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Toscana Pride 2024, a Lucca attese migliaia di persone
Sono attese migliaia di persone a Lucca in occasione del Toscana Pride 2024 di scena sabato 7 settembre.
“La libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e la Toscana, in occasione del Pride, ribadisce il suo impegno per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“La marea arcobaleno che si ritroverà a Lucca saprà anche quest’anno lanciare un forte messaggio per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.
“Da anni – afferma l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini – aderisce ufficialmente al Toscana Pride e sfila orgogliosamente con la comunità LGBTQIA+ per chiedere reale uguaglianza di diritti e per difendere la libertà di ogni persona di essere chi è e di amare chi ama. Quest’anno è ancora più importante. Il messaggio che mandiamo è chiaro: mentre alcune istituzioni, a partire dal Governo, voltano le spalle alla comunità LGBTQIA+ e sferrano attacchi ai diritti e alla dignità delle persone, Regione Toscana c’è. Stiamo assistendo ad un chiaro attacco alla comunità LGBTQIA+, in particolare alle persone transgender, penso all’ispezione che ha coinvolto il centro di riferimento per i percorsi di affermazione di genere di Careggi, nata per ragioni puramente politiche, e alla squallida campagna che è in corso addirittura contro le bambine e i bambini delle famiglie arcobaleno. Una vergogna assoluta. Non è accettabile che si faccia propaganda politica sulla pelle delle persone, a maggior ragione delle più piccole e dei più piccoli. Non sono frutto di un reato universale.
La destra si riempie la bocca della parola ‘famiglia’ ma non esiste una sola famiglia, esistono le famiglie e vanno tutelate, tutte. Perché famiglia è dove c’è amore. In questi anni sono stati compiuti passi avanti importanti con le unioni civili, ma non basta. Io credo che sia giusto e doveroso, per una reale parità, che si arrivi al matrimonio egualitario, alle adozioni e al riconoscimento alla nascita delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali.
Vogliamo che nessuna persona in questo Paese rischi più di essere insultata, picchiata o ammazzata perché si bacia in strada o in spiaggia con la sua compagna o il suo compagno o perché decide di fare un percorso di transizione. Vogliamo che nessun giovane sia più bullizzato per il colore degli indumenti che indossa e arrivi persino a pensare di farla finita perché non si sente accettato. Ecco perché penso che sia vergognoso aver affossato il ddl Zan. Vogliamo una legge nazionale contro le discriminazioni. Siamo orgogliose e orgogliosi del fatto che la Toscana sia stata, 20 anni fa, la prima Regione a dotarsi di una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ma è incomprensibile che il Parlamento non ne abbia ancora approvata una. Ci sono ancora troppi episodi di violenza e discriminazione che, uniti ai recenti rigurgiti neofascisti, determinano un clima pericoloso e non trascurabile”.
Poi Nardini: “Proprio in questi giorni, a Grosseto, si tiene la festa nazionale di Casapound, il raduno dei neofascisti omofobi, degli odiatori seriali. A quel mondo nerissimo noi preferiamo il mondo a colori, il mondo arcobaleno del Pride, dove tutte le persone sono libere di essere e di amare. Grazie al comitato, per aver deciso, anche quest’anno, che il Pride sia un momento di orgoglio e di lotta non solo contro le discriminazioni verso la comunità LGBTQIA + ma verso tutte le discriminazioni, penso ad esempio alle persone con disabilità e ai migranti, altro bersaglio di questo Governo. Grazie per aver messo al centro la richiesta di pace, oggi più che mai urgente e necessaria. È un momento storico in cui rischiamo passi indietro, in cui i diritti non vanno solo conquistati, ma anche difesi. Quindi è davvero importante essere al Pride, inodmitə e fierə, come dice lo slogan di quest’anno e spero di cuore che il Comune di Lucca torni indietro rispetto alla scelta sbagliata di non aderire, perché un sindaco ha per primo il dovere di ribadire che non esistono cittadine e cittadini di serie A e di serie B e non deve assumere decisioni che rischiano di rafforzare quella cultura della discriminazione che invece, tutte e tutti insieme, dobbiamo sconfiggere”.
