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Alluvione, nuova allerta. Giani chiede stato emergenza per Lucca e Massa Carrara.
Nuova allerta meteo con codice giallo nella Toscana in ginocchio per l’alluvione per una nuova perturbazione domenica 12 novembre in transito sul centro-nord Italia.
La Sala operativa della Protezione civile regionale ha confermato il codice giallo per sabato 11 novembre e per l’intera giornata di domenica 12 novembre, relativo all’area Bisenzio-Ombrone pistoiese per rischio idraulico del reticolo principale e idrogeologico-idraulico del reticolo minore.
Riguarda dunque anche Prato alluvionata, che venerdì 10 novembre sera è stata colpita da una nuova esondazione del torrente Bagnolo, con evacuazione di tante famiglie.
Prato che sabato 11 novembre ha proclamato il lutto cittadino per le sue vittime.
Eugenio Giani, commissario delegato e presidente Regione Toscana, chiede lo stato di emergenza nazionale anche per Lucca e Massa Carrara.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha inviato sabato 11 novembre una letteraal capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Per estendere anche ai territori delle province di Lucca e Massa Carrara lo stato di emergenza nazionale.
Nella lettera Giani sottolinea come “nell’immediatezza dell’evento la Regione Toscana avesse provveduito a richiedere lo stato di emergenza di rilievo nazionale per i territori delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato. Per queste province il Consiglio dei ministri ha deliberato il 3 novembre lo stato di emergenza per 12 mesi”.
Nuova allerta meteo, il codice giallo per rischio idrogeologico idraulico del reticolo minore si estenderà domenica 12 novembre dalle 6 del mattino fino alle ore 18. In un’area comprendente il Valdarno inferiore, Valdelsa e Valdera, la costa centro meridionale, le isole e l’Alto Ombrone grossetano.
In corso fino alle ore 20 di sabato 11 novembre il codice giallo per mareggiate su isole e costa etrusca nord.
Giani a Curcio sabato 11 novembre: “L’evolversi del fenomeno e il successivo inquadramento delle segnalazioni e delle valutazioni provenienti dalle amministrazioni locali interessate ha messo in evidenza come gli eventi abbiano causato criticità e danneggiamenti anche nei territori delle province di Lucca e Massa Carrara, per le quali, con la presente, si richiede l’estensione dello stato di emrgenza già dichiarato con la delibera del 3 novembre”.
Giani ricorda infine che “è in corso di elaborazione la documentazione tecnica contenente le valutazioni di tipo meteo e idro-pluviometrico del fenomeno occorso, il quadro delle azioni messe in campo, e a ancora in corso, per fronteggiare l’emergenza nonché una prima stima predittiva dei danni causati dal maltempo”.
Il punto di Giani sabato 11 novembre dalla sede della Protezione civile regionale, da dove ha seguito, illustra Regione Toscana,,le evoluzioni della situazione meteo tutta la notte e l’andamento degli effetti sul territorio fin dalle serata di ieri “Quando di nuovo un temporale intenso si è abbattuto nelle zone alluvionate. In sala operativa vedevamo le nubi che attraversavano abbastanza velocemente il tratto dal mare alle zone interne. E lì di nuovo la concentrazione di acqua, che poi lentamente si è è spostata verso Bivigliano e il Mugello”.
“A Pescia, dove comunque la situazione è rientrata, l’acqua è rimasta per strada qualche ora con allagamenti per cantine e scantinati. A Vaiano, dove la situazione è particolarmente tormentata siamo stati in contatto con il sindaco. Lì un antico fiume tombato nel centro del paese il 2 novembre è esploso, e con il temporale di ieri ci sono stati ulteriori allagamenti con l’acqua che però poi è rientrata negli alvei senza provocare danni a persone o cose”.
Alluvione, ora la situazione è sostanzialmente sotto controllo, conferma Giani. “I lavori provvisori fatti sull’Agna a Montale e sul torrente Stella a Quarrata e nella stessa gran parte di Bagnolo hanno funzionato. I lavori di rafforzamento sull’argine del Bagnolo che protegge via Pistoiese, dove ci sono abitazioni, hanno retto. La criticità è arrivata dalle 21 alle 23, quando il Bagnolo si è talmente gonfiato da creare una falla sull’argine opposto, che dà su un terreno agricolo: questa fuoriuscita non ha portato alcun danno a persone o cose”.
Poi Giani: “Il timore era che quest’area agricola, che confina dall’altro lato con la linea ferroviaria Prato-Pistoia e che in un paio di punti ha un sottopassaggio carrabile, mettesse a rischio il borgo di S. Ippolito nel Comune di Prato. Nel timore che l’acqua potesse arrivare a lambire il borgo per sicurezza erano state fatte alcune evacuazioni precauzionali. Tutto il nostro sistema di protezione ha funzionato. Alla rottura dell’argine del Bagnolo si lavora fin dalla notte”.
“Con oltre 2000 volontari del sistema regionale e nazionale stiamo mettendo il massimo impegno nell’aiutare i comuni colpiti dall’alluvione insieme ai cittadini. Senza sosta nemmeno in questo giorno” .