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PRATO – Anno nuovo, la Prato del 2025 sarà caratterizzata da “spazi che uniscono e progetti che rigenerano”.
Così la sindaca Ilaria Bugetti ha presentato il 19 dicembre l’anno che verrà, il primo intero del suo mandato alla guida della città. Saranno 12 mesi in cui l’azione dell’amministrazione punterà a dare supporto e sostegno al dinamismo cittadino e attenzione ai territori. È lungo queste 2 direttrici che incontriamo 2 progetti molto importanti lanciati dalla sindaca: lo sportello di ascolto nelle frazioni e la valutazione di realizzare un parcheggio interrato nella parte di piazza Mercatale attualmente occupata da un grande spazio di sosta. La prima proposta è la concretizzazione dell’impegno preso in campagna elettorale per dare attenzione a tutti i quartieri. Lo sportello si chiamerà Comune vicino e partirà già dal prossimo 13 gennaio. Si comincia con la zona nord e con quella ovest con un’apertura a settimana ciascuna senza appuntamento. La sindaca ha incaricato Giovanni Mosca che incontrerà i cittadini il lunedì dalle 9 alle 12 nella sede dell’ex circoscrizione ovest e il giovedì, nella stessa fascia oraria, all’ex circoscrizione nord. Lo sportello sarà poi attivato anche in zona est e sud.
“È la prossimità che ci sta a cuore – afferma la sindaca Bugetti – I cittadini devono avere un punto di riferimento a cui rivolgersi per segnalare problemi e criticità. Ascoltiamo, prendiamo nota e insieme a tutta la giunta valutiamo se e come procedere per dare una risposta concreta”.
Il secondo progetto tocca un punto strategico della città sia dal punto di vista viario che di servizio al centro. All’interno di un approccio integrato sul centro storico, dentro e fuori la cinta muraria, troviamo una serie di progetti già in ponte volti a migliorare accessibilità e vivibilità quali l’apertura del vicolo del Tignoso e il collegamento tra l’area Fabbricone – piazza del Mercato Nuovo e il Serraglio. Il 19 dicembre la sindaca aggiunge un altro pezzo con l’inizio dello studio per un possibile interramento del parcheggio di piazza Mercatale.
“Lo faremo con un metodo partecipativo e valutando bene ogni criticità e conseguenza. – chiosa Bugetti – Sappiamo bene che la piazza è attraversata e utilizzata ogni giorno da tantissimi veicoli. Non vogliamo certo alterare gli equilibri viari sia durante il cantiere che dopo. Ma sappiamo anche l’enorme potenziale che questo spazio può avere per rendere ancora più bello e attrattivo il centro storico. Perciò siamo pronti a questa sfida che potrà davvero cambiare il volto del nostro centro e aprirlo a nuovi scenari”.
Restando in centro, nel corso del 2025 troviamo anche il grande evento culturale che sarà realizzato a giugno insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: “Quando la presidente Diana Toccafondi mi ha contattata per propormi l’idea di un festival culturale in piazza Duomo ho detto subito di sì anche perché stavamo già lavorando a qualcosa di simile in proprio. Ho sempre pensato che insieme è più bello e dunque Comune e Fondazione hanno deciso di unire le proprie forze per proseguire insieme questo percorso di crescita e di valorizzazione culturale”.
Dentro le direttrici 2025 troviamo anche la già annunciata sede dell’Agenzia spaziale italiana nell’ex Banci, il lavoro fianco a fianco con le associazioni di categoria per dare gambe allo Sportello Europa che proprio in questi giorni ha gettato le sue fondamenta attraverso un accordo con la Regione per usare la sede e collaborare con il personale degli uffici di Bruxelles.
Il 2025 sarà un anno importante anche per il progetto del tunnel lungo viale Leonardo da Vinci al Soccorso che secondo quanto indicato da Anas dovrebbe tradursi nell’inizio dei lavori in estate, e per il parco nell’area ospedaliera su cui è iniziata la progettazione esecutiva. Anche le priorità indicate dagli assessori per i prossimi 12 mesi sono tese a supportare il dinamismo della città e la cura per i territori.
