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Teatro Verdi di Pisa: da ‘Fare Teatro’ a ‘I concerti della Normale’

Sotto i riflettori 'The Crucible', dramma di Arthur Miller. 'Il filtro magico di Dulcamara', progetto che coinvolge 256 piccoli studenti. Coro Vincenzo Galilei

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PISA – Teatro Verdi di Pisa: da ‘Fare Teatro’ a ‘I concerti della Normale’.

Musica e prosa in scena al Teatro Verdi di Pisa.

Giovedì 23 maggio ore 21, venerdì 24 maggio 2024 ore 10.30, venerdì 24 maggio ore 21, sabato 25 maggio ore 21, domenica 26 maggio ore 17, domenica 26 maggio ore 21, martedì 28 maggio ore 10.30, martedì 28 maggio ore 21 e sabato 1 giugno 2024 ore 21 THE CRUCIBLE

In scena gli allievi di Fare Teatro coordinati da Luca Biagiotti, Annalisa Cima e Cristina Lazzari

Con nove repliche in sei date, dal 23 maggio al primo giugno, Fare Teatro mette in scena The Crucible (Il Crogiuolo), il dramma di Arthur Miller che racconta le vicende, realmente accadute, di una spietata caccia alle streghe nella cittadina di Salem, Massachussets, nel 1692.

The Crucible è lo spettacolo conclusivo dei laboratori teatrali di secondo livello di Fare Teatro coordinati da Luca Biagiotti con Annalisa Cima e Cristina Lazzari.

Lo spettacolo sarà allestito nel Ridotto del Teatro di Pisa

Il testo, scritto da Miller nel 1953 in piena epoca maccartista, racconta le vicende, realmente accadute, di una spietata caccia alle streghe nella cittadina di Salem, Massachussets, nel 1692.

Giovedì 30 maggio ore 17.30, giovedì 30 maggio ore 17.30 e venerdì 31 maggio 2024 ore 17.30 IL FILTRO MAGICO DI DULCAMARA

L’opera interamente prodotta e allestita dal Verdi è il risultato della seconda edizione del progetto Piccoli Artigiani all’Opera avviato dalla Fondazione Teatro di Pisa con la collaborazione di Officina Teatro del soprano Elisa Benadduce e di EcoTeatro del regista e sceneggiatore Lorenzo Giossi. Il progetto, iniziato nel gennaio del 2024, ha coinvolto 13 classi (primarie e secondarie) di 3 Istituti Comprensivi della città di Pisa e conta sulla partecipazione di 256 bambini e 21 insegnanti. La prevendita al pubblico inizierà martedì 21 maggio.

In prima assoluta sarà allestita l’opera Il filtro magico di Dulcamara, inedita rielaborazione di Gianluca Piombo – appositamente pensata per i ragazzi – dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. La regia è di Lorenzo Giossi, i costumi sono a cura di Massimo Poli, le luci a cura di Nicola Savazzi. Tra le novità di questa edizione si segnalano le scene, realizzate dai bambini ‘Piccoli Artigiani’ che saranno anche sul palco nella parte del Coro, istruiti dal soprano Elisa Benadduce.

Il cast vedrà impegnati giovani cantanti: Agostino Subacchi è Dulcamara, Greta Buonamici interpreta Adina, Nicola Farnesi impersona Belcore, Adriano Gulino infine è Nemorino. Lorenzo Giossi, nei panni di un giornalaio, è la voce narrante.

In buca, diretta da Gianluca Piombo, ci sarà la InOpera Ensemble, ensemble creato ad hoc per questo progetto e composto da otto giovani strumentisti toscani selezionati dalla direzione artistica: Benedetta Mignani e Arianna Maida (entrambi violini), André Pisani (viola), Eleonora Mascia (violoncello), Matteo Prandini (contrabbasso), Maddalena Calamai (flauto), Paola Primitivi (clarinetto), Riccardo Mascia(pianoforte).

 Domenica 9 giugno 2024 ore 21 I CONCERTI DELLA NORMALE

Il Coro Vincenzo Galilei della Scuola Normale Superiore di Pisa prende il nome dal padre di Galileo, famoso teorico della musica e musicista. Si costituisce nel 1975 per iniziativa di due personalità illuminate: Gilberto Bernardini, allora direttore della Normale, e il maestro Piero Farulli. Essi ritenevano che la musica, intesa soprattutto come realtà esecutiva, come pratica e arricchimento intellettuale, rientrasse a tutti gli effetti nella cultura scientifica e umanistica, e che quindi dovesse divenire parte integrante della tradizione della Scuola. Composto in gran parte da studenti, docenti e ricercatori della Normale e dell’Università di Pisa, il Coro dispone oggi di un organico di circa trenta elementi.

All’inizio della sua attività, il coro si è dedicato prevalentemente all’esecuzione delle cantate di Johann Sebastian Bach. In seguito, ha esteso il proprio repertorio – che oggi spazia dal Rinascimento al Novecento – allestendo programmi vasti e articolati con brani sia di musica polifonica a cappella, sia del repertorio sinfonico-corale: dai mottetti di Palestrina e Monteverdi a quelli di Wolf e Poulenc, dalle messe di Mozart e Haydn al repertorio corale di Mendelssohn-Bartholdy e Brahms.

Tra le caratteristiche del coro, va menzionata la scelta di inserire spesso nei programmi opere poco conosciute o dimenticate. Si ricordano a questo proposito un Gloria inedito di Antonio Lotti eseguito nel 2010 e la Messa a 5 voci con strumenti in do maggiore per soli, coro e orchestra di Francesco Durante, presentata in prima esecuzione moderna nel 1991. Negli anni 2015 e 2016, sotto la direzione del maestro Carlo Ipata, il Coro ha esplorato il repertorio barocco toscano, proponendo al pubblico musiche di Agazzari, Bonini, Brunelli e Gasparini.

 

 

© Riproduzione riservata

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