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Tribunale di Prato, Biffoni: “Situazione collasso, niente cambia”

Consiglio Comunale straordinario. Sindaco: "Comune distacca al Tribunale 14 agenti Polizia Municipale, caso unico in Italia. Carichi lavoro assurdi e cantieri aperti. Niente di fatto da parte di tutti i Governi"

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PRATO – Tribunale di Prato, Biffoni: “Situazione collasso, niente cambia”

Tribunale di Prato, Consiglio Comunale straordinario sul Tribunale di Prato, presente anche Francesco Gratteri, presidente del tribunale toscano.

Matteo Biffoni, sindaco di Prato: “E’ una situazione straordinaria in senso negativo quella del Tribunale di Prato, in merito alla quale i diversi Governi che si sono succeduti negli ultimi 14 anni non hanno fatto niente. Il personale continua ad essere sotto organico di oltre il 45%, con carichi di lavoro assurdi, per non parlare dei cantieri aperti e quelli da avviare per migliorare una struttura fatiscente, dal punto di vista edilizio e della sicurezza, che si è già allagata due volte in pochi mesi”.

Poi Biffoni: “L’ultima visita di un rappresentante del Ministero della Giustizia a Prato è stata un anno fa quella del sottosegretario Francesco Paolo Sisto, che annunciò un ordine del giorno sul Tribunale di Prato che impegnava l’esecutivo alla prosecuzione e alla conclusione dei lavori strutturali del Palazzo di giustizia in tempi rapidi e all’assunzione e assegnazione di personale amministrativo. Ma poi non è cambiato niente. Cambiano i governi, i ministri, i viceministri e i sottosegretari ma il Palazzo di Giustizia a Prato resta quello che è”.

Prosegue Biffoni: “Non so più quante volte sono stato al Ministero della Giustizia a Roma per chiedere interventi concreti e assunzioni,  ho parlato praticamente con tutti, tutte le volte sembrava fatta e invece niente. E niente cambierà fino a che saremo parametrati sugli utenti potenziali e sulla grandezza del territorio e non sull’effettiva mole di lavoro del nostro Tribunale, che ha un carico tra i più alti dell’Italia centrale. Questo comporta che coloro che fanno i concorsi e magari vengono da fuori Prato preferiscono andare altrove, dove hanno da gestire la metà dei fascicoli.

E non è certo una soluzione l’accorpamento con Firenze, perché farebbe collassare tutta la situazione. Ma stiamo parlando di una funzione e una competenza dello Stato, quindi non mi si chieda più di distaccare altri nostri dipendenti al Tribunale di Prato, dove già abbiamo inviato – unico caso in Italia – 14 agenti della Polizia Municipale, che equivalgono a 7 pattuglie che avremmo potuto impiegare sul territorio. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e la stiamo tuttora facendo, ora davvero tocca allo Stato e io faccio appello a tutte le forze politiche di ogni colore affinchè riescano ad ottenere qualcosa per l’amministrazione della giustizia nella nostra città”.

Consiglio Comunale straordinario dedicato alla situazione del Tribunale di Prato, proposto dai consiglieri dei gruppi consiliari di maggioranza Pd, Biffoni sindaco, Demos, Lo sport per Prato e Consiglieri indipendenti. Intervenuti il presidente del Tribunale di Prato Francesco Gratteri, il procuratore della Repubblica Laura Canovai, il presidente della Camera Penale Gabriele Terranova, la presidente della Camera Civile Donatella Luchetti, il presidente dell’Ordine degli avvocati Marco Barone, il presidente Associazione Giovani avvocati Aiga Matteo Pica Alfieri, Alessandra Pellegrini della direzione dell’Ufficio di Esecuzione penale esterna Ulepe di Prato, i parlamentari Chiara La Porta di Fratelli d’Italia e Marco Furfaro del Pd (in collegamento da Roma), l’assessore alla sicurezza della Regione Toscana Stefano Ciuoffo e la consigliera regionale Ilaria Bugetti, Pd, candidata sindaca centrosinistra amministrative 2024 Prato.

Il quadro che è emerso nei vari interventi non è positivo e le prospettive per il futuro in termini di investimenti per personale amministrativo, magistrati e lavori da terminare ed eseguire non lascia molte speranze, almeno nel prossimo futuro: ” L’ultima visita di un rappresentante del Ministero della Giustizia a Prato è stata un anno fa quella del sottosegretario Francesco Paolo Sisto, che annunciò un ordine del giorno sul Tribunale di Prato che impegnava l’esecutivo alla prosecuzione e alla conclusione dei lavori strutturali del Palazzo di giustizia in tempi rapidi e all’assunzione e assegnazione di personale amministrativo, ma poi non è cambiato niente, cambiano i governi, i ministri, i viceministri e i sottosegretari ma il Palazzo di giustizia a Prato resta quello che è  – ha proseguito il sindaco Biffoni – Non so più quante volte sono stato al Ministero della Giustizia a Roma per chiedere interventi concreti e assunzioni,  ho parlato praticamente con tutti, tutte le volte sembrava fatta e invece niente. E niente cambierà fino a che saremo parametrati sugli utenti potenziali e sulla grandezza del territorio e non sull’effettiva mole di lavoro del nostro Tribunale, che ha un carico tra i più alti dell’Italia centrale: questo comporta che coloro che fanno i concorsi e magari vengono da fuori Prato preferiscono andare altrove, dove hanno da gestire la metà dei fascicoli. E non è certo una soluzione l’accorpamento a Firenze, perchè farebbe collassare tutta la situazione. Ma stiamo parlando di una funzione e una competenza dello Stato, quindi non mi si chieda più di distaccare altri nostri dipendenti al Tribunale di Prato, dove già abbiamo inviato – unico caso in Italia – 14 agenti della Polizia Municipale, che equivalgono a 7 pattuglie che avremmo potuto impiegare sul territorio. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e la stiamo tuttora facendo, ora davvero tocca allo Stato e io faccio appello a tutte le forze politiche di ogni colore affinchè riescano ad ottenere qualcosa per l’amministrazione della giustizia nella nostra città”.

© Riproduzione riservata

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