Simone Faggi, vicesindaco e assessore alla protezione civile
Tra le priorità del 2025 c’è la nuova sede della protezione civile
, sono per questo al vaglio alcune ipotesi tra immobili già esistenti ma da adeguare e costruzione ex novo su terreni comunali, e la microzonizzazione del rischio idraulico. Si tratta di una rete di monitoraggio avanzata con l’installazione di stazioni di rilevazione dati distribuite su tutto il territorio comunale. Queste stazioni avranno un ruolo fondamentale: raccogliere in tempo reale informazioni cruciali come le intensità delle piogge (pluviometria), i livelli di torrenti e fossati, e la velocità e direzione del vento.
Attualmente accade molto spesso che il territorio pratese non venga colpito nello stesso modo da un evento meteorologico: lo stesso temporale può risultare devastante in alcune zone e addirittura impercettibile in altre. Questo è dovuto al fatto che il territorio di Prato è molto vasto e le perturbazioni tendono a concentrarsi in aree specifiche. Avere un sistema di monitoraggio diffuso permette di individuare tempestivamente le zone più colpite o dove l’evento meteorologico sta causando maggiori danni, consentendo un intervento più rapido ed efficace.
La conoscenza immediata di questi dati durante eventi meteorologici, come forti temporali o piogge intense, consente di individuare le zone più a rischio e che necessitano di interventi urgenti. Ad esempio, se una zona registra un aumento improvviso del livello di un torrente o un accumulo eccezionale di pioggia, le autorità potranno intervenire rapidamente per garantire la sicurezza dei cittadini.
La rete di rilevazione non è solo utile durante le emergenze, ma permette anche di raccogliere dati preziosi nel tempo.Questi dati aiutano a individuare le criticità strutturali del territorio, come aree soggette ad allagamenti ricorrenti o infrastrutture che necessitano di manutenzione. In questo modo, gli uffici tecnici del Comune saranno in grado di progettare soluzioni mirate per risolvere i problemi alla radice. Il progetto si realizzerà in un arco di 3 anni, partendo dalle zone più critiche, cioè quelle aree che necessitano di un monitoraggio prioritario. Man mano, la rete di stazioni si estenderà su tutto il territorio comunale.
Un aspetto particolarmente interessante è la possibilità di estendere questo sistema a livello provinciale. In questo modo, l’intera provincia di Prato potrà beneficiare di una rete capillare di sensori che aiuteranno a prevedere l’evoluzione degli eventi meteorologici e a migliorare la capacità di risposta a situazioni critiche. Grazie a questo progetto, la città di Prato diventerà più sicura e resiliente. La rete di monitoraggio consentirà di prevedere e affrontare le emergenze in maniera più tempestiva, ridurre il rischio di allagamenti e danni legati agli eventi estremi e intervenire sulle fragilità del territorio con soluzioni mirate e progettate con dati precisi.
Marco Sapia, assessore ai lavori pubblici
Tra le priorità dell’assessorato ai lavori pubblici di Marco Sapia il completamento della scuola primaria e secondaria di primo grado Pier Cironi di viale della Repubblica, l’area di sosta per i camper e l’impegno per le frazioni.
Fine lavori della scuola Cironi entro il 2025 (progetto Pnrr). I lavori proseguono secondo il cronoprogramma che l’amministrazione si era data in particolare da gennaio 2025 saranno gettati i solai del primo e secondo piano sia per la primaria che la secondaria. Da marzo 2025 saranno montate le facciate continue con gli infissi apribili e i tramezzi interni. Successivamente saranno eseguiti gli impianti elettrici e meccanici per poi dotare la scuola degli arredi e fare il trasferimento dal vecchio edificio al nuovo che contiamo di portare a termine entro al fine del 2025.
Chiusura lavori e messa in esercizio dell’area sosta camper. Ultimazione dei lavori dell’area sosta nei primi mesi del 2025 e successivamente regolamentazione dell’utilizzo dell’area con contestuale convenzione del Comune insieme al gestore
Frazioni. In questi sei mesi è stato fatto un lavoro di ricognizione su tutti i paesi e le frazioni. Per ognuna delle oltre 30 frazioni sarà realizzata un’opera pubblica che l’Amministrazione, insieme alla cittadinanza, ritiene prioritaria.
Cristina Sanzò, assessore al bilancio e alla mobilità
Tra le priorità di intervento nel 2025 c’è la revisione integrale del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile). Il precedente piano esaurirà il suo orizzonte decennale nel 2025 e l’amministrazione intende avviare nel prossimo anno il processo lungo e articolato che porterà all’adozione del nuovo piano. Come è noto l’iter di elaborazione e adozione è articolato su 3 fasi.
