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Palio di Siena: Oipa attacca, il sindaco risponde

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SIENA – Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali punta il dito contro il Palio di Siena andato in scena sabato 2 luglio con sole sei Contrade al via, dopo gli infortuni di tre cavalli e di un fantino disarcionato.

Attaccando il sindaco Luigi De Mossi.

Definendo il Palio “una manifestazione pericolosa che mette in secondo piano i diritti degli animali”.

Cavalli che, aggiungiamo noi, come le immagini della diretta di La7 hanno messo ben in evidenza, hanno corso spinti da un’infinità di frustate da parte dei fantini.

Il sindaco De Mossi oggi pomeriggio lunedì 4 luglio scrive via social “Credo che sia necessaria una profonda e attenta riflessione sul Palio. Vediamo anche in queste ore come i nemici del Palio cerchino di approfittare di ogni occasione per attaccare la nostra festa e cercare di decretarne la cancellazione. A brevissimo proporrò un percorso per superare alcune criticità che abbiamo dovuto affrontare, e poter preparare il Palio dell’Assunta nel modo migliore possibile. Il modo che Siena i senesi meritano”.

Oipa evidenzia “il grave stress subito dai cavalli dopo ben cinque false partenze in una pista che mette a rischio l’incolumità degli animali e degli stessi fantini”.

Poi Oipa col presidente Massimo Comparotto: “Abbiamo letto dichiarazioni paradossali del sindaco di Siena, Luigi De Mossi, che ha affermato di aver fatto ritirare i due cavalli infortunati per la “salvaguardia e la tutela degli equini”, a suo avviso “tema centrale”. Se così fosse, dovrebbe abolire la competizione, che ha visto negli anni decine di cavalli morti e infortunati. Ricordiamo  Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa, diventato il simbolo delle vittime del Palio di Siena. Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere senziente”.

Il post del sindaco Luigi De Mossi: “Credo che sia necessaria una profonda e attenta riflessione sul Palio he si è appena concluso. Ce la domandano le Contrade, i cittadini, i tanti soggetti che sono parte di questa nostra festa di popolo. E la merita soprattutto il Palio, questa nostra straordinaria tradizione che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di preservare, valorizzare e tramandare. Un dovere morale, civico, politico, storico, che sento fortissimo.
Per questo mi sono preso alcune ore per riflettere: perché è giusto che si affrontino gli aspetti che non sono andati per il verso giusto con lucidità, a mentre fredda, con i nervi ben saldi. Vediamo anche in queste ore come i nemici del Palio cerchino di approfittare di ogni occasione per attaccare la nostra festa e cercare di decretarne la cancellazione. Per questo dico che è nostro dovere preciso ragionare e lavorare come collettività, ciascuno per la propria responsabilità, a partire ovviamente dal primo cittadino ma comprendendo tutti colori che sono attori essenziali del Palio.
A brevissimo proporrò un percorso per superare alcune criticità che abbiamo dovuto affrontare, e poter preparare il Palio dell’Assunta nel modo migliore possibile. Il modo che Siena e i senesi meritano”.

© Riproduzione riservata

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