mi hanno visto gareggiare e questa, per me, è la vittoria più grande, l’unica che conta! Ho marciato 14 di quei 20 kilometri per loro ma poi il dolore dovuto ad una sciatalgia è stato troppo grande e ho dovuto fermarmi.

Un grazie enorme a chi ha organizzato questo evento bellissimo: gli amici ed i volontari di Atletica Alto Garda Ledro e di QueenAtletica, a Giulia e Daniela e a tutto il team di @mancinigroupsrl al mio fianco dal 2008, grazie a Sandro Donati e Mario De Benedictis, ad Alberto Serafin di Alquadrato, a Massimo Maculan, Bruno Fabbri, agli atleti che hanno gareggiato con me ed infine a tutti quelli che sono venuti a fare il tifo.
Un grazie particolare al Trentino e alla Città di Arco per aver ospitato questo speciale evento. È stata la festa più bella perché mi avete dimostrato che non camminerò mai da solo!”.

© Riproduzione riservata

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