Prima fase (quadro conoscitivo): l’obbiettivo è ricostruire la situazione attuale della mobilità cittadina attraverso l’analisi delle abitudini e dei flussi di spostamento e l’utilizzo del territorio. La costruzione di questo scenario di base sarà realizzata anche attraverso una fase di interviste che vedrà coinvolte le strutture dell’amministrazione comunale competenti in materia e un momento partecipativo con i cittadini residenti e chiunque a vario titolo frequenta il territorio comunale (ragioni di lavoro, studio o svago).
Seconda fase (proposta di piano): stesura della proposta di piano contenente l’insieme delle azioni integrate volte a raggiungere gli obbiettivi e successiva presentazione della stessa alla cittadinanza in incontri pubblici. Prima adozione da parte del Consiglio comunale e successiva pubblicazione per permettere alla cittadinanza e agli stakeholder di presentare osservazioni.
Terza fase (approvazione piano): chiusura del termine per la presentazione delle osservazioni, elaborazione delle controdeduzioni da parte dell’Amministrazione. Stesura e approvazione definitiva del piano da parte del Consiglio Comunale.
Attualmente gli uffici del Servizio mobilità e infrastrutture stanno procedendo all’affidamento tramite procedura ad evidenza pubblica dell’incarico professionale a società specializzata per la realizzazione dello scenario di base. Successivamente l’amministrazione, a valle di questo percorso redigerà anche il nuovo Piano generale del traffico urbano (Pgtu) e il Piano della sosta con conseguente aggiornamento del disciplinare delle regole per l’accesso e il parcheggio dei veicoli nelle strade del centro storico.
Seconda tangenziale. L’amministrazione ha stanziato a bilancio tra gli investimenti previsti nel Piano triennale delle opere pubbliche 2.620.000 euro. Le risorse serviranno per realizzare i lotti nuovi ma anche per completare alcune opere ad oggi mancanti sui vecchi, tra cui quelle di mitigazione idraulica. Come obbiettivo ulteriore del 2025 da parte dell’amministrazione è richiedere la riconvocazione del Collegio di vigilanza sulla seconda tangenziale alla Provincia di Prato e Pistoia e rimettere tutti gli attori coinvolti al tavolo.
Snodo di Capezzana. L’intervento in uno degli snodi viari fondamentali consisterà nel potenziamento degli svincoli laterali e nella realizzazione del ponte. Lo studio di fattibilità verrà completato a gennaio. Nel corso del 2025 sarà necessario valutare se dividere l’opera in più lotti, riunire le parti coinvolte e cercare i finanziamenti.
Realizzazione della nuova viabilità di collegamento tra via della Pace/viale Nam Dinh e la stazione di Prato Borgonuovo (per permettere agli abitanti delle zone sud e ovest della città di usufruire più facilmente del collegamento ferroviario Pistoia-Prato-Firenze). Il Servizio mobilità e infrastrutture effettuerà nel corso del 2025 un approfondimento dell’intervento specifico di viabilità da effettuare valutando l’impatto della realizzazione del braccio alla rotonda di via della Pace/viale Nam Dihn in direzione del parcheggio di Borgonuovo con il potenziale aumento del traffico.
Infotraffico. L’amministrazione sta procedendo con un lavoro interno agli uffici al fine di offrire un’informazione tempestiva ai cittadini sui cantieri che insistono sul territorio comunale, sul loro andamento e sulle criticità dovute ad essi e alla chiusura delle strade. Nei mesi scorsi il lavoro interno ha portato ad un apprezzabile miglioramento nella tempistica di pubblicazione delle ordinanze di chiusura (avvicinandosi sempre più alle 48 ore richieste dalle legge tra la pubblicazione dell’ordinanza e l’inizio dei lavori). In corso di implementazione nel 2025 sono un sistema di valutazione dell’impatto dei cantieri sulla viabilità che permetterà di evidenziare al cittadino le chiusure maggiormente rilevanti e impattanti ordinando per importanza le ordinanze sul sito web, l’inizio delle comunicazioni flash tramite canale Telegram sulle chiusure delle strade (data; orari; eventuali deviazioni del Tpl; rilevanza dell’impatto), l’implementazione della newsletter dedicata.