“Manifesteremo contro un governo che usa i corpi delle donne e delle persone LGBTQIA+* come terreno di scontro ideologico per ottenere consenso politico, reprime il dissenso con la forza e mina le fondamenta della nostra democrazia che dovrebbe essere basata sui diritti e non sui privilegi” ha dichiarato Monia Marcacci portavoce del Toscana Pride “il nostro sarà un Pride ancora più intersezionale che parlerà con la voce di tutte le persone marginalizzate in quanto LGBTQIA*+, razzializzate o migranti, con disabilità, grasse, precarie e disoccupate. Si leverà forte il nostro grido contro il massacro genocida che si sta compiendo a Gaza, a sostegno del popolo palestinese, per l’autodeterminazione dei popoli e per il cessate il fuoco immediato. Chiederemo alla cittadinanza di unirsi a noi nella lotta per ottenere una legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere e contro la misoginia e l’abilismo, il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, una legge sulle adozioni anche a single e coppie dello stesso genere, una nuova legge per il diritto all’autodeterminazione delle persone trans* e non binarie e una legge che vieti le terapie riparative. Ci aspettiamo una grande partecipazione”.
Il documento politico Affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità sono i temi intorno a cui ruota il documento politico del Toscana Pride “che nasce dall’esigenza di riaffermazione e visibilità dei percorsi delle persone LGBTQIA+* e delle loro famiglie”.
Il manifesto “Indomitə e Fierə” è il claim della manifestazione e Giulia Sommariva, in arte Thegiuboxe, è l’artista che ha illustrato il manifesto del Toscana Pride.
La parata Il ritrovo del grande corteo di sabato 7 settembre è dalle ore 16.00 presso piazzale Risorgimento a Lucca, la partenza è prevista intorno alle 16.30. Il percorso prevede il passaggio in Viale Cavour, Viale della Repubblica, Piazzale Umberto I, Porta San Pietro, Via Carrara, Corso Garibaldi, Baluardo San Paolino, Via delle Mura Urbane, Baluardo San Donato e terminerà a Piazzale San Donato. Sono previste performance di artisti, marching band e musica dai carri. Le realtà che saranno presenti con mezzi sono: AGEDO Firenze, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Coming Out (Valdinievole, Zona del Cuoio, Piana di Lucca), Famiglie Arcobaleno (Toscana) e IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze).
I numeri del Toscana Pride Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso nel 2016 da un’ampia rete di associazioni toscane che oggi compongono il comitato promotore: AGEDO Livorno, AGEDO Firenze, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Coming Out (Valdinievole, Zona del Cuoio, Piana di Lucca), Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta, Rete Genitori Rainbow. Da quest’anno, ci sono alcune importanti novità che riguardano le istituzioni aderenti che ad oggi sono circa trenta. Il Comitato promotore del Toscana Pride ha deciso di vincolare il patrocinio ad un impegno concreto delle ostituzioni nella promozione e nella tutela dei diritti LGBTQIA+* attraverso azioni concrete e misurabili (es: adesione alla Rete Ready, riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, supporto ai CAD, iniziative di sensibilizzazione, campagne di promozione dei diritti, ecc.) e ha chiesto a tutte le rappresentanze istituzionali dei Comuni aderenti di partecipare al corteo senza gonfaloni, di fare così un passo di lato per poter garantire visibilità e presa di parola alla comunità LGBTQIA+* che manifesterà unita, con rabbia e con amore. Queste scelte sono state ritenute necessarie per ribadire l’indipendenza del Toscana Pride che da sempre non ha all’interno del comitato promotore la presenza di istituzioni, partiti e associazioni di categoria, non riceve contributi economici né dai Comuni né dalla Regione Toscana e non prevede interventi politici delle istituzioni dal carro/palco. Le adesioni di associazioni, partiti e altre realtà sono oltre trenta.
Sostenitori Le principali realtà sostenitrici della manifestazione sono: SPI CGIL, le ARCI toscane, Uisp Toscana.
L’official party del Pride L’Official Party del Pride sarà a Torre del Lago.