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SIENA – Gsk Siena: esodo di 270 dipendenti. Cgil: “Esuberi mascherati con uscite volontarie”
Dopo Beko, con l’annunciata chiusura dello stabilimento, con quasi duemila esuberi di cui 299 a Siena, nuova tegola lavoro a Siena.
La società farmaceutica Gsk ha annunciato il piano d’investimenti ed il programma di evoluzione biennale del sito di Rosia, frazione del comune italiano di Sovicille, nella provincia di Siena, centro che produce circa 60 milioni di dosi di vaccini l’anno, distribuite in 57 paesi nel mondo.
L’azienda ha confermato la volontà di investire circa 260 milioni di euro a Rosia entro il 2026 in infrastrutture ed impianti produttivi, in miglioramenti tecnologici.
E un programma di uscite volontarie e incentivate fino a 270 posti di lavoro in due anni.
Cgil Siena con segretaria Alice D’Ercole: “Esuberi mascherati, per adesso, con uscite volontarie senza contrattazione sindacale e senza un tavolo istituzionale di confronto sul piano industriale. Una tempesta che si abbatte nel territorio portando ad 800 i posti di lavoro che stiamo perdendo e a 5000 i lavoratori che vivono sottoposti a processi di crisi industriale (licenziamenti, esuberi, cassa integrazione, mancati rinnovi dei contratti, stipendi pagati con mesi di ritardo). Un modo di fare impresa, avallato dal Governo, che fa profitto sulla vita e sulla pelle dei lavoratori in cui grandi aziende nazionali e multinazionali si insediano, capitalizzano, fanno fatturati miliardari e cancellano posti di lavoro da un giorno all’altro, in barba a qualsiasi valore di responsabilità sociale d’impresa”.
Per l’azienda, l’obiettivo “è accrescere ulteriormente la competitività dello stabilimento e confermare la sua strategicità all’interno del network aziendale, in un contesto di volatilità e incertezza che contraddistingue in questo momento l’industria farmaceutica ed il mercato dei vaccini in particolare”.
“I collaboratori che vorranno liberamente aderire al programma volontario ed incentivato beneficeranno di un consistente pacchetto di misure economiche in linea con gli accordi sindacali sottoscritti nel recente passato all’interno della organizzazione e con le migliori pratiche internazionali. I dipendenti saranno supportati nella valutazione della proposta da società di consulenza specializzate che aiuteranno le persone a delineare un progetto di vita futuro, valutare opportunità lavorative fuori dall’azienda valorizzando le rispettive competenze e/o possibili ricollocazioni all’interno del network Gsk.
Nel corso dei prossimi mesi verranno costantemente monitorati gli sviluppi del piano e condivisi aggiornamenti con dipendenti e parti sociali. L’obiettivo comune è intraprendere insieme un percorso rispettoso, volontario ed incentivato che da un lato offra opportunità interessanti alle persone e garantisca al contempo le condizioni necessarie per lo sviluppo florido dell’hub produttivo di Rosia”.
Come scrive Gsk sul proprio sito web, “Rosia, centro di eccellenza per la produzione dei vaccini batterici, è l’unico al mondo dove si producono vaccini contro tutti i principali ceppi del meningococco (A, B, C, W, Y) e altri vaccini di grande rilevanza come quello contro l’Herpes Zoster e il virus respiratorio sinciziale (RSV).
Nel 2023 il sito ha prodotto circa 50 milioni di dosi di vaccino, distribuite in 57 paesi nel mondo. Tra il 2024 ed il 2026, sono pianificati circa 262 milioni di euro di investimenti per infrastrutture e impianti produttivi”.