Marco Biagioni, assessore alla transizione ecologica
Per quanto riguarda l’assessoraro guidato da Marco Biagioni, nel 2025 avrà inizio il percorso di pianificazione della strategia di recupero del suolo, attraverso azioni di demineralizzazione e recupero di spazi verdi e alberati per rendere il territorio pratese meno fragile e più permeabile in seguito agli eventi atmosferici. La demineralizzazione dei suoliconsente un abbassamento significativo dell’effetto ‘isola di calore’, mentre le aree verdi consentono un abbassamento delle temperature nelle aree soggette a intervento. Il piano andrà ad agire su quel 21 per cento di superficie pratese che oggi è occupata da asfalto, in strade, parcheggi e altre aree pubbliche. Il 2025 sarà caratterizzato dai primi interventi di demineralizzazione ai giardini della scuola Rodari di Viaccia, al parcheggio del palazzetto di Maliseti, nell’area mercato di via Marx al Soccorso e nel parcheggio dell’ex ippodromo a Grignano. Dove adesso ci sono intere lastre di cemento nasceranno boschi con decine di alberi e nuovi spazi pubblici completamente permeabili, che assorbiranno le acque piovane e si trasformeranno in luoghi di salute e socialità. Questo è solo l’inizio di un percorso che porterà l’amministrazione a definire un vero e proprio piano di depavimentazione insieme alla cittadinanza e alle associazioni, unendo la sfida dell’adattamento climatico alle esigenze quotidiane di chi vive la città. Tra gli obiettivi anche la riduzione del 5 per cento dei terreni edificabili nell’aggiornamento del futuro Piano operativo.
Comunità energetica rinnovabile e solidale. Entro il 2025 Prato avrà una sua Comunità energetica promossa dal Comune di Prato. A seguito della manifestazione di interesse alla quale hanno aderito decine di cittadini, imprese e associazioni, l’amministrazione comunale sta effettuando uno studio per presentare alla città la proposta strutturata di una Cer che avrà l’obiettivo di supportare le imprese del territorio nella transizione energetica e promuovere politiche sociali e di rigenerazione urbana per la cittadinanza, all’insegna della sostenibilità energetica ed ecologica
Sandro Malucchi, assessore alle politiche sociali
Tre le priorità principali per il 2025 dell’assessorato alle politiche sociali guidato da Sandro Malucchi che aumenta di 1,5 milioni la spesa del settore rispetto all’anno precedente.
Le politiche abitative, vista la presenza sul territorio pratese di famiglie in povertà assoluta (2698 secondo il 13esimo report di abitare in toscana 2024) e la crescita del numero dei nuclei familiari con Isee inferiore a 16.500 euro (che dà diritto alla compilazione della domanda di casa popolare) che passano da 12380 nel 2017 a 17449 nel 2022, sono priorità per l’amministrazione comunale e si articolano in un aumento degli appartamenti per l’emergenza alloggiativa(dagli attuali 58 a 68 entro l’anno 2025) per rispondere alle famiglie sottoposte a sfratto; riordino e ristrutturazione straordinaria degli esterni delle case popolari che versano in condizioni evidentemente più necessarie di intervento; ricerca e approfondimento delle condizioni da cui far scaturire la comunicazione delle decadenze per gli inquilini morosi o non più in possesso delle caratteristiche per l’alloggio popolare o di emergenza alloggiativa.
Riduzione delle liste di attesa per l’inserimento in Rsa degli anziani non autosufficienti con alti livelli di isogravità(l’attuale lista di attesa è di 125 anziani) con conseguente impegno per la copertura delle quote sociali (attualmente 2,5 milioni di euro erogate dal comune) necessarie per contenere il costo per gli anziani con basso reddito e un maggiore impegno di spesa da parte di Regione Toscana e ASL Toscana Centro per la copertura della quota sanitaria (ad oggi oltre 9 milioni di euro).
Potenziamento dei servizi per il contrasto allo sfruttamento lavorativo a partire dalla sottoscrizione di un nuovo patto di tipo protocollare conseguente al vigente “protocollo unitario d’intesa in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo e di tutela delle vittime” con la Procura della Repubblica, il dipartimento della prevenzione dell’Usl Toscana Centro, le Organizzazioni Sindacali Confederali e le organizzazioni di tutela dei diritti delle persone socialmente fragili.
