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venerdì 29 Marzo 2024
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Lettera ad Ariosto restituita ad Archivio di Stato di Massa

Missiva di alto pregio storico inviata il 13 febbraio 1524 da duca Alfonso I d'Este. Era stata rubata. Intercettata da Carabinieri in trattativa privata

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MASSA – Lettera ad Ariosto trafugata restituita ad Archivio di Stato di Massa.

Una lettera scritta dal duca Alfonso I d’Este indirizzata a Ludovico Ariosto (1474-1533) è stata restituita dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia all’Archivio di Stato di Massa da cui era stata trafugata.

E’ una missiva di alto pregio storico, inviata il 13 febbraio 1524 dal duca ad Ariosto, che all’epoca era commissario generale in Garfagnana.

La lettera restituita ad Archivio di Stato Massa

Sono stati i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia, coordinati dalla procura di Verona, che, con i funzionari della Direzione Generale Archivi e i relativi uffici periferici del Ministero della Cultura, nel luglio 2022 hanno intercettato il bene in una trattativa privata e quindi proceduto al sequestro, quale bene culturale inalienabile dal patrimonio dello Stato.

La lettera tratta dell’amministrazione della giustizia in un territorio, all’epoca, ostile e difficile da gestire, terra di briganti al servizio dei signorotti locali. La risposta ducale riprende le osservazioni del suo commissario e mostra l’intenzione di voler reagire alle provocazioni e conforta l’Ariosto ampliando i suoi poteri d’azione e confermandogli la piena fiducia. Di questo periodo, ben 117 lettere di Alfonso I d’Este a Ludovico Ariosto si conservano nell’Archivio della Garfagnana, che alla fine dell”800 è stato riversato nell’Archivio di Stato di Massa.

Le indagini hanno accertato l’autenticità del manoscritto e l’appartenenza all’archivio di Stato di Massa, confermata dalla presenza della numerazione presente sulle lettere data da Giovanni Sforza, primo direttore dell’Archivio di Stato di Massa (1887 -1903).

Alla conferenza stampa sono intervenuti il prefetto di Massa-Carrara Guido Aprea, la direttrice dell’Archivio di Stato di Massa Francesca Nepori, il comandante provinciale dei carabinieri di Massa Col. Americo Di Pirro e il comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio di Venezia Mag. Emanuele Meleleo, il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi, il consigliere del Comune di Castelnuovo con delega alla cultura Niccolò Roni e il presidente della Pro Loco di Castelnuovo Silvio Fioravanti.
Una storia di tutela, si legge nella nota dell’Archivio di Stato di Massa, iniziata un anno fa che ha visto attori protagonisti gli Archivi di Stato (Modena e Massa), le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche competenti (Emilia Romagna, Veneto-Trentino Alto Adige e Toscana), il Servizio II della Direzione Generale Archivi (in particolare la dirigente Sabrina Mingarelli e Marcello Moscone) con i Carabinieri del Nucleo Tutela.

 

© Riproduzione riservata

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