Benedetta Squittieri, assessora alle attività produttive
Tra le priorità dell’assessorato guidato da Benedetta Squittieri c’è quella di confermare il tavolo di distretto come strumento di governance delle politiche industriali a favore del distretto tessile. Attraverso il progetto Prisma quello di promuovere l’applicazione delle tecnologie emergenti attraverso attività di disseminazione e sensibilizzazione, progetti di sviluppo e ricerca, attrazione e sostegno alle startup verso tutti i settori economici della città e in riferimento al distretto tessile e moda.E di promuovere il distretto tessile presso le istituzioni europee attraverso l’implementazione del Protocollo d’intesa fra Regione Toscana e tavolo di Distretto.
Per quanto riguarda il bando sui 10 milioni l’obiettivo è quello di chiudere la fase dei bandi di contributi alle imprese con ultimo bando attualmente aperto; presentare fase operativa del progetto di sistema sicurfad, avviare il progetto di sistema di distretto a favore della tracciabilita’ e trasparenza della filiera di produzione tessile e avviare progetto di sistema su sostegno dei percorsi sviluppo e ricerca nelle Mpmi e sostegno alle startup innovative per il distretto.
Per quanto riguarda il commercio è in programma la realizzazione del Piano per l’economia di prossimità per valorizzare il commercio di vicinato nel centro storico e nelle frazioni con i seguenti temi principali: Progetto fondi sfitti in collaborazione con l’assessorato al centro storico e iniziative a sostegno delle associazioni e dei commercianti delle frazioni. In programma anche la realizzazione del nuovo assetto del Mercato centrale e di piazza del Mercato nuovo oltre alla revisione dei mercati rionali per spostamenti/nuove richieste/nuovi servizi (cabine elettricità).
Per la formazione delle competenze è in programma di rinnovare con Regione Toscana, Provincia di Prato e tutti gli stakeholder del territorio il Patto per le competenze al fine di continuare il progetto Eye di educazione all’imprenditorialità nelle scuole superiori. La nascita della Digital academy con Save the children negli spazi di Prismalab per la formazione sulle competenze tecnologiche nei ragazzi e nelle ragazze fra i 14 e i 24 anni.
Per la cooperazione internazionale è in programma la mappatura dei progetti presenti sul territorio promossi da soggetti diversi dal Comune e quello di avviare un osservatorio cooperazione internazionale della città di Prato.
Chiara Bartalini, assessora al turismo
La creazione di una Destination marketing organization a Prato, il turismo sostenibile del progetto Epic, il turismo esperenziale dei cammnini e l’enogastronomia
: sono diversi i fattori di sviluppo per il turismo che l’assessorato curerà nel 2025.
Dmo/Dmc. Un’organizzazione manageriale del turismo non solo per promuovere e fare in coming per il nostro territorio ma per dare gambe alla coerente forza narrativa di un know how unico, dal punto di vista culturale, produttivo, territoriale con un progetto ambizioso che è appena partito ma che già vede le categorie e stakolder del settore coinvolti ed attenti. Dopo il coinvolgimento delle categorie deve partire in maniera stringente il tema della governance, che vedrà tutti i Comuni coinvolti per decidere la veste più adatta in base alle esigenze e disponibilità di ognuno. Il denominatore comune è l’amore e il rispetto per il proprio territorio.
Ti.Po diventa Epic. Il Turismo Industriale è il grande attrattore e divulgatore di Prato, l’Unione Europea ha stanziato 5 milioni di euro da spendere in 48 mesi per coniugare l’intelligenza artificiale con il prodotto turistico pratese attraverso la realtà aumentata, immersiva e la IA dialogante. Con Ti.Po Festival nella prima settimana di aprile ci sarà una anticipazione di queste tematiche applicate al turismo.
Turismo sportivo. L’assessorato sta creando dei pacchetti di accoglienza disegnati su misura per la tipologia di fruitore che l’evento porta sul territorio. E’ già stato sperimentato per l’Orienteering e per il Premio nazionale di danza e visti gli ottimi riscontri ottenuti l’obiettivo è affinare questo sistema di accoglienza con le categorie del territorio, che si sono mostrate fattive e preziose.
Cammini. Ampliare gli ambiti coinvolti, i percorsi le accoglienze e le attrattività. Le potenzialità di questo turismo detox, lento e sostenibile sono molteplici per questo la Via Medicea si fa grande collegandosi con il cammino legato ai Medici in un progetto Unesco che vede Vaglia Comune capofila. Dopo il notevole successo di pubblico della Festa della via con gli oltre 3500 visitatori per il 2025 sarà realizzata una veste rinnovata e attrattiva.
Enogastronomia. Sedano Days, Mortadella di Prato Day, Da Chiostro a Chiostro: edizioni che in questi mesi hanno mostrato una crescita importante, l’impegno dell’assessorato è continuare e migliorare per crescere nell’offerta e nel pubblico.
Maria Logli, assessora alle politiche giovanili e alla città contemporanea
Tra le priorità dell’assessorato alle politiche giovanili di Maria Logli c’è quella di dare risposta alla crescente necessità d’intervenire sul disagio e sulla povertà educativa
non solo attraverso le azioni promosse a scuola ma anche in strada e a livello di frazione: con questo obiettivo partirà entro l’estate un’attività educativa multidisciplinare di strada secondo tre direttrici: contingenza, intercettazione e contenimento per costruire l’alternativa.
Inoltre per quanto riguarda la coprogettazione, l’amministrazione comunale mira a favorire la collaborazione tra cittadini, enti del terzo settore e pubblica amministrazione; sostenere la realizzazione di servizi sociali innovativi e rispondenti ai bisogni reali della comunità; fornire formazione e supporto ai soggetti coinvolti nei processi di coprogrammazione e coprogettazione; realizzare attività di ricerca e monitoraggio sui servizi pubblici locali innovativi erestituire un’identità allo spazio pubblico e allo spazio condiviso in un’ottica di prossimità.
Centrali, in questa strategia, sono i centri civici, che avranno sempre più connotazione non solo di spazi con attività svolte dalle realtà del territorio al servizio dei cittadini, ma anche contesti di coprogrammazione e coprogettazione, nei quali riflettere sui bisogni del territorio e organizzare insieme le risposte da dare come comunità.
La prima sperimentazione è stata al Centro Civico Ventrone, dove è stato allestito un doposcuola nei giardini esterni alla struttura. Al fianco degli sportelli di ascolto al cittadino, infatti, forniremo all’associazionismo strumenti per proporre progettualità per il territorio, supportando nei percorsi di amministrazione condivisa. A breve l’apertura di 2 nuovi importanti presìdi di coprogettazione sul territorio.
Diego Blasi, assessore al centro storico
Tra le priorità dell’assessorato al centro storico c’è quella di rafforzare il ruolo stesso del centro storico come luogo di residenza e servizi e punto di riferimento per l’intera città
, capace di attrarre ed essere frequentato quotidianamente. L’amministrazione vuole coinvolgere le associazioni di categoria, i residenti e i commercianti per realizzare interventi di rigeneraazione urbana come la riqualificazione degli spazi pubblici (piazza San Francesco, piazza San Domenico ad esempio) e l’implementazione dei parcheggi a servizio del centro.
L’obiettivo è anche quello di rafforzare la presenza degli studenti universitari attraverso l’ampliamento degli spazi tra cui la realizzazione di uno studentato. Inoltre, in collaborazione con l’assessorato alle attività produttive c’è l’intenzione di riqualificare alcune vie del centro favorendo il recupero di fondi sfitti per attività commerciali e sociali con un sistema di incentivi su base pluriennale.
Per quanto riguarda la partecipazione attiva, questa andrà favorita organizzando percorsi partecipativi strutturati, che siano in grado di coinvolgere le persone sulle scelte relative al proprio territorio. Avranno un ruolo attivo le frazioni ed i centri civici potranno diventare sedi di incontro e di partecipazione pubblica, di creazione di reti con le associazioni del territorio per favorire percorsi di coprogrammazione e coprogettazione, sia per progetti di riqualificazione urbana sia per l’attivazione di nuovi servizi.
E’ previsto il coinvolgimento dei cittadini per migliorare gli spazi di vita della città attraverso il bilancio partecipativo, uno strumento di democrazia diretta che permette ai cittadini di segnalare, ideare e votare proposte migliorative anche con il supporto di strumenti digitali che saranno riorganizzati per garantire servizi equi e accessibili a tutti con una attenzione costante della qualità.